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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

FERMIAMO IL CEMENTO

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Il limite di non ritorno, superato il quale l’ecosistema Italia non è più in grado di autoriprodursi è sempre più vicino. Ma nessuno se ne cura. Le catastrofi naturali dovuti all’acqua, a smottamenti e frane si susseguono su tutto il territorio Nazionale (Massa, Calabria, Veneto), ma soprattutto a livello Regionale e Provinciale (Lambro, Seveso), ma pochi, anzi pochissimi, sembrano accorgersi del momento in cui viviamo, quasi nessuno nel “palazzo” cerca d’affrontare il rischio idrogeologico del Belpaese.

LA CONDIZIONE DELLE DONNE NEL MERCATO DEL LAVORO

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Da Alessia Mosca Video Interpellanza parlamentare: Condizione delle donne nel mercato del lavoro Interpellanza parlamentare di Alessia Mosca nella seduta dell’11 novembre, sul tema dell’occupazione femminile nel nostro Paese.

RIFIUTI ZERO: SI PUO' FARE

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Tutto cominciò nel 1997 da un paese nella provincia di Lucca: Capannori . L'idea, o per meglio dire, il colpo di genio, riguarda la gestione e il trattamento dei rifiuti con l'obbiettivo finale di ottenere una ciclo complessivo a "Rifiuti zero". A Capannori già nel 2008 si ottenne il 60% di raccolta differenziata e per il 2011 il 75%, combinando questi obiettivi con un impegno costante mirato alla riduzione della produzione dei rifiuti. Entro il 2020 l'obbiettivo è "Rifiuti zero". Ciò che prima veniva considerato come il termine naturale della produzione industriale da "far sparire", seppellire, bruciare, demolire in discariche o inceneritori (volatilizzando in aria i rifiuti), ora la sfida è riuscire a ribaltare la concezione del rifiuto stesso portandolo ad essere una   "potenziale risorsa" superando la nostra normale idea che i rifiuti sono un naturale sbocco della vita dei prodotti, assicurando delle pratiche sostenibili con le

IL BERLUSCONISMO AL TRAMONTO

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IL BERLUSCONISMO AL TRAMONTO.

ENERGIA ZERO DAL 2018

Nuove costruzioni a Energia Zero dal 2018

MACHERIO ENERGIA ZERO: E' POSSIBILE!

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E’ ora di fare un salto in avanti, di arrivare a quella che “quelli bravi” chiamano politica 2.0 . Ma come si può fare? I cittadini, tutti, non vogliono più tasse, sono già troppe. Gli amministratori hanno anche iniziato a stufare con le litanie del bilancio che piange (se piange il comune un privato cittadino cosa dovrebbe fare?). Ma a Macherio abbiamo la possibilità, o meglio, la potenzialità di andare oltre. In primo luogo siamo brianzoli, e con tutti i difetti che possiamo avere non ci è mai dispiaciuto rimboccarci le maniche e lavorare per guadagnarci il pane. Secondo, le casse del comune sono state lasciate in ottima salute dalla passata amministrazione. Giacciono infatti inutilizzati in un conto bancario circa €2.000.000 (due milioni, non ho sbagliato gli zeri) che potrebbero essere usati per investimenti in grado di aiutare, stimolare o addirittura generare lavoro.

DIFENDIAMO LA SCUOLA DEMOCRATICA

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Docenti e ricercatori scioperano; studenti e genitori protestano; i tagli all’istruzione pubblica (e in generale alla cultura) colpiscono scuole di ogni genere e grado, da quelle delle grandi città a quelle dei piccoli paesi; ma la scuola è organo fondante di una società, strumento per la formazione di cittadini consapevoli, toglierle fondi è indebolire la democrazia stessa. Riportiamo di seguito alcuni passi di un discorso tenuto a sostegno della scuola statale; resterete probabilmente sorpresi nello scoprire da chi e, soprattutto, quando è stato pronunciato. “Perché difendiamo la scuola? Forse la scuola è in pericolo? Qual è la scuola che noi difendiamo? Qual è il pericolo che incombe sulla scuola che noi difendiamo?(...) Difendiamo la scuola dem ocratica : la scuola che corrisponde a quella Costituzione democratica che ci siamo voluti dare; la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perché questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà [.