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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

MACHERIO: 50 ANNI E POI ANCORA

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Nel lontano 1971, ben 50 anni fa, a Macherio fu costituito il Circolo Arci Nuova Resistenza con sede in via Vittorio Veneto al numero 46 (dove si trova ancora oggi), affiliato all’ARCI Nazionale.  Forse qualcuno di voi se lo ricorda… Scopo principale del Circolo, citando lo Statuto, era quello di “promuovere attività culturali, artistiche, ricreative, sportive ed assistenziali” per contribuire alla crescita culturale e civile dei propri soci e dell’intera comunità macheriese.  Lo Statuto prevedeva anche che il Circolo potesse somministrare ai soci alimenti e bevande come momento ricreativo e di socialità complementare all’attuazione degli scopi istituzionali, e così per decenni il Bar del Circolo fu il punto di ritrovo per tutti gli associati e le loro famiglie, che nella stagione calda godevano di un giardino interno ampio e ombreggiato e nella stagione fredda passavano in compagnia le domeniche pomeriggio fra una partita a carte e “Novantesimo minuto”.  Non a caso nell’immaginario co

MACHERIO: AGEVOLAZIONI CAUSA COVID

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La pandemia dal suo inizio ha inferto un duro colpo a tutte le persone sotto il profilo relazionale e sociale ma non solo. Anche per quanto riguarda il profilo economico, le attività produttive sono state messe a dura prova, mettendo in difficoltà moltissime realtà industriali e commerciali del territorio.  A un anno e mezzo dalla scoperta del Covid-19, la situazione continua purtroppo ad essere molto preoccupante, pur essendo ora in una fase di miglioramento con la vaccinazione di massa, ma i contraccolpi subiti nel tempo sul piano economico si sentono ancora.  Le attività lavorative stanno pagando un prezzo pesantissimo, perché alcune aziende per non chiudere hanno dovuto ricorrere ad ammortizzatori sociali e molte famiglie si sono trovate in serie difficoltà, a causa della perdita o della riduzione del lavoro.  I settori maggiormente toccati sono stati quelli della ristorazione e dei bar, con prolungate chiusure, del turismo a causa del blocco dei viaggi, ma anche delle sale da ball

MACHERIO: "INDISPENSABILE"? LO DICEVANO GIA' 60 ANNI FA.

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Da qualche parte bisogna pur cominciare. Meglio, da qualche data. E qui si pone il primo problema. L’idea di realizzare una nuova grande strada che collegasse l’est con l’ovest della Lombardia, a quando risale?  Io mi sono aiutato proprio con l’archivio del nostro giornale: in fin dei conti parla di Macherio da quarant’anni. Ma sfoglia numero per numero tornando indietro come i gamberi, approdato al gennaio 1981 scopro che di Pedemontana si parlava già da un paio di decenni, se pur con altra denominazione.  Individuare la data esatta dell’origine della strada è impresa pari a quella di chi qualche tempo prima (ma neanche tantissimo) si era avventurato alla ricerca delle sorgenti del Nilo. Non mi arrendo.  C’è qualcuno, con più anni di me (pochi, ma di più), che dovrebbe ricordarsi. Giancarlo Rivolta era consigliere comunale negli anni sessanta; per caso ricorda se si parlava già allora della cosiddetta Pedemontana? “Certo, anche se aveva un altro nome e un’altra conformazione: si chiam

MACHERIO: SE IL COVID SE NE VA, NON SE NE VA LA SOLIDARIETA'

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Ormai non si fa che leggere, e sentire, auspici del tipo: “Non vediamo l’ora di tornare alla normalità”, “Tra poco tutto sarà come prima”, “Speriamo di poter fare quello che facevamo fino a due anni fa”. Nereo Rocco, grande allenatore di calcio e grandissimo dispensatore di battute, a chi gli formulava, prima di una partita del suo Padova contro la titolata Juventus, il rituale “Vinca il migliore”, rispose con schiettezza: “Speremo de no”. Ecco, speriamo che non torni tutto come prima, speriamo che la normalità tanto invocata sia un po’ diversa da quella strascicata e poco consapevole del pre-covid, speriamo di aver imparato qualcosa da questa esperienza senza precedenti. Speremo de no.  Che non vada perso il positivo - tanto - sorto quasi miracolosamente da una situazione negativissima. Il sentirsi comunità, innanzitutto, forse come mai era accaduto. Quindi, tanti gesti di solidarietà verso le persone in difficoltà; tanta umana pietà per chi è morto, ed è morto s