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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

MACHERIO: CENTRO DEL CENTRO

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Non è poi tanto complicata. Cioè, per gente come il sottoscritto, è complicatissima, al punto da non pensarci neppure.  Ma per gente come Alfredo, che dubito sia numerosa, abituato a comandare il computer e non ad esserne comandato, è un gioco da ragazzi. Dunque: intrigato da un articolo di Andrea, che parlava di Pedresse come “ombelico” di Macherio, si è incuriosito a voler individuare l’ombelico dell’intera Brianza.  A occhio c’ero riuscito anch’io, molto tempo fa; proprio a occhio, guardando sulla cartina la conformazione della Provincia di Monza e Brianza. Ma era una semplice impressione dilettantesca.  Alfredo, che le cose le vuole precise e sicure, l’ha buttata, oltre che sulla geografia, sulla matematica. Prese le coordinate dei punti estremi, ha calcolato con esattezza millimetrica il centro dell’area: l’ombelico, per l’appunto.  Risultato: si conferma che Macherio è l’ombelico della Provincia di Monza e Brianza. Però, il centro  precisissimo, quello che nei

MACHERIO: SBILANCIATI? SI

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Risiedo da poco a Macherio. In casa di amici ho avuto modo di leggere Il Paese. Mi sono meravigliato che in un Comune abbastanza piccolo possa uscire tutti i mesi un giornale locale e, ancor più, nel sentire da quanti anni esce. Complimenti, sia per le informazioni aggiornate sia per le pagine che recuperano la storia del paese. Però ho un appunto da farvi: non è che siete un po’ troppo sbilanciati sul fronte politico?  Sì. Fossimo in tempi di confronto politico normale, cercheremmo di trattenere nella nostra sfera personale le valutazioni sugli atteggiamenti della destra nazionale e locale, che del resto si assomigliano molto. Ma non possiamo, in nome di una ipocrita neutralità, chiudere gli occhi su fatti e parole che minano alle fondamenta i valori del vivere civile.  Siamo esagerati? Non sapremmo come definire in altro modo gli innumerevoli cenni di intesa o, perlomeno, la mancata presa di distanza da gruppi che inneggiano al nazismo, le dichiarazioni martellanti sulla s

MACHERIO: CENTRO SPORTIVO ALLA LEO TEAM

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La sorte del centro sportivo è da anni che fa discutere. A dir la verità, fa discutere più le forze politiche che non i semplici cittadini ed è comprensibile: quella vasta area non più utilizzata da tempo era un’ottima occasione per polemizzare sulle responsabilità dell’abbandono e sulle proposte di recupero. Un minimo di storia.  Il Comune ha realizzato un campo di calcio con relativi spogliatoi alla fine degli anni ottanta, ad uso della squadra locale che l’ha gestito con alterne fortune, fino al ritiro definitivo dall’attività agonistica.  Da allora è stato un succedersi di tentativi di trovare altre società interessate e garanti di un buon funzionamento. Per un ente pubblico “trovare” equivale a indire bandi di concorso, non potendo affidare direttamente a un soggetto prescelto. Un primo bando, preparato dall’amministrazione Porta, andò deserto, così come un secondo diverso, pensato dall’amministrazione Redaelli.  Finalmente al terzo colpo qualcuno ha risposto. È

MACHERIO: IL NONO PARROCO DI BAREGGIA

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Domenica 24 novembre la parrocchia di Bareggia festeggerà l'entrata solenne di monsignor Vittorio Madè, che succede a don Franco Oliviero, venuto a mancare il 23 ottobre del 2018, dopo aver retto la chiesa bareggese per ben trentuno anni. La parrocchia, dedicata a san Giuseppe artigiano ed a sant'Antonio Maria Zaccaria, è stata istituita dal cardinal Andrea Ferrari nel lontano 1902, anche grazie alla determinata e determinante volontà e collaborazione del fabbriciere (economo) Paolo Galimberti "ùl Lota", del rione Pedresse (dal libro "Pedrès, Turèt e Baldisar"). Monsignor Madè è il nono parroco della storia di Bareggia. Superato qualche acciacco, che ha ritardato di qualche mese il suo insediamento, abbiamo incontrato don Vittorio che, ristabilitosi, ha da subito programmato la sua azione pastorale che, tra l'altro, comprende, oltre alle visite domiciliari agli ammalati, le benedizioni natalizie alle famiglie, utili anche per un'iniziale

MACHERIO: UN RAPPER A MACHERIO

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Cresciuto con la passione per il calcio come tanti ragazzi, ha saputo coltivare e sviluppare l’amore per la musica e più precisamente per il rap; stiamo parlando del cantante chiamato Fudok. Fouad Magrouti,identificato con il nome d’arte Fudok,è un semplice ragazzo ventiduenne di Macherio che ha fatto della sua passione per la musica un lavoro. Questo ragazzo attraverso le sue canzoni sta tagliando traguardi importanti e possiamo dire che si sta facendo conoscere in tutta la nostra penisola. Abbiamo voluto perciò conoscere la sua persona e il suo interesse per la musica più a fondo realizzando un’intervista grazie anche alla partecipazione dei suoi due produttori, Ivan Beretta e Mattia Russo ma anche al Manager Alessandro Beretta.  In molti tuoi video musicali inquadri Macherio, che valore ha per te questo paese?   Provenendo da una famiglia marocchina ,una delle prime ad insediarsi a Macherio,ho e avrò per sempre nel cuore Macherio, perché mi ha permesso di crescere com