MACHERIO, SENZA VERGOGNA

L’ULTIMA DEL SINDACO: ZITTISCE IL CAPOGRUPPO PDL CON L’ACCUSA DI NON PAGARE LE TASSE

ll Consiglio comunale dovrebbe esser il luogo istituzionale più importante per la vita amministrativa e democratica del paese,  dedicato alla discussione fra le forze politiche e i gruppi rappresentati. Dovrebbe dar spazio ad una dialettica fatta di confronto, anche aspro, sui temi politici amministrativi e anche a scontri per le differenti posizioni culturali e per le visioni che ognuno esprime.

 Da tempo però la politica macheriese si è trasformata in risentimenti, scontri e attacchi personali. Di dialogo politico non c’è più nulla  e il Consiglio comunale ha preso le sembianze di un campo di battaglia. I protagonisti degli scontri non risultano i consiglieri di opposizione, come si potrebbe presumere, ma sindaco ei  rappresentanti della maggioranza. O meglio, dell’originale maggioranza che rappresentava, all’inizio del mandato, l’esito del voto dei cittadini.

E così, anche durante l’ultimo Consiglio comunale, sono volate parole di fuoco e accuse pesanti. L’ex assessore Ghezzi ,amareggiato per la revoca del suo assessorato, non le ha mandate a dire al sindaco.
Gli ha fatto eco il “responsabile” Lento che, esprimendosi  a sostegno dell’operato di Ghezzi, non si è risparmiato in accuse dirette al sindaco . Il tutto mentre i consiglieri di Progetto Macherio per Bareggia seguivano sconcertati  l’ennesima sceneggiata.

Ghezzi ha preso la parola rivolgendosi al sindaco  ed esprimendo il suo rammarico per la modalità di espulsione per poi entrare nei contenuti. Per chiarezza e perché ogni lettore possa trarre il proprio personale giudizio e rendersi conto del livello di discussione, preferiamo riportare fedelmente le frasi più significative pronunciate dai protagonisti  dello scontro (Ghezzi, Lento, sindaco) . Gli interventi  sono tratti dall’ascolto della registrazione.

Ghezzi  ha definito le motivazioni che hanno portato il sindaco alle sue dimissioni  puerili e personalistiche.“ La verità è che lei ha un cattivo rapporto con i responsabili o dissidenti.  Lei sindaco non ha avuto il coraggio di dire la verità, mi ha usato per salvare la poltrona perché non c’era nessun altro, oltre a me, che potesse mediare con i “responsabili” sul PGT. Mi ha dato del cinico, del fuori di testa, ma siamo abituati tutti al suo modo di parlare. Per rabbia potrei sputare veleno, ma non gioverebbe a nessuno ”

“Può farlo ma stia attento ai confini” l’ha interrotto il sindaco. “Veleno su di me ne ha ben poco”
” Non sono stato succube di gruppi di potere come qualcuno “. “Dica chi,-ha replicato  il sindaco- non va bene così, queste son cose da bambini dell’asilo . Deve dire quali gruppi e chi è qualcuno”.

“ La mia presenza tra la gente ha un po’ oscurato qualcuno( riferimento al sindaco) e creato malessere. La politica fa vittime sacrificali per squallidi successi personali e io sono una di queste. Lavorerò tutelando gli interessi di tutti, sottolineo di tutti i cittadini. Credendo di non avere colpe non mi dimetterò dal mio ruolo di consigliere comunale. Con il mio voto farò attenzione a non farla passare (il riferimento è al sindaco ) come vittima di questa situazione”.

A lui ha  replicato il sindaco sottolineando che la nomina di un assessore avviene su un rapporto di fiducia, ma diventa anche un atto di sfiducia quando non si è sinceri. ”E di prove ne ho moltissime” Ha aggiunto.
Sul ruolo di Ghezzi mediatore del PgT ha così commentato:  ”Ci siamo piegati a tutte le richieste che ha portato a casa. Abbiamo accettato tutto senza scandalo. Ha lavorato, ma non dica che la mia poltrona è legata alla sua mediazione. Il PgT serve al paese. Io risponderei a dei poteri? Dovrebbe dire quali sono se ne ha il coraggio”

Il consigliere Lento è poi intervenuto  a sostegno di Ghezzi  con affermazioni sgradite al sindaco che, alla fine, lo hanno fatto trasecolare.
“Dal momento in cui Ghezzi si è avvicinato a me, sono cominciati i problemi e lo ha fatto quando è riuscito ad aprire gli occhi - così ha esordito -  L’Amministrazione perde una pedina importante”.
E poi rivolgendosi al sindaco con un tu confidenziale ha aggiunto: “Sul rapporto fiduciario: Hai fatto fuori tre assessori. Non credi che ci sia qualcosa che non va in te?  Ci hai dipinto come schegge impazzite, due di picche, sono stato definito personaggio ambiguo, non so se vuoi aggiungere altro. Quando la finisci di darmi del sobillatore? Probabilmente non sei così infallibile. E’ vero che gli assessori li nomina lui, ma ci sono le quote.

I “militonti”(riferimento ai leghisti) sono stati plagiati da me e stai dicendo che non abbiamo a cuore il paese. Tu sei così sicuro che siamo noi a non avere a cuore il paese?
Qualcosa non mi quadra: sono contento che a Macherio ci sia un cavaliere senza macchia e senza paura. Ma la pietra dello scandalo è quella persona che siede ancora al suo posto visto che sono ancora capogruppo del PdL e potrei chiedere la delega degli assessori.  Tra le tante cose che facciamo finta di non capire una cosa è certa: se riusciamo a conquistare il suo cuore (quello del sindaco) siamo considerati, altrimenti risultiamo cittadini di serie B”.

Dopo queste parole  di Lento si interrompe anche la registrazione. Di tutti gli interventi che si sono susseguiti non è rimasta traccia se non gli appunti del segretario comunale che risulteranno dal verbale.
A questo punto, vista la situazione insanabile, i Consiglieri di Progetto Macherio hanno fatto  appello ai “responsabili” e alla Lega perché insieme si presentino le dimissioni e si  ponga fine al mandato di questa amministrazione. E  dopo aver  invitato il sindaco  a dimettersi, lui  ha così commentato “Non intendo dimettermi per tre consiglieri che mi remano contro” consiglieri che prima aveva accusato di essere amici dell’opposizione.

Alla replica  di Lento, “Noi non siamo schierati con l’opposizione, siamo schierati con il buon senso” è partita la controreplica del sindaco che ha apertamente dichiarato  che il consigliere Lento non pagherebbe la tassa rifiuti. A questo punto, quando il livello di discussione era già di profilo basso e miserevole, si sono  scatenate le reazioni di molti consiglieri e si è passati alla degenerazione totale che ha determinato una sospensione del Consiglio.

Il consigliere Lento ha annunciato  di voler procedere ad una querela mentre il sindaco ha giustificato la sua affermazione dicendo che non si possono sentire prediche da gente che non ha nemmeno questo tipo di correttezze e che un consigliere comunale non può avere debiti con l’Ente.
Questo è il quadro desolante. Siamo alla degenerazione generale. Che va ad aggiungersi alla totale inadeguatezza di questa amministrazione.
Per risollevare le sorti del nostro Paese si deve solo voltare pagina. Ormai non c’è più nulla da recuperare. 

Commenti

Post popolari in questo blog

MACHERIO, PENSIERI SULLA PACE DEGLI ALUNNI DI MACHERIO

MACHERIO : E ADESSO RICOMINCIAMO

MACHERIO: PASSEGGIANDO PER IL PARCO DI VILLA BELVEDERE

MACHERIO, POLIAMBULATORIO, A DUE ANNI DALL'APERTURA...

MACHERIO: SCUOLA OLTRE L'OCEANO