MACHERIO, CARO PRESIDENTE
Sottopongo
a voi tutti la situazione del Comune da me amministrato, Macherio, di 7500
abitanti.
Siamo
un Comune virtuoso, senza alcun problema di cassa e paghiamo in modo celere.
Abbiamo
un avanzo di amministrazione di 3
milioni di euro, al netto della parte
utilizzata attraverso gli spazi verticali per l’edilizia scolastica.
Non
abbiamo mutui, quelli accesi prima del 1995, anno in cui ha avuto inizio la
nostra esperienza amministrativa, sono stati estinti da oltre 15 anni.
Con
risorse nostre abbiamo provveduto a dotare il nostro paese delle strutture
necessarie (aperto un Centro per la Famiglia messo a disposizione dei 13 comuni
che appartengono al nostro ambito, un Centro Disabili, una sede per i Medici di
medicina associata che lavorano insieme offrendo un servizio di qualità al
cittadino, una nuova scuola media, una palestra invidiata da molti). Erano anni
in cui ce lo potevamo permettere.
Abbiamo
sempre mantenuto un livello basso di tassazione, senza mai chiedere ai
cittadini più del necessario.
Per pareggiare il preventivo 2017, siamo stati
costretti a effettuare tagli drastici: ridotto l’appalto delle pulizie della
sede municipale e della biblioteca, compensato dall'utilizzo delle assistenti
domiciliari e dagli assessori e sindaco che si puliscono i propri uffici,
dimezzate le indennità degli Amministratori. Oggi io e i miei assessori
percepiamo un’indennità mensile complessiva di 801 euro al mese; le manutenzioni
ordinarie e servizi risultano ormai ridotti al minimo essenziale.
Abbiamo
presentato un bilancio triennale 2017/2019 che prevede l’aumento dell’Addizionale Irpef per il 2018- 2019 di 2 punti, dallo
0,2 allo 0,4 considerato che, per il nostro Comune, un punto di addizionale
corrisponde a 120.000 euro.
Faccio
notare che nel 2018 andremo al voto, ma con senso di responsabilità, abbiamo
comunque effettuato tale scelta.
La
maggior parte dei Comuni italiani, come è noto, applica percentuali di
addizionale massimi o che al massimo si avvicinano, con conseguenti entrate più
adeguate.
Ecco
alcuni eloquenti esempi riferiti a comuni a noi limitrofi (fonte SIOPE)
Mi
rivolgo a voi perché sembra ormai scontato che la linea politica adottata dal
Governo sia orientata al mantenimento dell’attuale tassazione e non preveda la
possibilità di aumenti.
E’
troppo ingiusto, ma anche irrispettoso e superficiale definire un principio
senza valutare le diverse situazioni. Altrimenti
devo dar ragione a chi mi risponde: “Si doveva aumentare quando si poteva!”
Mi
rifiuto di pensare che possa prevalere la logica del più furbo rispetto a
quella del più responsabile e attento che considera l’amministrare più un
impegno di volontariato e che per questo si mette in gioco e sopperisce a una
miriade di interventi che il bilancio non permette.
Certamente
c’è chi ha approfittato della tassazione e ha gravato sui cittadini, certamente
ci sono Comuni dove ancora ci sono margini di spreco, ma non è dignitoso un
comportamento generalizzato.
La
mia richiesta è chiara: prevedere la possibilità di aumento dell’addizionale
IRPEF, soltanto a quei Comuni che oggi sono al di sotto ad esempio dello 0,4 %
definendo tale percentuale come tetto massimo.
Si
tratta di mettere in condizione un’Amministrazione di mantenere il minimo dei
servizi, ma anche un minimo di dignità.
Ringrazio
per l’attenzione e confido in una risposta non formale
Mariarosa Redaelli
Sindaco
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