MACHERIO ENERGIA ZERO: E' POSSIBILE!

E’ ora di fare un salto in avanti, di arrivare a quella che “quelli bravi” chiamano politica 2.0. Ma come si può fare? I cittadini, tutti, non vogliono più tasse, sono già troppe. Gli amministratori hanno anche iniziato a stufare con le litanie del bilancio che piange (se piange il comune un privato cittadino cosa dovrebbe fare?).Ma a Macherio abbiamo la possibilità, o meglio, la potenzialità di andare oltre. In primo luogo siamo brianzoli, e con tutti i difetti che possiamo avere non ci è mai dispiaciuto rimboccarci le maniche e lavorare per guadagnarci il pane. Secondo, le casse del comune sono state lasciate in ottima salute dalla passata amministrazione. Giacciono infatti inutilizzati in un conto bancario circa €2.000.000 (due milioni, non ho sbagliato gli zeri) che potrebbero essere usati per investimenti in grado di aiutare, stimolare o addirittura generare lavoro.


Allora ecco che dobbiamo fare uno scatto, uno sforzo per arrivare a capire come usare i soldi di tutti per aiutare tutti. La possibilità c’è, una possibilità svelata dall’ultimo rapporto di Legambiente sui comuni rinnovabili italiani. Qui vi è infatti una graduatoria dei comuni che riescono a produrre più energia di quanta ne co
 nsumino. E questo non è un semplice esercizio di stile di un ambientalista visionario, al contrario, proviamo ad immaginare per un attimo se tutte le bollette di casa nostra fossero azzerate dall’energia che noi stessi produciamo e vendiamo.
Ecco perché voglio proporre di continuare il lavoro che Progetto Macherio ha iniziato anni fa con la sostituzione delle caldaie dei macheriesi. Anzi, voglio rilanciare questa iniziativa e farla crescere per un nuovo obiettivo possibile ma soprattutto utile: Macherio Energia Zero.

Perché tutto ciò non sembri uno spot fine a se stesso, ecco quale sarà la prima proposta concreta che questo nuovo obiettivo ci porta a fare: Energia elettrica da fotovoltaico. In molti abbiamo pensato di installare un impianto fotovoltaico sul nostro tetto e l’idea di azzerare la bolletta dell’Enel alletta chiunque. Ma è una volontà che si infrange su di un conto di 7/8000 euro per poterlo fare (credo sia normale, almeno per me lo è stato).
Hai voglia poi ad ascoltare quelli che ti dicono che in 10/12 anni sarai rientrato dell’investimento. E nel frattempo? In pochi sanno però che gli incentivi sul fotovoltaico, oltre all’azzeramento della bolletta, hanno anche un altro tipo di incentivo, ossia il pagamento da parte del GSE (ente statale appositamente creato) di ogni singolo kilowatt ceduto a ENEL. Allora quale sarebbe l’idea, in fondo, semplice: il comune potrebbe finanziare per intero l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei privati che fruirebbero a questo punto gratuitamente dello sgravio delle bollette ENEL. Per contro si farebbe cedere dal privato il credito ottenuto dal GSE, ottenendo così il rientro totale degli investimenti fatti nel giro dei famosi 10/12 anni. Una volta rientrato di tutti gli investimenti si potrebbe addirittura ridare anche il contributo del GSE (che dura 20 anni) al privato che si troverebbe così ad avere anche una piccola rendita.

Ecco cosa può fare un’amministrazione per i propri cittadini, ecco cosa vuol dire “politica 2.0”. Ecco cosa vuol dire per noi MZE.

Massimo Tremolada

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