MACHERIO, LE EMOZIONI DEL SUONO


I neonati già nel grembo, sono in grado di riconoscere la differenza dei suoni, come la voce della mamma o i rumori dell’ambiente esterno e fin dai primi giorni di vita, oltre ad ascoltare producono suoni, prima con la voce, poi con tutti gli oggetti che capitano loro tra le mani. 

Il bambino produce suoni per attirare l’attenzione, affermare la propria identità, esprimersi, costruire una relazione con l’ambiente e le persone. Sin da piccoli, nella loro quotidianità, sono immersi in un ambiente pieno di suoni e rumori che si sovrappongono e si confondono gli uni con gli altri.
Suoni che man mano il bambino cresce, vengono fruiti in maniera passiva, lasciando poco spazio alla partecipazione diretta ed attiva. Sulla base di queste premesse l’asilo nido Mavalà di Macherio durante tutto l’anno 2015/16 con tutti i bambini ha lavorato sul progetto dal titolo: “Un Mondo da ascoltare”

Durante le week end del 25-26 giugno sulla base del progetto descritto, si è tenuta la Mostra Sonora “Provate a non Suonare” organizzata dall’asilo nido Mavalà. La mostra è stata creata grazie al lavoro svolto durante l’anno dai bambini di età da 0 a 6 e l’evento si è tenuto nella sala Mostre della biblioteca all’interno della Curt del Cagnat   dove sono stati raffigurati i progetti proposti in maniera differente dalle sezioni lattanti, rispetto alla sezione mezzani e grandi.




Durante il programma sono stati suggeriti ai bambini diverse esperienze, tra cui i pannelli sonori creati con materiali di recupero e oggetti di utilizzo quotidiano (come pentole, coperchi e cucchiai).

Le educatrici del nido Mavalà hanno voluto dare un’importanza maggiore al lavoro compiuto dai bambini e al progetto, mettendolo a disposizione non solo dei bambini del nido e delle loro famiglie, ma a tutta la popolazione in modo particolare per i bambini. La collaborazione tra un ente privato come in questo caso il nido Mavalà e il Comune, sono una risorsa positiva per la cittadinanza, perché richiamano alla partecipazione sociale, in questo caso i bambini sono stati coinvolti in prima persona in tante esperienze legate ai suoni (ambientazioni create con diversi tipi di carta, bottigliette sonore, travasi con granaglie e recipienti di metallo, pannelli sonori, sacchetti sonori).


I vantaggi nelle due giornate sono stati reciproci, da una parte l’asilo ha potuto mettere a conoscenza di tutti le proprie potenzialità con i lavori svolti dai bambini, mentre il Comune ha utilizzato questa occasione per permettere a tutti i piccoli macheriesi di usufruire dei lavoretti per aprirsi a nuove esperienze e trovare un modello di cooperazione sociale.

Alessandro Casiraghi



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