MACHERIO: CONFRONTO O INSULTO?


Seduta di consiglio comunale diversa, quella di lunedì 12 maggio. Diversa nelle modalità: causa coronavirus, si è tenuta in streaming. Diversa anche nella sostanza, come ci si poteva aspettare dato il particolare momento che stiamo vivendo? Magari. 

Certe abitudini non cedono neppure all’emergenza. In discussione era il bilancio 2020/2022, da trattare per forza di cose con occhio diverso dal passato, soprattutto per la forzata indecisione sul nostro imminente futuro. 

In ogni caso, la macchina amministrativa deve continuare a funzionare, così come i rappresentanti che abbiamo scelto per prendere decisioni a favore della comunità devono continuare a governarci.



L'amministrazione nella presentazione del bilancio 2020/2022 ha ricordato che  la formazione del bilancio di previsione è stata creata nel periodo antecedente al Covid-19 ed è ovvio che la situazione di difficoltà che si è venuta a creare per tutti, potrebbe mettere in discussione le previsioni di entrate per il nostro Comune.  

L'Amministrazione punta ad agevolare chi si è trovato in difficoltà attraverso un differimento e alleggerimento di  Tari, Imu e Cosap.

Le scelte politiche della nostra amministrazione puntano ad un segnale di attenzione verso le famiglie con figli. Un paio di punti in particolare ci sembrano degni di sottolineatura. L’amministrazione Redaelli aveva già studiato, ben prima dello scatenarsi dell’epidemia, uno schema di aiuti alle famiglie macheriesi. Il costo del pasto alla mensa scolastica verrà ridotto da € 4,60 a 3,10 per le famiglie che presentano l’Isee inferiore a € 13.000 (finora era 10.000). Inoltre chi ha più figli a scuola, vedrà ridotta la quota mensa del 50% a partire dal secondo figlio. Lo stesso meccanismo (- 50%) sarà applicato per la frequentazione al centro estivo.

Sul capitolo lavori pubblici,  si punteranno ad intervenire sul Viale Rimembranze, via Italia, il camminamento su via Bosco del Ratto, a Bareggia sul parco Baden Powell e anche sui rifacimenti stradali. Altri interventi verranno fatti sulla scuola Manzoni e infine sull'edificio Comunale.

Naturalmente come sempre, sul settore sociale l'amministrazione avrà un occhio di riguardo, valutando e seguendo ogni nostro cittadino macheriese in situazione di fragilità.  

Nonostante l'importante novità sul capitolo famiglia, non ha riscosso particolari attenzioni da parte dei consiglieri di opposizione, che hanno preferito soffermarsi a lungo su una questione soltanto  sfiorata dal bilancio comunale: la piscina.

Non per sollecitare l’amministrazione a procedere né per proporre eventuali miglioramenti; per ribadire invece la loro assoluta contrarietà a che venga realizzata. Il Paese ne ha già parlato più volte e riteniamo stucchevole ripetere sia le ragioni della maggioranza che quelle dell’opposizione. 

Tutte legittime, come deve essere in democrazia. Uno può ritenere una piscina un’opera importante, un altro no. Il giudizio, alla fine, lo danno i cittadini al momento del voto. 

All’ultimo appuntamento, nel 2018, gli elettori scelsero ad amministrarli i candidati, sindaco e consiglieri, di Progetto Macherio Bareggia, che avevano presentato come punto qualificante del loro programma proprio la piscina. È non solo ovvio, quindi, è perfino doveroso, nei confronti di chi ha creduto in loro, che insistano per realizzarla. 

Ma c’è un motivo in più, oggi, per ragionare serenamente su un’opera tanto impegnativa. Tutti ormai, anche chi finora non si è interessato di economia e tanto meno di politica, conoscono a memoria la ricetta, ripetuta quotidianamente, per rilanciare il lavoro e sostenere le imprese: investimenti pubblici. 

Ora, a Macherio c’è un investimento consistente, condiviso tra ente pubblico (Comune) e iniziativa privata, già studiato, preparato, finanziato, avviato. La quota di spettanza del Comune è stata accantonata con risparmi di anni e non prevede nessun prestito (mutuo) e quindi nessun debito futuro. 

Diventa quindi poco comprensibile l’atteggiamento di chi, da una parte invoca - giustamente - un intervento pubblico massiccio, dall’altra si oppone a un investimento che doterà Macherio di una opportunità importante come può essere un centro natatorio. 

Comunque, come ci sta che gli amministratori di Progetto Macherio Bareggia mettano in pratica le loro promesse elettorali, ci sta pure che l’opposizione insista nella sua contrarietà; è un suo diritto. Quello che non torna è la volgarità. 

Perché esporre cartelli con il disegno di Pinocchio con il naso lungo e con le orecchie d’asino non può avere altro nome che volgarità. 


È veramente difficile capire cosa induca persone adulte, che si sobbarcano il compito di rappresentare i loro concittadini, a cadere così in basso, accontentandosi di qualche pagliacciata, peraltro con effetto boomerang, di mettersi sempre di traverso, perfino sulle cose più ovvie. 

D’altra parte, da che mondo è mondo e politica è politica, la lezione è sempre quella: quando uno non ha argomenti seri da proporre, si rifugia nell'insulto. 

Perché mettere le orecchie d’asino o il naso lungo a un amministratore non è tanto segno di mancanza di rispetto (in Italia il reato di lesa maestà è stato, fortunatamente, abolito da un pezzo), ma un tentativo maldestro di screditare l’avversario attaccandolo, non sulle sue scelte, ma sulla sua onestà e sulla sua intelligenza. 

Piccinerie, appunto.

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