MACHERIO, CI SARA' UN MOTIVO


Su un quotidiano nazionale è stata pubblicata una tabella comparativa sulle tasse comunali. Tra i 55 Comuni della Brianza Macherio applica l’aliquota più bassa lo 0,2 assieme a pochi altri sull'addizionale Irpef.

Anche se si incrociano i dati delle altre tasse, tasse comunali ovviamente, essendo le statali e regionali fuori da ogni controllo locale, il nostro risulta tra i paesi con la più bassa pressione fiscale. Non è da oggi che le cose vanno così: non diciamo bene, perché pagare, anche se meno dei vicini, non è mai piacevole, ma un po’ meno male degli altri.





Però, se non consolazioni alcune considerazioni possiamo ricavarne. La prima: siccome per far quadrare un bilancio, per di più pubblico, non servono giochi di prestigio, garantire gli stessi servizi ai cittadini con minori entrate è un obiettivo che si può raggiungere in un solo modo: diminuendo le spese.

Già, ma come? Il primo consistente taglio è avvenuto un bel po’ di anni fa, ma i suoi benefici affetti sono proseguiti nel tempo. Chi volesse dare un’occhiata al bilancio del Comune di Macherio cercherebbe invano una voce, presente quasi in tutti i Comuni. I Macheriesi non hanno da pagare nulla per saldare debiti contratti per mutui.

Fino ai primi anni novanta le opere pubbliche erano tutte finanziate con prestiti bancari, che a volte esigevano tassi da usura fino a oltre il 20%. Probabilmente per molti era una scelta obbligata, se si voleva dotare il paese di strutture (scuole, biblioteche, giardini) e infrastrutture (strade, rete idrica, metano) necessarie. Scelta obbligata, ma assai costosa tra restituzione del capitale e interessi maturati.



A metà decennio si decise di non aprire più nessun nuovo mutuo, di liquidare i mutui pregressi e di finanziare le mancanti opere esclusivamente con mezzi propri. In altre parole: si costruisce la palestra quando sono già stati accantonati tutti soldi necessari; così per la ristrutturazione dell’ex municipio, per il centro famiglia, le piazze, i parchi, le asfaltature.

C’era un rischio: che se i soldi non entravano le opere programmate non si sarebbero realizzate. Ma era un rischio calcolato, che metteva al primo posto il non gravare sui cittadini del futuro con debiti venti tentennali.
Calcolando bene, mi permetto di aggiungere con una certa cognizione di causa, essendo stato Sindaco in quegli anni e poi assessore al bilancio nella prima amministrazione Redaelli. Avevamo ereditato debiti per 1 milione e mezzo di lire, che oggi sarebbero oltre 700.000 euro.

A fine mandato, l’itero ammontare del debito era stato azzerato. E, naturalmente, oggi continua ad assommare zero. In partica, si scelse di non pensare soltanto ai cittadini elettori di quel momento, ma ai figli dei figli; vale a dire, si scelse di fare politica quella che pensa anche alla città del futuro.
La seconda ondata di tagli riguardò e riguarda la spesa corrente.

E’ vero che i Comuni delle dimensioni come Macherio e diciamolo con orgoglio, delle nostre tradizioni almeno a partire dal dopoguerra, non possono essere classificati tra gli spendaccioni o gli esagerati nelle assunzioni o i distratti nella gestione.



Gli sprechi, spesso grossi sprechi, si annidano di solito negli enti che sentono meno il fiato sul collo dei cittadini. Io ancora negli occhi certe visite negli uffici regionali, che te li raccomando. Non è per praticare il classico sport di vedere solo negli altri difetti e vizi, è natura delle cose: più l’ente (ma vale anche per le aziende private) è grande meno è controllabile, meno è controllabile più diventa sprecone.

Però taglia di qua taglia di là, arriva il punto in cui non c’è più trippa per gatti. La cura dimagrante è in conto, la consunzione per fame un altro. Il giochino di scaricare gli effetti della crisi sui Comuni è un gioco vecchio come il mondo. Ma i Comuni sono la Comunità, le nostre Comunità.

Per questo, apprendere da fonte terza, non interessata a forzare i numeri, che il Comune di Macherio riesce ancora a tassare meo degli altri i suoi cittadini, non può che far piacere. Come aveva fatto piacere, qualche anno fa, il riconoscimento ufficiale della Regione Lombardia che, riferendosi agli anni 2006, 2007 e 2008 (amministrazione Progetto Macherio, Sindaco Mariarosa Redaelli, assessore al bilancio il sottoscritto) indicava ne Comune di Macherio il più “virtuoso” di tutta la Brianza.

Franco Verga       
 


Commenti

Post popolari in questo blog

MACHERIO, PENSIERI SULLA PACE DEGLI ALUNNI DI MACHERIO

MACHERIO : E ADESSO RICOMINCIAMO

MACHERIO: PASSEGGIANDO PER IL PARCO DI VILLA BELVEDERE

MACHERIO, POLIAMBULATORIO, A DUE ANNI DALL'APERTURA...

MACHERIO: SCUOLA OLTRE L'OCEANO