MACHERIO, OLTRE AI NUMERI
524 - 52 Scuola Manzoni Leopardi
259 - 84 Scuola Rodari
243 - 42 Scuola Infanzia Giardino Incantato
1026 - 178 Totali aventi diritto e votanti
Stiamo dando i numeri? Sì, i numeri delle elezioni scolastiche dei genitori. A sinistra gli aventi diritto al voto, a destra i votanti effettivi.
Una desolazione. A scegliere chi dovrebbe contribuire alla migliore gestione della scuola sono stati solo 17 genitori su 100. Al plesso elementari/medie di Macherio il record negativo: giusto giusto il 10% ha ritenuto opportuno recarsi a mettere una semplice croce sul nome della madre o del padre di un compagno di scuola del proprio figlio.
Già si era partiti male: i posti riservati alla componente genitori nel Consiglio di Istituto, accanto agli eletti tra docenti e personale non docente, sono otto. In quanti si sono candidati? In otto; nessun pericolo di concorrenza.
Al di là dei numeri, anzi al di qua, c’è da interrogarsi seriamente sui motivi di una disaffezione così marcata. Le risposte possono essere due.
1) Si tratta di un altro esempio di scollamento tra istituzioni e cittadini. Perfino per scegliere il proprio sindaco si recano alle urne, a Macherio come dappertutto, sì e no la metà degli elettori. Però ci si aspetterebbe, almeno quando c’è di mezzo direttamente la crescita dei figli, che la partecipazione aumenti e non diminuisca.
2) Non si ritiene importante che ci siano genitori negli organismi scolastici, o addirittura non si ritiene inportante la stessa esistenza del Consiglio di Istituto. Forse la decisione, presa tanti anni fa, di
favorire la partecipazione, con il tempo è diventata la replica stanca di un rito. Quando la democrazia (che o è partecipata o non è democrazia) si riduce alla caricatura di se stessa, è il caso di non far finta di niente, ma di iniziare una riflessione. Il nostro giornale è aperto a ognicontributo, a partire da eventuali opinioni critiche di questo articolo.
Nel campo delle pure ipotesi, ci potrebbe essere una terza risposta: che i genitori sono così soddisfatti di come vanno le cose da non sentire l’esigenza di intervenire in prima persona. Magari fosse così!
Commenti