MACHERIO, FINE AL CONTENZIOSO SUL CENTRO SPORTIVO
Perché il centro sportivo è abbandonato da anni? Se lo
chiedono molti. Il primo motivo è lo scioglimento della società Macheriese
Calcio che l’aveva in gestione, a seguito d’una vecchia convenzione con il
Comune di Macherio.
Ma questo è avvenuto anni fa. Nessun altro, nel frattempo,
si è fatto avanti per rilanciarlo? Si, più d’uno, ma la gara indetta dalla
Commissione Prefettizia, che ha retto il Comune dopo le dimissioni del Sindaco
Giancarlo Porta, andò deserta. Probabilmente fu considerata inadeguata dagli
operatori interessati, ma ancor più ancor prima pensava un a condizione
giudicata insostenibile.
Di cosa si tratta? Riassumiamo per sommi copi. L’area su
cui sorge il centro sportivo fu oggetto, nel lontano 1982, di uno scambio tra
Comune e privato. La ditta Rivolta Carmignani aveva necessità di ampliare lo
stabilimento e le norme urbanistiche di allora prevedevano che, a maggior
volume concesso, dal Comune corrispondesse un’area destinata a scopi pubblici
concessa dal privato. Allora la Rivolta Carmignani acquistò dal Beneficio
Parrocchiale l’area in questione, che convenzionò con il Comune.
Che c’entra questo preambolo, che ripesca in un passato
ormai dimenticato? E’ che nel 2010 la Rivolta Carmignani eccepì che l’area non
era stata ceduta, ma solo osservata, cioè ne rivendicò la proprietà. Inoltre
nell’atto sottoscritto nel 1982 era specificato che ad essere osservata fosse
“una sufficiente parte del terreno”, non tutta quindi.
In forza di queste due motivazioni la Rivolta Carmignani,
andato a vuoto un tentativo di accordo bonario con il Comune, allora a guida
Giancarlo Porta, imboccò la strada del tribunale che, dati i tempi notori della
macchina giudiziaria italiana, non si è ancora chiusa.
È proprio questo il punto. Tenere aperte liti giudiziarie
e, di conseguenza, tenere chiuso un centro sportivo, non è sembrato all’attuale
amministrazione comunale una scelta geniale e non va sicuramente nella
direzione dell’interesse pubblico.
La domanda che qualsiasi amministratore di qualsiasi
formazione politica dovrebbe porsi ogni giorno non può essere che: qual è
l’interesse della comunità?
In questo caso: è interesse della comunità macheriese no
poter disporre di una area così ampia di (13.491 mq) fino alla chiusura dei
processi, chissà fra quanti anni ancora?
È interesse della comunità macheriese rischiare una
sentenza sfavorevole, comprometta l’utilizzo di quest’area?
È interesse della comunità macheriese lasciar degradare uno
spazio in bella vista, esposto a vandalismi, che costa perfino per i necessari
interventi riparatori?
È interesse della comunità macheriese che non si affidare
la gestione del centro sportivo a nessuno, per la semplice ragione che nessun
operatore è disposto a fare un investimento se non ha la certezza di
recuperarlo in un numero adeguato da anni?
Certo la risposta è condizionata alla portata dell’accordo
tra le parti. Ecco quindi i punti:
Cessano immediatamente tutte le controversie in essere
La Rivolta Carmignani trasferisce al Comune di Macherio la
piena proprietà dell’intera area di mq 13.491
Il Comune di Macherio trasferisce la Rivolta Carmignani
diritti edificatori pari a mc 1200
Nel caso il Comune dovesse recedere per sua scelta dall’accordo,
sarà tenuto ad indennizzare l’azienda a euro 97 il mc totale 116.400 euro
Questi i termini della transazione deliberata dalla
maggioranza di Progetto Macherio Bareggia, che ha sottolineato come sia
vantaggiosa per la comunità avere pienamente a disposizione un’area così
importante, in cambio di diritti edificatori pari a 400 mq da identificare su
aree già riservate all’edificazione.
E l’opposizione? Non ha detto che è meglio andare avanti
nelle cause. Non ha detto che la transazione sfavorisce il Comune. Non ha
neppure detto che favorisce finalmente l’utilizzo del centro sportivo.
Quindi? Quindi i due consiglieri di Insieme si può e quello
di Macherio Bareggia nel cuore hanno votato contro all’accordo. Il che
significa: avanti con avvocati e tribunali; avanti per anni e anni, senza poter
far nulla di quell’area. Questa, da verbale la loro motivazione: Perché l’amministrazione
non ha rifatto il bando, dopo quello andato deserto indetto dalla Commissaria?
La risposta sta, prima che nelle parole di sindaco e
assessore al territorio, nelle cose. Perché nessuno accetterebbe di investire e
gestire in un’area su cui è aperto un contenzioso.
Ora, trascorso il tempo necessario stabilito dalla legge
per eventuali osservazioni, si potrà finalmente capire se qualche operatore
privato intende intervenire sul centro sportivo.
Due le indicazioni dell’amministrazione
comunale: preferenza a una piscina insieme ad altre strutture sportive, in
alternativa, attività polisportive.
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