MACHERIO, 49 NAZIONI A MACHERIO



Chi avrà avuto modo di entrare nell'ufficio del Sindaco, non avrà sicuramente non potuto notare il cartello con scritto " in questo paese nessuno è straniero ".

Per qualcuno, invece, gli stranieri si riconoscono a vista, non dal colore della pelle, che sarebbe troppo scontato , ma perchè sono privilegiati. Ad esempio, accusano quel qualcuno di dare re case comunali a troppi di loro. Prima di loro, andavano accusava il padre del signor qualcuno, ai meridionali, ma si sa, c'è sempre un sud più a sud del sud.

Poi si va a dare una occhiata ai numeri, tanto per curiosare. A Macherio, i residenti di origine straniera, compresi 2 francesi e 1 australiano, ammontano a 516, dai più vecchi ai neonati.

Sono tanti? Sono il 7% dell'intera popolazione, salita ma non troppo negli anni fino agli attuali 7450. Bene, quanti sono invece gli stranieri assegnatari di case comunali? 4 su 55: esattamente lo stesso 7%

La percentuale aumenta, non nel capitolo case comunali, ma nel capitolo nascite. Ma cos'è, un male o un bene, che sia rimasto qualcuno a fare figli? A parte la gioia che porta solo a vedere i bambini correre, giocare,mangiare, un pensierino al futuro vogliamo ogni tanto dedicarlo? In un paese sempre più vecchio, abbiamo bisogno o no di ragazzi  che riempiano le aule scolastiche , imparino un mestiere e la struttura della società?

Perché non è immaginabile un domani in cui siano perennemente i padri a provvedere ai figli, anche ultratrentenni. Prima o poi la riserva aurea di genitori e nonni dovrà pur finire. 


Eppure cè  sempre un qualcuno che trova fastidiosa la presenza di persone autoctone, che magari sono le stesse che badano alla anziana madre o sono addette ai lavori scartati dai nostri eredi.

Torniamo ai numeri che, quando sono letti senza barare, parlano più delle opinioni. Non è la prima volta  che ne scriviamo, ma compito di un giornale, ancorché piccolo, è proprio quello  di aggiornare i lettori su temi che, per loro natura, si evolvono, come si evolvono le statistiche: gli stranieri stranieri arrivano ma partono pure, nascono e data l'età media, non muoiono quasi mai, almeno qui da noi; alcuni fanno da battistrada al resto della famiglia, altri restano soli.

Dunque da dove arrivano i 516 stranieri presenti oggi a Macherio, o meglio i 516 che non hanno cittadinanza italiana? Dai cinque  continenti. Il gruppo più consistente, quasi la metà il 45% è frutto della trasmigrazione interna all'Europa: dell'Est . Seguono gli Americani (Latini), po gli Asiatici e a seguire come ultimi gli Africani.

Più femmine o maschi? Un pò più femmine e la professione della badante si fa sentire: 286 a 230. Il rapporto tra i due sessi in genere risulta equilibrato, tranne in due casi: gli originari dell'Ucraina sono in gran parte originarie ( 30)  di fronte ai soli 4 maschi; al contrario, i 23 Pakistani uomini sono affiancati da appena 2 donne.

Un altro dato, forse il più  intrigante. Ad aver  varcato la soglia dei 65 anni sono appena , fra gli stranieri macheriesi, in 12, cioè, il 2%. Fra noi macheriesi doc, la stessa fascia di età rappresenta il 24%  della popolazione: una differenza enorme.

Vuol dire che le persone in potenziale età rappresenta il 24% della popolazione: una differenza enorme. Vuol dire che le persone in potenziale età lavorativa ( dai 15 ai 65 anni ), tolti quindi anche i giovanissimi, se di origine straniera arrivano a più  dell'80% , se di origine straniera si fermano a poco più del 60%: un dato che cambia completamente la nostra prospettiva. Viceversa gli stranieri fuori dal mondo del lavoro, perché troppo giovani o troppo anziani, non sono neppure la metà dei loro coetanei italiani. La ricaduta di questa iniezione di giovinezza su una popolazione vecchia sono di tutta evidenza. Qualche insegnante conserva il posto solo grazie  al'arrivo dei bambini da altrove, molti anziani riescono a rimanere a casa loro grazie all'arrivo di badanti da altrove, diverse imprese possono contare su manodopera che arriva da altrove, lo stato aumenta gli introiti dai nuovi  redditi di lavoratori che arrivano da altrove. 

Certo, non si deve far finta di non vedere  il rovescio della medaglia , connaturato a ogni fenomeno di manutenzione sociale; figuriamoci nel caso di spostamenti di massa come da tempo avviene, sta avvenendo e con tutta probabilità, avverrà per nessuno sa quanto. 

In più, alle migrazioni sollecitate dal desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita, si sono aggiunte le fughe  dalle guerre, dalle persecuzioni, dal terrore. Problem enormi, epocali come si usa dire, molto più grandi di noi. Ma questa è una ragione in più, non in meno, per conoscere la situazione nei suoi numeri veri e per affrontarla con realismo e con umanità: dove sta scritto che i due atteggiamenti non possano coesistere insieme?  



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