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Visualizzazione dei post con l'etichetta STORICO MACHERIO

MACHERIO: WIPPERMANN: CHI ERA COSTEI?

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I Inqualità di collezionista ed appassionato di storia locale brianzola/ brianzuola/briantea/brianzesca  e con particolare attenzione affettiva a  Macherio, mi ero imbattuto anni fa in una piantina dell’IGM (Istituto Geografico Militare) del 1914 e vi trovo evidenziata l’officina Wippermann.  Cominciano le prime domande “ai miei contatti” che hanno più esperienza di me (pusé vecc) per capire di cosa si trattasse.  Risposte quasi del tutto assenti, rimango senza risoluzione del quesito. Passa qualche anno, non demordo, fin quando vado a trovare Giuseppina Cazzaniga, mamma del mio amico Charlie alla Cassinetta di Sovico, che nel mentre si parla del più e del meno mi snocciola diverse informazioni. ” … Certu, caru ul mè bagaj che la Wippermann la gh’era. Anzi, da lì sono usciti i vecchi che poi hanno dato inizio alle attività come il  catenificio Fratelli Fossati e i fratelli Sala Biciclette.  Con l’avvento della prima guerra m...

MACHERIO: TRANVAI A MACHERIO

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I Inizia da questo numero la collaborazione al nostro giornale di un autentico cacciatore di documenti storici, rielaboratore di fatti e aneddoti brianzoli, custode temporaneo come ama definirsi e, innanzitutto, macheriese di nascita e di spirito. Angelo Cecchetti ci proporrà, di volta in volta, una rivisitazione del nostro passato, corredata da fotografie, cartoline, stampati di ogni genere, articoli di giornale, con un occhio di particolare riguardo per il suo e nostro paese. Da dove deriva la parola Tram? Si dice da questo fatto: Beniamino Outram alla fine del 1700 installò le prime guide di ferro (rotaie). Queste strade presero il nome di Outram’s way cioè strade di Outram, da qui, col passar del tempo, Tramway. Alla fine delle 1800 i buoni milanesi lo trasformarono in tramvaj… I primi tram furono trainati da cavalli (omnibus) per essere sostituiti dai tram a vapore. Finalmente arriviamo al 1890 e da un giornale dell’epoca: “…il 16 luglio fu inaugurata la nuova linea ...

MACHERO: ERA IL 17 GENNAIO 1981

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A qualcuno può venire la curiosità di sapere come, dove, perché un sabato di quarant’anni fa, se si preferisce 440 numeri fa, se si vuole essere pignoli 8594 pagine fa, nacque proprio a Macherio un giornalino tutto pensato e scritto da Macheriesi, che parlava solo di Macherio. Non sono in moltissimi a ricordarlo, perlomeno per ragioni anagrafiche. La curiosità di chi allora non c’era è legittima e va soddisfatta. Erano tempi in cui ci si incontrava spesso, ci si incontrava in tanti, si discuteva molto. Erano tempi in cui ci si interessava attivamente della propria città, della polis: in cui si faceva, quindi, politica. In un ambiente politico, nelle affollate riunioni del partito di sinistra, che all’epoca si chiamava Pci,      qualcuno osservò che, sì era bello mettere a confronto idee e proposte sul futuro di Macherio, ma sarebbe stato molto più bello allargare il giro, coinvolgendo chi per i motivi più vari non faceva parte della cerchia dei politicizzati. La prima for...

MACHERIO: IN TRENT' ANNI A MACHERIO E' CAMBIATO TUTTO

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Come è possibile passare da un paese allietato dal vocio di 350 bambini (sotto i 6 anni) a uno con appena 250? O si tratta di due paesi diversi, o di un paese che nel tempo si è spopolato. O di Macherio. Che, del resto, ha seguito la storia di tanti altri Comuni, più piccoli e più grandi. Non c’entra lo spopolamento, caso mai lo spopolamento infantile. Prendiamo una data di inizio e una di fine. Dunque: 1960, sessant’anni fa. Macherio conta (arrotonderemo tutti i numeri per renderne più facile la lettura) 4500 abitanti. Tra di loro, le fasce estreme, quella dei piccini (0/5 anni) e quella dei vecchi (oltre i 75 anni) ne rappresentano una discreta fetta: appunto 350 nipotini e 75 nonni. I bambini lasciano il posto ai vecchi.  Facciamo subito un salto in avanti di un trentennio. Siamo nel 1990: i bambini in età prescolare si sono ridotti di un centinaio (quindi sono scesi a 250), gli over75 sono quadruplicati, superando quota 300.  Il dato più intrigante è che la popolazione tot...

MACHERIO, UNA RIVOLUZIONE MAI VISTA

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A Macherio ci sono più over 60 che over 30. Molti di più quelli che hanno superato i 65 di quelli al di sotto dei 18. Gli ultraottantenni hanno sfondato quota 500, al di sopra di tutti i bambini fino a otto anni. Se si rovescasse il mondo, con i nonni ad andare a scuola e i nipoti a riposare, le aule non basterebberero. Un dato che parla da solo: 100 Macheriesi compiono 80 anni 97 compiono dai 90 anni in su, 47 compiono 1 anno. Nell'ultimo trentennio ogni leva è composta da 68 persone, meno della media che riguarda i Macherisi ultrassessantenni (75 coscritti/ e all'anno). Le leve più corpose sono quelle comprese dal 1963 e del 1980 con oltre un ventennio con oltre 100 presenze. Il record appartiene  a pari merito, ai quarantovenni e ai quarantesettenni : annate del 1970 e del 1972 con 139 coscritti. Il record negativo, è recentissimo: solo 47 nati nel 2019 meno della metà che ottant'anni fa, qualdo la popolazione era la metà di quella attuale, v...

MACHERIO, CHI E' PROPRIETARIO, CHI E' INQUILINO

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Dire Arci e dire Casa del popolo non è la stessa cosa. Proprietaria dell'immobile è la cooperativa Casa del Popolo; l'Arci è solo l'associazione che affitta i locali adibiti a bar. Sono due realtà distinte, non solo formalmente: una è la proprietaria, l'altra l'inquilino. Naturalmente, trattandosi di una Cooperativa e di una Associazione con chiare origini politiche, tutto farebbe presupporre che la comunanza di intenti, dettati dal resto dai rispettivi statuti, permetta di unire le forze per proporre insieme attività sociali, culturali, politiche a favore della cittadinanza. Così in effetti è avvenuto per molto tempo. i mutamenti che si sono susseguiti e si stanno susseguendo, in questi anni in ogni campo non potevano risparmiare, nel bene e nel male, un paese piccolo come Macherio e una piccola realtà come la Casa del Popolo. Ma qui è necessario fare un passo indietro e tornare alle origini. L'edificio venne costruito nei primi anni trenta p...

MACHERIO, UL MESTE', MA NON SOLO. CHIACCHERATA CON CARLO FOSSATI.

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«Ho fa’ tant de chel laurà!» (Ho fatto tanto di quel lavoro!) E’ stata questa la frase più ripetuta dal sig. Fossati Carlo, il primo “personaggio” bareggese doc, incontrato per arricchire la galleria delle figure che in qualche modo hanno caratterizzato e continuano ad arricchire il nostro tessuto sociale. Nel corso della chiacchierata, in una sala degli uffici della società Effemarket sopra il nuovo “negozio” (moderno Centro Commerciale), si sono via via aggiunti al tavolo i figli per precisare e puntualizzare ricordi e date. E’ stato un incontro piacevole e naturale! Piacevole, perché si è usato spesso il dialetto, riservando la lingua italiana ai temi del lavoro. Naturale, perché il signor Carlo è cresciuto ed ha perpetuato il più classico concetto di “azienda di famiglia”. «Sem gent de mesté!» (Siamo gente di mestiere) Sì, è vero! I “Fossati de la Fiorina”,in gent de mesté! E’ dentro la “nobiltà del mestiere” che si è in gran parte forgiata la loro identità. Ed è i...

MACHERIO, BAREGGIA SOCIAL-MENTE ATTIVA

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Storicamente divisa tra due paesi Macherio e Lissone ma unita sotto una unica parrocchia Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria, Bareggia negli  anni si è   trasformata ed evoluta sotto il profilo urbanistico con nuove abitazioni portando un aumento della popolazione e nello stesso tempo   l’insediamento sul territorio di bar, panetterie, una posta e supermercati per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

MACHERIO, UN ENIGMATICO STEMMA

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Il documento è del 25 giugno 1952: “Il Presidente della Repubblica, vista la domanda con la quale il Sindaco del Comune di Macherio [il democristiano Sala Aldo] chiede la concessione di uno stemma […] per uso di quel comune […] Decreta: Sono concessi al Comune di

MACHERIO,DIALOGO FANTASTICO CON UNA VECCHIA SIGNORA

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Egregia, Illustrissima, Chiarissima … come preferisce che la chiami? No, no, per favore niente del genere. Sono probabilmente l’edificio più antico di Macherio ma resto con i piedi per terra. Può chiamarmi Signora Chiesetta di San Cassiano. O meglio, così semplifichiamo, Signora Chiesetta.

MACHERIO, MACHERIO BRUCIA

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All’improvviso un bagliore nella notte: “un grande incendio scoppiava giovedì sera a Macherio [il 5 marzo 1914] nelle case coloniche di proprietà della signora Giselda Bardelli [in via Roma]. Il fuoco si estese rapidamente favorito anche dal vento forte.