MACHERIO: SBILANCIATI? SI
Risiedo da poco a Macherio. In casa di amici ho avuto modo di leggere Il Paese. Mi sono meravigliato che in un Comune abbastanza piccolo possa uscire tutti i mesi un giornale locale e, ancor più, nel sentire da quanti anni esce. Complimenti, sia per le informazioni aggiornate sia per le pagine che recuperano la storia del paese. Però ho un appunto da farvi: non è che siete un po’ troppo sbilanciati sul fronte politico?
Sì. Fossimo in tempi di confronto
politico normale, cercheremmo di
trattenere nella nostra sfera personale le valutazioni sugli atteggiamenti della destra nazionale
e locale, che del resto si assomigliano molto.
Ma non possiamo, in nome di
una ipocrita neutralità, chiudere
gli occhi su fatti e parole che
minano alle fondamenta i valori
del vivere civile.
Siamo esagerati? Non sapremmo come definire in altro modo gli innumerevoli
cenni di intesa o, perlomeno, la
mancata presa di distanza da
gruppi che inneggiano al nazismo, le dichiarazioni martellanti
sulla superiorità, mascherata questa sì ipocritamente da diritto di
precedenza, di un colore su un
altro, l’invocazione spudorata a
vedersi assegnati “pieni poteri”,
scorciatoia tipica di chi addossa
agli altri le proprie incapacità.
Vede, non stiamo discutendo se
è meglio tassare la plastica o
no, se bisogna investire su nuove autostrade o sulla vecchia
rete idrica. Questioni, sia chiaro, decisamente importanti, su cui
è lecito, e finanche auspicabile,
esprimere opinioni diverse. Ma
sui valori fondanti una comunità
non si può transigere.
Che c’entra con tutto questo un
giornalino locale? Se ha scorso
più di un numero, avrà sicuramente notato che limitiamo al
minimo le scorribande extraterritoriali. Ci frena non il timore
di esporci, e neppure il calcolo
di quanti lettori potremmo perdere, ma innanzitutto il senso del
limite. Noi, che non siamo giornalisti e mettiamo insieme mese
dopo mese venti pagine scritte
da Macheriesi (o ex) per Macheriesi (ex e neo), non nutriamo nessuna ambizione di “fare
opinione”. Sarebbe, del resto,
un’opinione ben modesta!
Però, come si usa dire, quando è
troppo è troppo. Dovevamo arrivare a vedere umiliata una delle
poche reduci dal lager e sentir
balbettare da un leader di partito che del resto anche lui riceve
minacce.
Ci permetterà il diritto
di indignarci, almeno il diritto di
indignarci. Ci ricorda Marguerite Yourcenar, per bocca del suo
Adriano: “In ogni conflitto tra il
fanatismo e il buon senso, è raro
che sia quest’ultimo a prevalere”.
Una parola sulle stesse forze politiche in versione locale. Davvero solo una parola, in quanto è
arduo trovare motivi di confronto con chi non riesce proprio
ad avanzare una proposta che
è una per migliorare Macherio,
si augura che non venga realizzata la piscina, come a suo tempo si augurò che non venissero
realizzate la palestra, la scuola
media, il centro disabili, il centro per la famiglia. Fossero pure
state tutte scelte sbagliate, gli
stessi soldi, incassati dal Comune grazie agli oneri di urbanizzazione e alle alienazioni, come
li avrebbero spesi, per quali diversi interventi? Non dirlo, non
saperlo, converrà che meriti un nostro commento?
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