MACHERIO, PAROLA AL SINDACO: LAVORI NEL NUOVO ANNO



Inizio la mia rubrica di quest’anno facendo un po’ il punto su quanto di certo ci attende in questo nuovo 2015. Sottolineo certo, perché spesso ci si trova di fronte a tempi burocratici lenti e dispersivi che stridono  con la volontà e l’impegno degli amministratori .

E’ l’anno in cui si vedranno finalmente concretizzati gli interventi nelle scuole Rodari e materna.

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Nella prima si realizzeranno i lavori già definiti e illustrati ai genitori in un’assemblea convocata lo scorso dicembre. Come hanno spiegato i tecnici, si cercherà di creare il minor disagio possibile all’attività scolastica prevedendo il rifacimento dei bagni al piano superiore, che risulta essere più invasivo rispetto al resto degli interventi, durante l’assenza degli alunni. Alla scuola materna si procederà alla sostituzione di tutti i serramenti e dei bagni utilizzando i 630.000 euro che il governo Renzi  ci ha sbloccato dal patto di stabilità. Un intervento , iniziato alla fine dello scorso anno con il rifacimento della copertura del tetto e dei lucernari che in pratica, rimetterà a nuovo una scuola che necessitava di un po’ di attenzione.


E’ anche l’anno della ormai annosa questione tetto scuola media. Sarà a brevissimo commissionato, tramite un legale, un ATP (accertamento tecnico preventivo). Solo a seguito di questo primo passaggio sarà possibile prevedere un intervento da parte del Comune che potrà essere risarcito a seguito delle decisione del giudice che stabilirà le responsabilità del danno subito.

I nostri edifici scolastici saranno così sostanzialmente adeguati ad accogliere gli alunni; sostanzialmente, perché la scuola Rodari ha bisogno di altri interventi  quali la sostituzione dell’ormai usurato linoleum alle pareti e al pavimento. Vedremo, per questo aspetto, quali spazi ci riserverà il governo Renzi, se, come si dice, ci sarà offerta la possibilità di svincolare altre risorse economiche dal patto di stabilità per le strutture scolastiche. Perché il punto è sempre e soltanto questo: metterci nelle condizioni di utilizzare le risorse economiche che abbiamo e di farlo secondo i tempi che la burocrazia richiede.

Non come è successo lo scorso anno.

Avevo scritto al Presidente del Consiglio perché ci concedesse la possibilità di intervenire sul Municipio, altra struttura che ha bisogno di interventi. Ma la risposta di ottobre ha congelato ogni aspettativa: si poteva prevedere un intervento da realizzare e pagare entro dicembre. In due mesi e mezzo. Un tempo indispensabile e necessario solo per le procedure di gara di aggiudicazione dei lavori. Ovviamente non ci è stata concessa la via dell’affidamento diretto a un’impresa, come non ci siamo potuto avvalere di alcuna proroga.

Vi posso assicurare che siamo sempre pronti a utilizzare ogni spazio di utilizzo dei fondi che Governo o Regione ci aprono, pur mettendo sotto pressione i responsabili che firmano e provvedono all’espletamento delle procedure, ma  ci si scontra con i tempi tecnici e ci vediamo costretti troppe volte a rincorrere le scadenze e le opportunità all’ultimo minuto. Si lavora in affanno, rincorrendo le scadenze perché manca, dall’alto, una programmazione più seria: i Comuni hanno bisogno di certezze  per conoscere, già all’inizio dell’anno, le risorse su cui contare. Per poter pensare a bilanci di previsione verosimili e realizzabili sarebbe necessario conoscere anticipatamente l’entità dei trasferimenti da Stato a Comuni, quindi quanto lo Stato intende trattenerci  ad esempio per l’IMU per l’IRPEF e quanto, di conseguenza, intende trasferirci. Oggi  ci ritroviamo invece, somme che a volte, come è successo, sembrano piacevoli sorprese del momento per poi rivelarsi  tagli in altri settori.

Lo scorso anno, in attesa e nella speranza di queste certezze abbiamo approvato il bilancio di previsione nel mese di luglio. Ma in assenza di bilancio preventivo si possono utilizzare soltanto i dodicesimi dei badget inseriti nei diversi capitoli e si è quindi limitati negli interventi. Quest’ anno siamo convinti di procedere anticipatamente alla sua approvazione anche se il Ministero, da parte sua,  ha già  comunicato la proroga dei bilanci dello scorso anno fino alla fine del mese di marzo e questo non lascia ben sperare in termini di  certezze.

E’anche l’anno della sistemazione del parco gioco recintato di viale Regina Margherita angolo via Parini, i cui lavori inizieranno a breve, un po’ di ordine  e manutenzioni che l’area richiede, compresa la potatura di alberi tra cui il bellissimo cedro.

A proposito di parchi gioco, sono stati acquistate alcune strutture nuove da installare in via Mascagni e nel parco di via Parini, quest’ultimo attualmente povero di elementi e diventato invece luogo di presenza significativa di bambini che risiedono in quella zona. Trascorso questo freddo periodo, saranno installati, come sarà sistemata la tanto attesa piramide di via Mascagni.

Sarà definito anche il destino del Centro Sportivo di via S. Cassiano che ci vede impegnati in una trattativa volta a sospendere le cause in atto che comprometterebbero ancora per un lungo periodo l’attività dello spazio oggi abbandonato, fonte di continui problemi  che un’area lasciata a se stessa comporta.




E’ anche l’anno dell’apertura degli ambulatori medici di Bareggia che attendono da alcuni mesi.  Gli spazi sono già arredati e hanno superato la verifica di idoneità da parte dell’ASL; si tratta ora di attendere i tempi  che consentiranno ai medici di poter operare in via telematica.


Ho elencato gli interventi che certamente saranno realizzati, ma altri sono in fase di iter conclusivo. Anche per quest’anno c’è molto da fare e ci impegneremo con la passione e l’entusiasmo che ci ha visti lavorare in questo periodo. Il nostro paese e i macheriesi  meritano le nostre energie. E ai miei cittadini dico: diamoci una mano per il bene di tutti noi.

Mariarosa Redaelli

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