MACHERIO: IL BASILICO LO PIANTO IO



Sull’iniziativa, assolutamente nuova, intitolata “Estate X Terra” e promossa in colaborazione con l’Arci Macherio, abbiamo chiesto una valutazione a Simone Viganò, che l’ha organizzata assieme all’amico Jonathan. -

La vostra scommessa ecologica punta sui giovani! 28 iscritti, 28 famiglie coinvolte. 

Quando avete iniziato a proporre il vostro centro estivo, le scuole erano appena terminate. Insomma, eravate in ritardo. Eppure, avete raggiunto un buon numero di partecipazioni. Ora che siete giunti al termine di questa esperienza, te la senti di fare un bilancio conclusivo? 

Ammetto che il numero di adesioni ha superato le aspettative. Dopotutto, non era l’unica proposta sul territorio, e siamo partiti in rincorsa... Per quanto riguarda il bilancio finale del progetto Estate X Terra, preferirei eludere la domanda. Io e Jonathan l’abbiamo pensato, scritto e messo in pratica... è del tutto evidente che saremmo - e siamo - di parte. Lascio quindi l’onere della valutazione a chi, insieme a noi, ha vissuto queste tre settimane di campus. Sto parlando dei ragazzi e delle ragazze naturalmente, dei bambini e delle bambine; dei genitori e dei nonni che, verso le sei di sera, attendevano figli e nipoti al di fuori del giardino della scuola media. 

È bene che siano loro, per una volta, a dare i voti. E dei “vostri ragazzi”, vuoi dirci qualcosa? 

Pioggia e cielo coperto, vento e poi afa, sole e zanzare... non importavano le condizioni ambientali, alle tredici in punto i nostri ragazzi erano lì, all’ingresso della palestrina, con il cappellino, la borraccia, il sorriso e l’Autan. “Oggi usiamo il microscopio?”, “possiamo giocare a calcio?”, “e di merenda cosa c’è?”, “vorrei arrampicarmi su quel ramo”, “il nido di rondine è naturale o artificiale?”, “il basilico lo pianto io!”... Di domande ce ne hanno fatte molte, di risposte gliene abbiamo date poche. Non era quello l’obiettivo. Non perseguiamo l’ambizione di fornire nozioni. Non ci interessa la performance, anzi, ci ha persino un po’ stancato. Coltiviamo il desiderio di aumentare la curiosità e diversificare lo sguardo. Questa esperienza ne rappresenta un tentativo... ce ne saranno altri. 

È vero che avete utilizzato il microscopio? 

Certamente. Ad esso abbiamo affidato una funzione determinante, che poi è la medesima per cui è stato inventato: mostrare ciò che non siamo in grado di vedere. La sua lente ci dà accesso a scenari inediti. Non solo. Questo strumento inquadra movimento laddove i nostri occhi non vedono che stasi. 

Lo sfondo su cui avete disegnato il progetto è l’ambiente, dico bene? 

Non direi che l’ambiente è stato lo sfondo del nostro centro estivo. Significherebbe confinarlo per l’ennesima volta a ruolo di “sfondo”, appunto. Piuttosto direi che eravamo immersi nell’ambiente, così come lo siamo ogni giorno. Uno dei pochi concetti teorici che abbiamo deciso di raccontare è proprio questo. Non c’è distanza, o peggio ancora contrapposizione, tra noi e la natura (o le nature). Anche la distinzione, tanto cara ai manuali della scuola primaria, tra naturale e artificiale, andrebbe sfumata, messa in discussione, decostruita. 

Che cosa ha differenziato il vostro centro pomeridiano dagli altri? 

Presumo la gran quantità di tempo libero che abbiamo lasciato ai ragazzi. Siamo abituati a programmare ogni ora, a riempire ogni singolo istante di attività, proposte, iniziative. Quando, poco fa, ho nominato il mito della performance, mi riferivo anche a questo. Abbiamo lasciato che i ragazzi oziassero, ne avevano voglia, ne sentivano la mancanza. È stato bello vederli sorridere, seduti sotto le piante, giocare a muretto, cercare insetti e lucertole, sporcarsi le dita con la resina... 

Ringraziamenti? 

In primis Arci Macherio, in particolare Nino e Augusta, che hanno subito creduto in Estate X Terra. Non solo, lo hanno reso possibile! È l’associazione Arci, infatti, che si è fatta carico del peso economico del progetto. Attraverso il suo contributo, siamo riusciti a garantire alle famiglie costi di iscrizione molto bassi, coerentemente con la finalità sociale per cui è nato. 

Un ringraziamento speciale va inoltre ad Arianna, laureanda in psicologia che ha affiancato me, Jonathan e i ragazzi nelle ultime due settimane. Ringrazio Chicca, presenza storica e affettuosa. Infine, ringrazio quelle ventotto famiglie... sono loro la linfa vitale, la clorofilla, di Estate X Terra.

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