MACHERIO, IL SINDACO CI DIFFIDA: TUTTO DA RIDERE



Scusarci, noi? Comportamenti diffamatori, i nostri? A parte il fatto che se si  recassero dagli avvocati tutti quelli insultati e diffamati dal sindaco, sarebbero affari per gli avvocati e guai senza fine per il sindaco, noi cosa dovremmo rettificare?

Abbiamo pubblicato le dichiarazioni testuali di due ex colleghi di partito di Giancarlo Porta, nonché esponenti della Lega locale. Dichiarazioni confermate parola per parola. Di nostro, abbiamo aggiunto un brevissimo commento, riportando una “piccola curiosità”, oggetto della diffida. Anche questa notizia (Roberto Sala fotografato mentre si reca al corso di politica tenuto da Franco Verga) può essere confermata da parecchie persone, alle quali è stato lo stesso sindaco Giancarlo Porta, in uno dei suoi tanti momenti creativi, a mostrare le foto in questione. Come si suol dire: si è tirato la classica zappa sui piedi.

Se pensa di intimorirci con questi mezzi, stia tranquillo: noi non siamo tra quelli della sua razza che abbaiano e poi se ne tornano a cuccia con la coda fra le gambe. Nel merito, da quale accusa si è sentito diffamato il sindaco? Di aver fatto fotografare un collega di partito mentre commetteva un delitto?

No, mentre andava ad ascoltare una lezione. Ma forse è la parola “segugi” ad averlo impressionato. Gliela spieghiamo: segugi non vuol dire sicari. Rimane un interrogativo: ma davvero non ha di meglio da fare, uno che dovrebbe essere un sindaco, che calunniare, litigare, andar per avvocati?

Non è neppure originale. Nella sua più che trentennale storia, il nostro giornale era già stato diffidato, dai legali di Silvio Berlusconi. Avevamo avuto l’ardire di pubblicare la sentenza in cui veniva messo nero su bianco quanto molti (molti anche a Macherio) sapevano: l’aver pagato in nero i sei settimi dei terreni di fianco alla villa, vendutigli da un macheriese. Agli avvocati che concludevano l’intimazione alla rettifica con la “riserva di adire l’autorità giudiziaria per il ristoro dei danni patiti”, replicammo: “Accomodatevi e buon appetito”.

Il sindaco di Macherio è più modesto: alla riserva non aggiunge il ristoro. Non possiamo neppure augurargli buon appetito.

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