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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

MACHERIO, DIECI ANNI DI CRESCITA

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Anno dopo anno, ad ottobre del 2017 UNIB Bareggia, compirà il decimo anno di vita. Ideata nel giugno 2007 da Graziella Ripamonti, Campedello Gianni e Roberta Sacchetto, i quali decisero di mettere a disposizione della gente, la loro esperienza culturale.   A ottobre del 2007 nonostante alcune paure per una eventuale cattiva riuscita, nacque ufficialmente l'associazione culturale universitaria  grazie anche all'apporto di altri professori ancora in servizio e non del Liceo Scientifico, di Ragioneria, dell'Itis ed altri amici o amiche per organizzare corsi e per lavori di ufficio come Ermelindo Spinelli, Vergani Paola e Mariani Franca.   Alcuni degli obiettivi su cui i docenti e tutta la UNIB fondarono e continuano a sostenere l'università furono quelli di fornire conoscenze e approfondimenti, puntare allo sviluppo di attenzione culturale e rafforzare l'identità ad il senso di appartenenza del territorio, quindi cercare di approfondire al massimo  il sapere 

MACHERIO, 49 NAZIONI A MACHERIO

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Chi avrà avuto modo di entrare nell'ufficio del Sindaco, non avrà sicuramente non potuto notare il cartello con scritto " in questo paese nessuno  è straniero ". Per qualcuno, invece, gli stranieri si riconoscono a vista, non dal colore della pelle, che sarebbe troppo scontato , ma perchè sono privilegiati. Ad esempio, accusano quel qualcuno di dare re case comunali a troppi di loro. Prima di loro, andavano accusava il padre del signor qualcuno, ai meridionali, ma si sa, c'è sempre un sud più a sud del sud. Poi si va a dare una occhiata ai numeri, tanto per curiosare. A Macherio, i residenti di origine straniera, compresi 2 francesi e 1 australiano, ammontano a 516, dai più vecchi ai neonati. Sono tanti? Sono il 7% dell'intera popolazione, salita ma non troppo negli anni fino agli attuali 7450. Bene, quanti sono invece gli stranieri assegnatari di case comunali? 4 su 55: esattamente lo stesso 7% La percentuale aumenta, non nel capitolo case co

MACHERIO, TERRITORI DI SPORT

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Un decalogo per riaffermare lo Sport quale mezzo di trasmissione di valori universali, sottolineando come la proposta educativa di ogni attività sportiva debba essere pubblica e condivisa fra i suoi fruitori e le istituzioni. Nasce da questa riflessione “Il Decalogo” che i Comuni aderenti a “Territori di Sport” presentano allo scopo di promuovere la bellezza della disciplina sportiva attraverso i comportamenti positivi e gli esempi credibili di atleti, allenatori, dirigenti, genitori e pubblico. Nel Decalogo condiviso da tutte le Amministrazioni Comunali aderenti a Territori di Sport, il primo punto fa riferimento allo Sport inteso come “divertimento”, specificando come lo Sport sia anche “confronto” e “salute”. Il Decalogo, al nono punto, recita che “Sport è legalità” perché “l o Sport è pulito, chiaro e trasparente! Crea un ambiente sereno, combatte il doping e tutte le forme di violenza e dipendenza”. Nell’ultimo punto del Decalogo si parla di Sport e integrazione: “Lo