MACHERIO, LE PICCOLE COSE CHE CONTANO


Ci sono dei piccoli gesti che trasmettono un segnale di attenzione al territorio e che suscitano molti apprezzamenti . Spesso si tratta di azioni semplici, di idee che nascono e trovano applicazione concreta senza necessità di importanti risorse umane ed economiche, poco impegnative. 

Nascono a volte dall’Amministrazione, altre volte direttamente dai cittadini, ma importante è l’effetto che creano e il consenso positivo che generano. 
Un esempio recente sono le cassette di distribuzione dei libri installate in alcuni punti di passaggio del territorio. Pare che la novità abbia riscontrato gradimento, almeno per ora, tanto che diventa necessario implementare il numero di libri.

Un altro esempio è la Madonnina di via Roma. Alcuni macheriesi  si sono assunti l’impegno di effettuare un ormai necessario intervento di manutenzione:  un gesto semplice di cittadini attenti.

Frequentando come tutti voi il cimitero, ho incontrato parecchie persone che mi hanno ringraziato per la ritinteggiatura del portoncino d’ingresso della chiesetta. 

Il merito non è dell’Amministrazione, il nostro grazie va al restauratore macheriese Sergio Villa che già l’aveva ristrutturata anni fa, si è rimesso al lavoro realizzando questo primo intervento, ma preannunciando già l’impegno per un secondo, decisamente più impegnativo, riguardante le parti esterne. 

Sempre al cimitero un'altra idea presto sarà realizzata; per una volta mi permetto di anticiparla perché è già stata definita da noi amministratori, nata dalla volontà di conservare la nostra memoria e di non dimenticare il passato.

Nella zona a lato del viale d’ingresso sorgerà  l’Angolo della Memoria dove saranno posizionate parti significative di vecchie lapidi che, a seguito di estumulazioni, sono state conservate. Per ora giacciono appoggiate in un angolo accanto ai colombari di recente costruzione. Mostrano i segni del tempo, quindi appaio annerite, ma un gruppetto di volontari è già pronto a rimetterle a nuovo. La nostra storia, la custodia della nostra memoria, passa anche attraverso questi simboli che non possiamo permetterci di distruggere. E’ sufficiente fare un giro lungo i diversi vialetti del cimitero per scoprire parecchie tombe risalenti a molti anni fa con lapidi, croci, angioletti, madonne, sculture particolari. Per ora conservano ancora le salme, ma nel momento in cui saranno realizzate le esumazioni, troveranno posto in questo particolare spazio che vuole essere semplicemente testimonianza del nostro passato.

Credo che un altro intervento apprezzabile sia la sistemazione delle numerose panchine posizionate nei parchi pubblici, negli spazi verdi e lungo alcune vie. Tutte necessitano di una bella ripulita, ma perché non migliorarle anche dal punto di vista estetico? C’è l’idea di decorarle, di renderle più colorate, più vivaci. Anche in questo caso qualche esperto si è già prenotato, ma la richiesta di collaborazione è stata comunicata  al Centro Disabili che ha già risposto favorevolmente alla proposta  e alla Scuola Media perché sarebbe importante dal punto di vista educativo coinvolgere i ragazzi nel prendersi cura di un aspetto del loro territorio.

Credo che anche in questo caso potremmo avere risultati sorprendenti. Non serve molto: un pizzico di buona volontà e di sensibilità.



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