MACHERIO,IL MESTIERE (NON FACILE) DI MAMMA


Qualche mese fa, sul nostro portale facebook de Il Paese, è giunto un messaggio/appello da una nostra concittadina Chiara Suozzo, mamma e lavoratrice, che come altre mamme e molte altre famiglia denuncia la mancanza di un welfare adeguato in Italia che ricade anche sui Comuni che agevoli la famiglia e sostenga il ruolo di donna e mamma e lavoratrice.


Buongiorno a tutti,
Sono una nuova residente di Macherio. Pochi mesi fa io e la mia famiglia, in fuga dalla città ci siamo innamorati di una casa immersa nel verde e incastonata in questa piccola città ben curata e tranquilla.
Seguo questa pagina con interesse perché mi tiene informata su quello che succede, mi aiuta a conoscere questo paese per me ancora sconosciuto e mi aggiorna su quello che viene fatto.
E’ per questo che ho deciso di scrivere, perché spero che questo mio sfogo non finisca nel dimenticatoio, che qualcuno magai possa aiutarmi o indirizzarmi o che (in un futuro) altre famiglie non si trovino nella nostra situazione.
Abbiamo 2 figli: uno di 5 anni iscritto alla scuola materna, e uno di 2, che purtroppo non sappiamo dove mandare. Il comune di Macherio non ha un nido comunale e quello più vicino (Sovico) da agosto diventa privato. Gli altri comuni o sono sprovvisti o hanno file chilometriche d'attesa e spesso chiedono tariffa piena per i non residenti.
Io ora mi domando, ma è normale che chi fa figli debba sentirsi abbandonato o sentirsi come se avesse fatto qualcosa di male per cui pagare?
Io ho dato la vita a due creature, le ho portate in grembo, le ho allattate e tutti i giorni per il resto della mia vita mi occuperò di loro. E’ un lavoro a tempo pieno e nessuno mi paga per questo (né lo pretendo), ma vorrei almeno che chi di dovere lo riconoscesse e mi aiutasse almeno nel darmi delle strutture che mi permettano di lavorare e di dargli una vita dignitosa, oppure qualcuno mi dica come si fa a vivere con un mutuo sulle spalle e una richiesta di 700 euro al mese di Asilo privato???
Posso capire un asilo nido comunale sarebbe troppo dispendioso visti i pochi bambini, ma almeno delle convenzioni con i privati o la garanzia che ce ne sia uno ogni tot comuni per garantire a tutti l'aiuto richiesto.
Perché io e mio marito dobbiamo angosciarci e non dormire la notte per pensare a cosa fare a settembre e pensando che probabilmente i nostri figli quest'anno dovranno rimanere a casa perchè i soldi delle vacanze che abbiamo risparmiato con tanta fatica andranno a coprire la retta (di un mese) di un costosissimo asilo?
Mi scuso con tutti per questo sfogo, ma sono molto delusa e amareggiata perché pensavo di aver trovato un posto dove mi sarei sentita a casa, bene accolta e felice,ma pare che così non sarà almeno per ora.
Infine chiedo scusa se mi sono espressa male, se ho fatto errori di battitura o di ortografia, ma sono qui con i miei bambini che richiedono continuamente la mia attenzione e mi distraggono, perché io sono e sempre sarò una madre, orgogliosa e fiera di esserlo!
Grazie a tutti chiunque leggerà fino in fondo....
Chiara 

Abbiamo voluto non far cadere nel vuoto l’appello inviatoci, facendo una intervista a Valentina Colombo responsabile dell’asilo nido Mavalà e nello stesso tempo madre di 3 figli e moglie. 
Abbiamo colto l’occasione durante l’evento Mavalart organizzato sabato 27 giugno e domenica 28 nella sala mostre in Corte del Cagnat. La rassegna di pittura vedeva esposti i quadri dipinti dai bambini più grandi colorati durante l’anno all’asilo nido che riprendevano a loro piacimento il bello di un quadro di un pittore famoso.

I dati Istat in Italia dicono che la maternità è un diritto che viene quasi intrinsecamente negato visto che il primo figlio arriva a una età per la donna intorno ai 35-40 anni e peggio ancora se il lavoro è precario. Valentina, tu come altre donne sei riuscita ad esaudire ciò che ti eri prefissata sia in campo affettivo che professionale. Cosa significa essere mamma, donna e moglie?

E’ un impegno al 200% sia mentale che fisico perché bisogna seguire la famiglia in qualsiasi cosa e prestare attenzione ai propri figli senza trascurare il lavoro e la casa. Si vive un po’ con il senso di colpa perenne, riflettendo sempre cosa sia meglio per il proprio figlio. Quando si è in gravidanza ci si chiede se è meglio lavorare fino all’ultimo per poi stare a casa ad accudire il bambino oppure sia meglio tornare subito al lavoro per non essere vista male. Naturalmente ancora più difficile diventa per tutte quelle donne che vogliono diventare mamme ma che hanno un lavoro precario. Tutto questo è dovuto per una mancanza di sostegno dallo stato come mamma e alla famiglia.

Con la diminuzione della natalità dal 2010 ad oggi, con l’aggravio della crisi economica per le famiglie e con le diverse forme di lavoro non stabile, hanno portato negli asili nido una diminuzione degli iscritti?

Gli asili nido, hanno subito quasi tutti una battuta di arresto. Le famiglie oggi scelgono la fascia di orario più idonea cercando di calcolare tutto e di non spendere denaro in più. Non posso esistere a mio parere oggi, asili nido, con fasce orarie e tempo pieno o part-time, oggi bisogna sempre rinnovarsi, avere il livello qualitativo alto per riuscire a soddisfare i genitori che consegnano la persona più importate nelle mani delle educatrici. Le liste di attesa come una volta non esistono più, oggi arrivano i genitori ad iscrivere i propri figli anche a luglio perché prima calcolano giustamente le propri posizioni economiche. Altra considerazione, aumentati anche altri tipi di servizi per il bambino.

Quali sarebbero i nuovi servizi che sono sorti in questi anni?

Un esempio potrebbe essere il servizio che offre il CPF per bambini da 0 a 3 anni,  oppure laboratori per attività di vario tipo dove il genitore paga solo quel tipo di servizio. 

Quali sono i vantaggi sotto il profilo educativo il bambino per la famiglia frequentare un logo adatto per i piccoli?

I bambini hanno il vantaggio nel frequentare l'asilo nido, perché all'interno della struttura si potenziano gli stimoli e la socializzazione attraverso un rapporto tra il bambino e il resto del gruppo. L’educatrice, ha il compito di stimolare il piccolo, di portare alla luce quello che ha dentro. 
La famiglia può avere invece un appoggio con figure come il pedagogista. 

Altro grande problema che si evidenzia nel nostro paese confronto ad altri paesi europei è supporto alla famiglia. 

Quale ruolo hanno i nonni all’interno della famiglia visto dal tuo ruolo da mamma e responsabile?

I nonni sono sempre stati importanti all'interno della famiglia e sono una figura forte per i nipoti. In questi anni anche il loro ruolo è cambiato, perché ora più di ieri sono indispensabili nel dare una mano e a livello economico. 
Poi molti nonni oggi ancora lavorano e devono poi aiutare i propri figli portando i nipoti a fare attività sportive o ricreative . Ecco che anche loro arrivano ad essere stressati.

Grazie e buon lavoro.

Alessandro Casiraghi

   


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