MACHERIO: IL CENTRO RIANIMATO CON LA LEO TEAM



Sembrava destinato a vagare nell’oblio per un tempo indefinito, lasciato alla mercé della natura e in particolare delle erbacce che se ne sono impossessate. 

Stiamo parlando del campo da calcio a undici di proprietà del comune, che da troppi anni ormai avvizzisce sotto gli occhi dei macheriesi.

Tutto è cominciato nell’agosto del 2012, quando la società del Macherio, la Macheriese appunto, che nei precedenti anni era cresciuta vistosamente sotto il piano di popolarità, anche grazie ad investimenti degni di nota, decise di escludere dal progetto società, le rose della Juniores(i ragazzi adolescenti dai 16 ai 19 anni) e della prima squadra; con questa decisione il campo che ospitava le loro partite, ovvero il campo a undici, iniziò la sua decaduta.

Da quell’anno fino ad oggi, poche sono state le iniziative da parte di terzi per accaparrarsi il terreno; una società sportiva in particolare, questa volta non di calcio, aveva sondato la possibilità della gestione del campo; stiamo parlando del Mosquito rugby, di Muggiò, che si sarebbe interessato, ma che non avrebbe, nei fatti, mai intrapreso alcun impegno.  

Ed è qui che si ritorna alla situazione gravosa, di stallo, fino a ché l’anno scorso, nell'ottobre del 2019, si è fatta avanti la Leo Team; una scuola calcio con sede a Biassono, che si è offerta di occuparsi della gestione e manutenzione del campo e degli annessi spogliatoi. 




Grazie a quest’ultima, il terreno in questi giorni ha ripreso vita. Con l’erba tagliata e altri piccoli accorgimenti, gli atleti del settore giovanile della Leo Team hanno iniziato da fine agosto la preparazione atletica e si stanno allenando di giorno in giorno, su un campo che può offrire ancora tanto, e che dimenticato dal mondo, è diventato in qualche mese secondo cuore pulsante di una società sportiva.

Non a caso, fa parecchio comodo avere in gestione più di un campo a undici; se una squadra prima era costretta ad allenarsi nella stessa porzione di campo,  magari per una mancanza di spazio, con un’altra, di atleti più piccoli o grandi che fossero, adesso la si può mandare, che siano allievi, juniores o finanche la prima squadra, nel centro sportivo nell’aria di San Cassiano, e lì, di terreno, ne abbiamo in abbondanza.

Oltretutto può essere utile il nostro campo a undici per ospitare partite, che siano ufficiali o semplici amichevoli; insomma le possibilità di impiego sono tante e la Leo Team non se ne è lasciate scappare.   

 Possiamo dire però che i punti a favore sono per ambo le parti, perché sì che la Leo Team ne trarrà i suoi, senza dubbio, meritevoli vantaggi, ma anche il nostro paese ,e in particolare il comune, potranno cimentarsi in tanti sospiri di sollievo, perché fa solo piacere, dopo tanti anni di delusione e bandi senza risposta, rivedere popolata quella zona del territorio.


Oltretutto si è giunti ad uno sviluppo significativo per quanto concerne l’altra grande novità per Macherio. 

Si tratta della piscina, una notizia c’era già trapelata in un recente articolo sul paese, infatti, la volontà del comune, in concomitanza con quella di InSport s.r.l, società riconosciuta dal Coni e affiliata coi più alti enti nazionali, quali FIGC, FIDAL e FIN, è di garantire alla comunità di Macherio e d’intorni l’accessibilità a praticare , a detta di molti, lo sport più completo in assoluto, e sopratutto vicino a casa.

Lo spazio adebito ad un’opera, rilevante e dispendiosa, come lo è una piscina, sarà quello già occupato dai due campi a cinque, dell’ex gestione della Macheriese, che da tempo oramai sono visita di ragazzi che, col pallone, si intrufolano a giocare, divertendosi eccome, ma con delle porte e con un campo troppo consunti per resistere a lungo.

Il progetto per la costruzione prevede una vasca a cinque corsie e una ancora di minore lunghezza, (si parla di dieci metri), da destinare ai bambini, senza sottoscrivere eventuali aggiunte, possibili da spazi non ancora trovati, come ad esempio, per una vasca idromassaggio. 

Questa, una piscina del tutto a norma per una popolazione come quella di Macherio, ma che potrà certamente ospitare anche cittadini limitrofi al nostro paese.

Occorre comunque procedere con cautela, osservare i possibili rischi e attuare il necessario affinché il progetto, già in corso di evoluzione, possa essere portato a termine nel miglior modo e nel minor tempo possibile. 


Andrea Semeraro

 










 


 


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