MACHERIO: C' E' CHI DICE NO


Ci sono tanti modi di dire no, e ci sono tante motivazioni. C’è il modo scanzonato di Vasco Rossi; quello esemplare di Antigone che paga con la vita il suo no  all’ordine del re di non seppellire il fratello; il no nobile di grandi figure come Gandhi, Martin Luther King, Mandela; c’è chi dice no all’oppressione, alle ingiustizie, alla violenza. Ma ci sono anche tanti no più casalinghi. 

Lasciamo a pediatri e psicologi il compito di analizzare i no di bambini e adolescenti e ai politologi raffinati i no di timbro partitico. Qui da noi, quanti no sono stati detti nelle scelte amministrative?

Non è detto che il nome di chi dice no debba essere per forza scritto nella colonna dei cattivi, come dimostrano gli esempi - alti - citati all’inizio. Chiedo scusa se ricorro a un riferimento personale, ma è giusto per spiegarmi meglio. 

Nella mia lunga lunga attività amministrativa mi sono trovato impegnato per metà nelle file dell’opposizione, per metà della maggioranza. Ho quindi qualche titolo per tentare di parlare con obiettività. Dall’opposizione il gruppo di cui facevo parte ha sicuramente detto parecchi no, quanti giusti e quanti sbagliati non tocca a me dirlo. 

Sicuramente da due principi non abbiamo mai derogato. Primo: ogni no va motivato e va accompagnato da un sì alternativo. Secondo: mai dire no agli interventi sociali. Casomai, chiedere di fare prima, di fare di più, di fare meglio. 

Ma quando si trattava di famiglie bisognose, persone disabili, anziani soli, ragazzi problematici, non ricordo che il nostro gruppo di opposizione abbia mai negato l’appoggio, magari critico, a chi allora era in maggioranza. Il campo sociale era per noi zona franca. 

Adesso che i ruoli si sono rovesciati, ormai da venticinque anni con una sola breve parentesi, adesso che ad amministrare Macherio sono stati eletti dai cittadini i “Progettisti”, come vanno le cose? Breve e incompleto elenco: 

1999 Piazza del Lavatoio. L’opposizione di centrodestra lo ritiene un “inutile monumento”. 1999 Accordo con il Comune di Sovico per unificare il servizio di Polizia Locale, con il voto contrario del centrodestra. 

2000 Inaugurata la grande Palestra. Il centrodestra è contrario a costruirla di fianco alle scuole e la ritiene un “nuovo monumento che questa Amministrazione ci offre; era necessaria una mega struttura del genere per il nostro paese?”. 

2004 Viale del Cimitero. L’ingresso viene paragonato “ad Auschwitz”. 

2005 Centro Disabili. Per il centrodestra “non è necessario” e inoltre è “un investimento fuori misura”. 

2006 Comparto Esselunga. Il centrodestra boccia la soluzione viabilistica perché “spacca il paese in due”. Viene calcolato addirittura quanti metri in più dovranno fare i residenti nella zona e si avverte che “potrebbero volare coltelli”. 

2007 Centro per la Famiglia. Per l’opposizione è “la dimostrazione del fallimento dell’amministrazione”. 

2008 Nuova Scuola Media. Per l’opposizione sembra “un carcere”, “costa troppo”, non va bene vicino alle Elementari perché “i più grandi possono insegnare a fumare ai piccoli e fare scherzi alle bimbe”. 

2018 Angolo della memoria al Cimitero. Perfino la creazione, su progetto della scuola d’arte delle Preziosine, di un angolo per onorare i nostri vecchi raccoglie le critiche dell’opposizione: “monumento” inutile. 

2020 Piscina. Il centrodestra si interroga: “Ne vale la pena? Per noi NO”, aggiungendo “Ma siamo pazzi?” e rimproverando all’amministrazione di “sprecare denaro per una tinozza d’acqua”. 

2020 Centro estivo. Il centrodestra ritiene che il costo per il Comune sia eccessivo e che ai non Macheriesi si debba far pagare di più. 

Non è che avesse ragione Ray Bradbury a sostenere che “Chi non sa creare non può fare a meno di distruggere: è una cosa vecchia come la storia” (Farheneith 451)


Franco Verga

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