MACHERIO, RIECCOCI


Siamo nel pieno della campagna elettorale per le elezioni politiche e regionali del 4 marzo; soltanto al termine di questo passaggio inizierà pubblicamente la campagna elettorale che riguarda il nostro comune. Il mio mandato da sindaco e di conseguenza quello dell’intera amministrazione, scade il 28 maggio. Ancora non si conosce la data delle prossime elezioni, ma presumibilmente saranno indette entro fine maggio o inizio giugno.

Ho avuto occasione di leggere attraverso la stampa locale dichiarazioni di esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega che stanno discutendo se presentarsi insieme, che non hanno ancora ufficializzato un candidato sindaco. Sono alle prese con movimenti e dibattiti al loro interno che raccontano una storia diversa dall’esperienza ormai lunga di Progetto Macherio Bareggia, iniziata nel lontano 1995.

Non siamo un gruppo espressione di partiti né di coalizioni. Le motivazioni del nostro essere sono ben altre: ci siamo aggregati  e continuiamo a stare insieme, al servizio del paese, mettendo a disposizione competenze e soprattutto passione. Gli interessi di parte e alcune logiche di partito non ci appartengono perché il nostro modello di amministrazione si fonda sul senso di comunità e sulle persone che vengono prima di tutto.

Se penso al modo di amministrare certamente molto è cambiato rispetto ai primi anni della nostra esperienza: norme sempre più complesse ingabbiano una burocrazia che frena e limita l’azione amministrativa e, di conseguenza le scelte. Oggi prima di realizzare i lavori di un’opera o di qualsiasi manutenzione straordinaria sono necessari tempi lunghissimi. Il personale è sempre più impegnato in rendiconti, monitoraggi richiesti dai diversi ministeri che sottraggono tempo al lavoro più diretto e finalizzato ai servizi ai cittadini. Per non parlare delle risorse economiche sempre più ridotte.

Anche il ruolo del sindaco non è più quello di un tempo: mi capita molto spesso di incontrare cittadini che a me si rivolgono pensando che nel mio ruolo tutto dipenda da me e dalla mia volontà. Fatico a spiegare che determinate questioni non sono di mia competenza diretta, ma spettano ai responsabili dei vari uffici e che, proprio in quanto responsabili, firmano atti di cui si assumono la responsabilità e che io non posso firmare. Se poi capitano problemi o contenziosi, allora il sindaco è sempre chiamato in causa e risponde, ma questa è un’altra questione. Certamente spetta al sindaco il compito di mediare, di capire, di coordinare, controllare e mettere in condizioni la struttura di funzionare al meglio, peccato però che mille vincoli normativi limitano la possibilità di realizzare anche i necessari cambiamenti. Serve più autonomia decisionale ai Sindaci, ma per ora questo rimane una richiesta arrivata al Governo, ma lì ferma.

Ci si trova spesso nella situazione in cui i tempi e le proposte della parte politica, quindi di sindaco e assessori, cioè della giunta, stridono con i tempi e il lavoro della struttura comunale. E i tempi si dilatano.

Ma allora, considerando la situazione, ha ancora senso presentarsi oggi alla guida di un paese? Una domanda lecita che ci siamo posti.
Certamente sì. Perché noi di Progetto Macherio Bareggia abbiamo ancora cose da dire e da fare.

Ne abbiamo parlato in un incontro a cui sono stati invitati, oltre ai simpatizzanti, anche nuove persone che hanno espresso curiosità e voglia di dare un contributo. Eravamo una trentina.
Partendo proprio dalla situazione attuale e dai vincoli che ingabbiano, abbiamo delineato le prime linee generali del nostro prossimo progetto per Macherio. Che si fonda su alcuni questioni fondamentali.

-A partire dalla necessità di unire progressivamente i servizi perché oggi è tempo di ottimizzare e non disperdere energie e risorse umane. Con il Comune di Sovico che territorialmente, ma anche sotto il profilo logistico, fa tutt’uno con Macherio.
-Di continuare con la politica di consumo zero del territorio che anche il nuovo PGT,  per legge in scadenza, dovrà prevedere.
-Ma l’approfondimento novità ha riguardato l’esigenza di lavorare sulla comunità, sul senso di appartenenza al paese che, per  definizione contiene il concetto di cittadinanza attiva. Il che significa trovare modalità per favorire la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini che si prendano cura e facciano la loro piccola parte  se vogliamo offrire un contesto di qualità per la vita delle persone. 

Un intervento sociale culturale educativo che, a ben pensarci, rappresenta un ritorno alle origini di Progetto Macherio, perché il  gruppo si è formato nei lontani anni novanta con un intento solidale concretizzato nel portare aiuti alla ex Jugoslavia.

Con questo valore aggiunto ci presentiamo alla prossima tornata amministrativa. Da un lato un gruppo che lavori su questo obiettivo attraverso piccole, ma significative azioni concrete, dall’altro il gruppo degli amministratori composto da sindaco e assessori impegnati nella quotidianità dell’amministrare, comunque a supporto delle azioni di coloro che potremmo definire “amici del paese”.

Con queste premesse ho dato la disponibilità a ricandidarmi per i prossimi cinque anni e a continuare questo impegno per il mio paese, per  tutti i miei cittadini nessuno escluso, perché possano trovare un punto di riferimento, di aiuto/ascolto e non di ostacolo alle loro necessità,  ma anche per i piccoli che hanno bisogno di crescere in un contesto accogliente e basato su valori sani. E continuerò a tener spalancate le porte con la convinzione che il Comune deve essere la casa di tutti.

Sindaco 
Mariarosa Redaelli



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