MACHERIO,TEMPI DURI PER I COMUNI


Abbiamo forse sbagliato foto? O abbiamo sbagliato titolo? No. proprio perchè le preoccupazioni confidate al nostro giornale da Mariarosa Redaelli,pari del resto alle preoccupazioni di tutti gli 8000 sindaci d'Italia, non siano lette come un semplice sfogo impregnato di pessimismo, ma vengano colte per quel che sono, l'analisi lucida e severa, della situazione presente, le abbiamo corredate con una nota di allegria, ad augurare a tutti noi tempi migliori.

Si avvicina il primo Bilancio di Previsione per la nuova Amministrazione guidata dal sindaco Redaelli. Per saperne qualcosa di più sullo “stato dell’arte”, l’abbiamo incontrata.


Cosa puoi anticipare sul prossimo Bilancio di Previsione?

È presto per esprimersi sui numeri; ragionevolmente il bilancio sarà pronto per il prossimo mese di maggio. In generale ci stiamo muovendo con due obiettivi in testa: far quadrare entrate e uscite, che è un obbligo di legge, e garantire il più possibile efficienza ed equità nell’accesso ai servizi, senza fare tagli e mantenendo contenuta la tassazione. 
Stiamo ultimando i conti, settore per settore, per quantificare le irrinunciabili voci di spesa corrente, cioè tutto ciò che serve per far funzionare un paese, quindi a finanziare i servizi, le scuole, le manutenzioni di spazi e immobili comunali e delle strade, a pagare le utenze, a coprire i costi della macchina amministrativa. Tutte spese che trovano una copertura attraverso le tasse che versano i cittadini.
A questo proposito dovrebbe essere superfluo, ma non sempre lo è, far notare quanto sia indispensabile che ognuno paghi il dovuto. Deve essere chiaro che i soldi provenienti dalle nostre tasche non vanno persi o sprecati, ma vengono restituiti concretamente sotto forma di interventi destinati a tutti. E se tutti pagano, meno pagano.
Per quanto riguarda invece gli investimenti, ovvero i soldi da destinare a manutenzioni straordinarie o a nuovi progetti, possiamo anticipare che avremo le mani abbastanza legate poiché non si prevedono sostanziose entrate da oneri di urbanizzazione. 

Quali sono le principali difficoltà che incontra un comune come Macherio per far quadrare i conti?

Detto molto semplicemente la difficoltà è questa: i costi (spese per le manutenzioni, bollette, forniture di servizi ecc.) aumentano, mentre le entrate, in termini di trasferimento da parte dello Stato, si fanno sempre più esigue. Per compensare i mancati introiti statali, i vari governi introducono nuove tasse comunali, come la TASI, e lasciano poi ai Comuni la responsabilità di decidere quanto queste imposte debbano gravare sui propri cittadini.
L’altro problema è che lo Stato non distingue tra i comuni “virtuosi”, come il nostro, che non hanno accumulato debiti o li hanno pagati, e quelli “scialacquoni”. A breve andremo a chiudere un conto consuntivo con un avanzo di 3 milioni e 700 mila euro, soldi dei macheriesi che in passato il Comune non ha speso e che oggi sono depositati presso la Banca d’Italia, a Roma. Sono soldi “immobilizzati”, che non possiamo spendere, per gli obblighi dettati dal patto di stabilità, che oggi ci costringe ad accantonare 406 euro ogni 1.000 incassati.
In una simile situazione, la vera sfida politica, il nostro principale intento nel mettere a punto questo bilancio è quello di riuscire a mantenere una tassazione il più possibile leggera ed equa, che non penalizzi particolari categorie, senza rinunciare alla qualità dei servizi. È evidente che bisogna agire in una logica di razionalizzazione dei costi.

Torna la TASI, su che parametri è costruita? 

È applicata secondo criteri fissati dallo Stato in base alla rendita catastale degli immobili di proprietà (prime e seconde case) e anche sugli affitti. Ma lascia ai Comuni la possibilità di stabilire un aumento dell’aliquota, il famoso 0,8 per mille che permetterà di introdurre detrazioni. Stiamo effettuando delle simulazioni per prendere la decisione nel complesso meno gravosa. Abbiamo constatato che, se non prevediamo le detrazioni, risultano penalizzate le famiglie meno abbienti e con figli a carico. Stiamo facendo tutte le verifiche, attraverso le simulazioni, per renderci conto del reale impatto della TASI sulle varie tipologie di nuclei famigliari. Oltre all’ applicazione di detrazioni verso i privati, siamo convinti che occorrerà prevederne anche a favore dei possessori di immobili destinati alle attività produttive e commerciali, categorie già molto tartassate. 

Sul fronte della spesa, puoi farci qualche esempio di “razionalizzazione” dei costi?

Nel suo complesso la spesa storica è poco comprimibile. Se si vogliono garantire i servizi, diciamo storici, alla nostra comunità non abbiamo altra soluzione che razionalizzarli laddove si può. È il caso per esempio dei servizi sociali, in particolare del settore minori, dove già si sono preannunciati interventi significativi a livello economico e dove sono in atto approfondimenti per ottimizzare le risorse, anche umane, al fine di garantire l’efficacia di quegli interventi.
Prendiamo anche l’esempio del servizio autobus della scuola. Stiamo seriamente pensando di tornare a una gestione diretta da parte del Comune, come è stato in passato. La valutazione comporta un’analisi dei costi, che sarebbero ridotti dagli attuali 58.000 euro annui complessivi a meno della metà, attraverso l’acquisto di uno scuolabus con la formula leasing, e/o con l’ammortamento annuo del costo iniziale. Gestione diretta significa anche individuare il conducente dello scuolabus. Ci stiamo orientando verso la possibilità di selezionare candidati attraverso il Centro per l’impiego (offrendo così un lavoro a chi non ce l’ha) oppure, in alternativa, ci rivolgeremo al personale interno.
Un’altra fonte di potenziale risparmio riguarda la collaborazione con i Comuni limitrofi per la gestione associata dei servizi. Su questo fronte stiamo muovendo i primi passi, ma è necessario che tutti facciano uno sforzo, anche culturale, per superare campanilismi ormai antichi e antieconomici.

Anche il mondo del volontariato dà una mano in questa opera di “razionalizzazione”?

Certo, il contributo dei volontari è fondamentale. Penso per esempio ai volontari civici che affiancano i vigili, aiutando gli alunni ad attraversare la strada negli orari di entrata e uscita da scuola. Penso alla disponibilità di coloro che hanno rimesso a nuovo il monumento al cimitero, la lapide di via Italia e tutta la zona attorno. Ma voglio ricordare anche le tante persone che dedicano il proprio tempo agli anziani, ai disabili, ai bambini che frequentano il doposcuola. E ne approfitto per fare un appello: sarebbe bello trovare altri volontari che vigilino sui percorsi e accompagnino gli alunni che possono, e dovrebbero, recarsi a scuola a piedi (Progetto “pedibus”).

Torniamo sul discorso investimenti. Dicevi che il Comune ha poco spazio di manovra…

Sì, ma qualche opportunità finanziaria ogni tanto si presenta e l’amministrazione deve farsi trovare sempre pronta, stabilendo con anticipo le priorità e predisponendo le procedure di intervento più idonee e veloci. Per esempio di recente si è aperta una finestra di 66.000 euro, al di fuori del patto di stabilità, per opere da realizzare e liquidare entro il prossimo giugno. Abbiamo deciso di destinarne buona parte, assolti gli obblighi procedurali d’appalto (mercato elettronico per reperire i fornitori, ecc.), in tre direzioni: alla scuola materna, dove è previsto un primo intervento di rifacimento tetto; alla scuola primaria Manzoni, dove saranno installate le valvole termiche sui termosifoni continuando in questo modo gli interventi di contenimento energetico già realizzati alla Rodari; infine ad alcune situazioni degradate della viabilità: in particolare sarà riqualificato il tratto pedonale che collega via Roma alla sede dei poliambulatori del San Gerardo. 

Il presidente del Consiglio Renzi ha annunciato un nuovo piano-scuola e ha chiesto a ogni sindaco di segnalare un edificio scolastico da ristrutturare. Qual
è stata la tua risposta alla sua email?
Ecco qui il testo della mia lettera a Matteo Renzi.

Carissimo Presidente del Consiglio,

grazie per il gesto di fiducia dimostrato e per avermi aperto un raggio di speranza nell’intricata quotidianità che vede costretta anche me a lottare tra l’esigenza di conciliare i bisogni della comunità con le risorse di cui disponiamo.
 Sono Sindaco del Comune di Macherio, un paese di 7.323 abitanti della Provincia di Monza e Brianza. A breve andremo ad approvare un consuntivo con un avanzo di 3.700.000 euro. Non abbiamo alcun mutuo in essere e, nel corso degli anni, siamo riusciti a realizzare le strutture fondamentali per il nostro paese in modo del tutto autonomo (palestra polifunzionale, scuola secondaria di primo grado, centro per la famiglia, immobile che accoglie il servizio di medicina generale associato, la farmacia, l’ufficio postale e il centro disabili).
Macherio oggi non ha bisogno di altre strutture, ma necessita di urgenti interventi di ristrutturazione e di manutenzione, compresa la sede municipale ormai non più adeguata alle norme di sicurezza sia per l’utente, sia per i dipendenti.
 Sottopongo alla Sua attenzione, come prioritario, l’intervento alla scuola dell’infanzia denominata “Il giardino Incantato” di via Visconti di Modrone, 41, (anno di costruzione metà anni ’70) dove risulta improrogabile un intervento di riqualificazione generale.

Preso atto dello stato manutentivo, il plesso necessita dei seguenti interventi:

- rifacimento copertura e lattoneria           importo presunto €. 150.000,00;
- sostituzione impianto di riscaldamento   importo presunto   €. 35.000,00;
- sostituzione serramenti esistenti            importo presunto   €. 550.000,00
- rifacimento corpi servizi                          importo presunto  €.   60.000,00;
- certificato prevenzione incendi e
  opere complementari                              importo presunto    €.120.000,00,
- spese tecniche (progettazione, 
coordinamento sicurezza e D.L.collaudo) importo presunto   €.    80.000,00


per un totale che comporta un investimento pari a presunti  €. 995.000,00

Nel piano triennale 2014-2016 ed elenco annuale, adottato dalla Giunta comunale, è previsto l’intervento di rifacimento della copertura per l’importo di €. 150.000,00 finanziato con oneri di urbanizzazione, ma per portare a compimento tutti i sopraelencati interventi si utilizzerà una quota del nutrito avanzo di amministrazione.
I tempi previsti per il completamento dei lavori (comprese le procedure di definizione progettuale ed affidamenti/gare) sono di mesi 18. 

Nel ringraziarLa per l’opportunità che sta offrendo al mio territorio e all’intera comunità, La saluto cordialmente e Le porgo i più sinceri auguri di buon lavoro  
              
Redaelli Mariarosa
       Sindaco




Grazie Sindaco per il tempo dedicatoci e buon lavoro a te e all’Amministrazione tutta.




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