MACHERIO: AI NOSTRI ALUNNI


C’è una scuola grande come il mondo Di imparare non si finisce mai, e quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa già. Questa scuola è il mondo intero quanto è grosso: apri gli occhi e anche tu sarai promosso. 

È uno stralcio di una famosa filastrocca di Gianni Rodari. Credo che ognuno di noi abbia raccontato, letto, regalato un libro, una filastrocca, una favola di Gianni Rodari ai figli, agli amici, ai nipoti. Maestre e docenti in genere hanno trovato e trovano molti spunti di insegnamento nei suoi scritti dedicati ai bambini ma che sanno parlare anche ai grandi. 

L’abbiamo scelta come dedica per tutti gli alunni delle nostre scuole, dalla materna alle medie in occasione dei 100 anni della nascita di Gianni Rodari. Ci sembrava bello, ma anche significativo, non lasciar passare inosservato questo anniversario, come avvenuto, anche a livello nazionale, con tanti insegnanti, ma anche diverse associazioni e gruppi di genitori che hanno trovato e continuano a vedere in lui non solo uno scrittore, ma un maestro capace di educare, di far ragionare e anche di emozionare, attraverso i suoi scritti. 

Insieme alla dedica i nostri alunni riceveranno il francobollo commemorativo emesso da Poste Italiane il 23 ottobre (giorno della nascita di Rodari) con una tiratura di quattrocentomila esemplari, ideato da Omegna, sua città natale e dal Parco della Fantasia Gianni Rodari. Potevamo, noi che abbiamo una scuola primaria a Bareggia a lui dedicata e un Istituto comprensivo che porta il suo nome, non ricordare?

Ci eravamo appuntati questa ricorrenza già lo scorso anno, quando avevamo condiviso una iniziativa con il nostro gruppo bandistico di Bareggia che avrebbe coinvolto gli alunni della scuola della frazione. 

Poi il covid ha bloccato tutto. Impossibile organizzare un qualsiasi evento a scuola in presenza. In nome della sicurezza non è stato possibile mantenere il tradizionale saluto di inizio anno scolastico da parte mia e dell’assessore, un momento simbolico che è segnale di presenza e di attenzione dell’istituzione; si sono interrotti anche quegli estemporanei incontri con le classi che si trasformano in risposte alle domande e alle curiosità degli alunni su argomenti più svariati, a volte semplici, altre più complessi da far comprendere, momenti così utili anche alla loro formazione. 

Mancano questi contatti diretti. Certo avrei preferito consegnare direttamente la busta con francobollo e dedica a ogni studente per parlare con loro, ma sono certa che gli insegnanti sapranno prendere spunto da questa iniziativa e tradurla, in momento formativo attraverso la creatività dei loro alunni. Come loro sanno fare e proprio come Gianni Rodari ha insegnato.

Sindaco 

Mariarosa Redaelli

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