MACHERIO, CPF: FINALMENTE RINNOVATA LA CONVENZIONE

L’avverbio è d’obbligo, infatti la convenzione era scaduta da tempo e occorreva rinnovarla in modo urgente. Anche l’aggettivo urgente è d’obbligo in quanto lo chiedevano i tecnici del comune, l’assemblea dei Sindaci del Piano di Zona del distretto di Carate, i fruitori dei servizi e i lavoratori delle 3 cooperative, La
grande casa - Diapason – Solaris (Azienda Temporanea d’Impresa
GraDiSol), gestori del servizio.

Stiamo parlando dell’atto necessario per consentire al Centro per la Famiglia, la grande struttura sorta di fianco al municipio, di continuare nella sua opera –peraltro apprezzatissima- a favore della comunità macheriese e degli altri comuni aderenti.
Nell’ultimo consiglio comunale, la convenzione è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione(?). Dicevamo urgente perché eravamo già in situazione di proroga e non era più possibile ripeterla. Il problema del ritardo nasceva dalla richiesta d’affitto che, secondo la passata amministrazione e la commissaria, era troppo basso. La loro analisi si basava su una legge del 1993 che faceva riferimento ad un obbligo, da parte degli enti locali, di fornire la concessione di luoghi pubblici con canoni stabiliti secondo i valori di mercato. Ma la stessa legge, con modifica del 1994, dice: “fatti salvi scopi sociali”.

Quindi la questione diventava squisitamente di scelta e di scelta politica. Da quel momento in poi è stata una corsa ad approvare la concessione e conseguentemente la convenzione fra i comuni del distretto. L’intervento è stato reso possibile grazie alla forte motivazione dell’amministrazione, alla disponibilità dei tecnici, alla larga intesa sulla necessità di scopo del servizio fra amministrazione e gestori e a fronte di una offerta presentata dagli attuali gestori di riduzione dei costi dei servizi accessori pari a 26.000 euro.

Le cooperative si sono fatte carico di mantenere le ore e gli interventi con una riduzione di spesa sui servizi erogati. L’offerta ritenuta idonea quasi pareggia le richieste della commissaria ma non vincola ad un aumento d’affitto che sarebbe gravato sul bilancio dell’A.T.I. GraDiSol e conseguentemente avrebbe comportato un aumento dei costi dei servizi per il comune stesso. In questo modo abbiamo salvaguardato i servizi a fronte di risparmi per l’ente, così come veniva sollecitato dalla commissaria prefettizia.

La scelta del rinnovo della concessione non è stata particolarmente difficoltosa in quanto, a seguito delle verifiche effettuate, il servizio funziona e l’amministrazione crede fortemente nella politica sociale come elemento imprescindibile per l’equilibrio della società, come elemento essenziale per occuparsi di sicurezza e come impegno nella relazione fra persone.

Nello specifico del Centro per la Famiglia vuol dire occuparsi dei minori, il che comporta investire nel futuro e nelle famiglie, le quali non solo sono risorsa della comunità, ma sono soggetto attivo e irrinunciabile per promuovere un cambiamento nella comunità. Altri elementi essenziali nella scelta sono stati i risultati ottenuti negli anni. I numeri riassuntivi, assai eloquenti, delle persone coinvolte nell’attività del Centro sono riportate nella tabella 1
I servizi realizzati in questi anni sono elencati nella tabella 2.
Questo è il Centro per la Famiglia: l’insieme di servizi qualificati sulla “cura della normalità e della quotidianità affinché possa diventare risorsa relazionale di accompagnamento e di presa in carico delle fragilità familiari ed individuali senza comportare esperienze di stigmatizzazione del disagio e delle differenze”.
Negli anni gli operatori sono riusciti a raggiungere gli obiettivi attraverso servizi e azioni che hanno avuto nel 2009 il riconoscimento di “Progetto di eccellenza” dalla Regione Lombardia e nel 2010 il premio “Amico della Famiglia” da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Altri aspetti non meno rilevante sono l’impegno profuso per realizzare una rete territoriale per le politiche sociali, la capacità di acquisizione di risorse in cofinziamento per una sostenibilità economica e, non ultima, la collaborazione con le associazione macheriesi (tabella 3).

Con orgoglio l’amministrazione comunale ha inteso dare continuità a tale servizio in funzione del principio fondante del suo agire, che è quello di creare all’interno della comunità macheriese il CAPITALE SOCIALE, vale a dire “La sostenibilità di
iniziative rivolte alla crescita del benessere sociale e delle reti di relazione che rendono attiva una comunità, non passa soltanto dalla creazione di valore economico ma anche dalla creazione di valore sociale”.

Sicuramente la conferma della concessione e l’approvazione della convenzione sono il primo atto per la continuità nella realizzazione di questo capitale sociale.

Fabio Bonacina

assessore ai servizi alla persona

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