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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

MACHERIO: " NON ERA ABUSO "

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Il titolo è virgolettato perché non è una considerazione nostra, ma la conclusione a cui è arrivato il TAR, il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia. A proposito di che? e di chi? Bisogna fare non il classico passo indietro, ma due, tre, quattro.  Ecco, risale a quattro anni fa (e questo la dice lunga su due cose: su quanto tempo il cittadino deve attendere per avere giustizia e su quanto costi la mania di ricorrere alle vie legali anche quando non è necessario) il pastrocchio finito oggi in un niente. Riassumiamo.  “A fronte di una segnalazione da parte di un consigliere comunale, che faceva presente l’esistenza di ”, così è ricordato nella sentenza, il 14.3.2016 viene effettuato un sopralluogo presso l’Arci di Macherio da parte degli uffici comunali, che rilevano lavori eseguiti senza permesso. Dove? Nel piccolo porticato adiacente alla costruzione principale.  Si tratta di: “sostituzione del manto di copertura (in eternit) con lamiera, nuova pavimenta

MACHERIO: PER DARE UNA MANO A MIGLIORARSI

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Qualcuno avrà già pensato: ma c’era proprio bisogno di un’altra associazione a Macherio? L’iniziativa nasce da due esigenze. Una personale: non si può stare con le mani in mano dopo una vita professionale segnata dall'attenzione ai bisogni delle persone.  L’altra di ordine più generale: se si hanno delle idee e si con - dividono con persone che cono - sci da molto tempo, perché non organizzarsi per cercare di realizzarle? Ma la forza determinante che spinge a fare le cose è l’amore per il paese in cui si vive e il bisogno di concorrere a garantire una buona qualità di vita per sé e per gli altri.  Ciascuno di noi può dare una mano, anche piccola, al proprio paese contribuendo al benessere dell’intera comunità. Per questo nasce l’Associazione AMICI DEL PAESE-MACHERIO: per proporre iniziative in ambito culturale, sociale, artistico e anche, perché no, ludico, con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio storico e ambientale del nostro territorio contribuendo ad a

MACHERIO: UNA PASSEGGIATA NEL PARCO VISCONTI

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Era un desiderio che coltivavo da qualche tempo, quello di offrire ai macheriesi la possibilità di visitare un luogo che per molti rappresenta i ricordi di gioventù. Quanti, oggi non più ragazzi, hanno ancora presente la Villa Visconti e i suoi giardini, dove si entrava di soppiatto attraverso piccoli varchi che la recinzione in muratura presentava.  A quei tempi, alla fine degli anni settanta, era una villa in stato di abbandono con tutte le caratteristiche di una struttura in disuso. Si entrava con gli amici, per giocare a nascondino, per percorrere vialetti, per divertirsi nei prati, ma anche per curiosare. Negli anni 80, quando Villa e Parco erano diventati di proprietà della Provincia di Milano, l’amministrazione comunale vi aveva programmato serate di cinema all’aperto e di musica classica.  Anche “Il Paese” aveva organizzato giornate di giochi all’aperto che avevano richiamato grandi presenze. Se andiamo ancora un po’ più indietro nel tempo, la storia di Macherio ra

MACHERIO: IL LANCIO DEL CAPPELLO

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Me li ricordo, i primi giorni di scuola di cinque anni fa, in occasione del saluto di inizio anno scolastico, quando avevo loro consegnato una matita come gesto di benvenuto nella nuova scuola. Piccoli, ancora disorientati, seduti nei loro banchi. Li ho visti crescere in cinque anni. Ora, al termine della classe quinta, non ci si poteva scordare di loro. Non si poteva negare quell’ultimo saluto ai compagni, alle insegnanti, alla loro quotidianità vissuta per un lungo periodo, e improvvisamente interrotta dalla pandemia i primi giorni di marzo. Avevano tutto il diritto di vivere l’ultimo giorno di scuola, di salutarsi dopo cinque anni trascorsi insieme in quella scuola diventata la loro seconda casa che da settembre non frequenteranno più, di incontrare fisicamente le loro maestre , i compagni che hanno fatto parte della loro vita.  Hanno instaurato dei rapporti affettivi importanti per la loro età, insieme hanno appreso, hanno anche giocato, hanno vissuto esperienze quot

MACHERIO: HO VISTO

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Tra le figure più impegnate e più esposte nella lotta al coronavirus, vi sono sicuramente medici e infermieri.  Abbiamo chiesto a due nostri concittadini: il dott. Guido Cattaneo e una infermiera, che per disciplina contrattuale deve tener riservati nome e luogo in cui opera, le loro sensazioni nei momenti più virulenti del contagio. Questa la testimonianza del dottor Cattaneo: Come è stato l’impatto con la malattia sconosciuta? Il Covid-19 fa parte della famiglia dei Coronavirus, così chiamati per la caratteristica forma a coroncina visibile al microscopio e viene trasmesso attraverso le goccioline di saliva o tramite contatto diretto personale o toccandosi bocca, naso, occhi con mani contaminate.  Questo virus proveniente dalla Cina era probabilmente presente nelle nostre regioni ben prima della scoperta del paziente 1 nello scorso mese di febbraio. Inizialmente l’infezione era stata etichettata come qualcosa di poco più di una influenza. Poi....... La sua diffusione h