MACHERIO, AMIANTO IL COMITATO CONTINUA


A distanza di tre mesi dal nostro primo articolo in riferimento al pericolo amianto/eternit sul territorio Macheriese e sull’annuncio della nascita del “Comitato Cittadini Contro l’Amianto”, eccoci di nuovo a porre l’attenzione sulla questione, non di poco conto per la salute pubblica. A maggior ragione dopo l’approvazione di un mese fa, da parte della Regione Lombardia, del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) con delibera di Giunta Regionale 8/1526 del 22.12.2005.

Di fatto la Regione si è posta come obiettivo strategico l’eliminazione dell’amianto dal territorio lombardo entro 10 anni dall’approvazione del PRAL, datato quindi 2005. Il limite massimo per l’eliminazione sarà il 31/12/2015. Insomma un avviso ai naviganti, a chi volesse farla franca: l’inosservanza degli obblighi descritti comporterebbe l’applicazione delle sanzioni previste dalla Legge n° 257/1992 da parte dei competenti organi di controllo e vigilanza.

A Macherio, si può dire che il Comitato si era già mosso, stimolando la coscienza pubblica di ciascuno di noi, ponendo l’accento sulla salute pubblica che dipende in prima persona da se stessi. Abbiamo incontrato i responsabili del Comitato Cittadini Contro l’Amianto (che potete contattare anche tramite Facebook, http://www.facebook.com/#!/cittadini.controamianto.3
o tramite mail, cittadinicontroamianto@email.it) per sapere come sta procedendo l’iniziativa.

Come Vi siete organizzati e come sta procedendo la raccolta firme?
Anzitutto vogliamo ringraziare, come peraltro abbiamo già fatto personalmente, tutte le persone che hanno voluto incontrarci, aprirci i cancelli e le porte di casa standoci a sentire e discutendo con noi del problema amianto/ eternit. Da fine maggio abbiamo iniziato un’opera capillare ma molto impegnativa di propaganda “porta a porta”. Non è per niente facile, visti i molteplici impegni personali, ma ci permette di constatare il grado di consapevolezza dei cittadini Macheriesi.

E cosa avete riscontrato?
Al momento la cittadinanza non è totalmente consapevole della situazione, dei pericoli che corre per la propria salute stando nei pressi o proprio molto vicino all’amianto. Alcune persone non sanno nemmeno cosa sia. Altre, invece, dopo momenti iniziali di ascolto intervengono e dibattono. Noi vogliamo far capire loro che la situazione, in particolar modo in Bareggia, la zona dalla quale abbiamo iniziato la nostra azione, è da considerarsi seria se non grave. Vi sono diverse case o manufatti vecchi con tetti in eternit a cielo aperto. Non siamo contro al singolo cittadino ma a favore della Salute. Le fibre di amianto ed eternit che si potrebbero disperdere nell’aria sotto forma di polveri sono cancerogene e potrebbero avere effetti
devastanti, da non prendere sotto gamba assolutamente.

Cosa cercate dalla Cittadinanza? Come vi potrebbero aiutare?
Orami ci si deve rendere conto che il problema è serio e ci tocca in prima persona. Tutti devono informarsi di persona, leggere testi, documentarsi, rendersi consapevoli. Finora siamo andati noi alla ricerca della gente. Sembra paradossale ma vorremmo che siano i cittadini a contattarci, a mandarci foto, segnalazioni, anche in forma anonima. Ci possono contattare tramite mail o Facebook o passaparola.

Quali sono i dubbi maggiori per chi volesse “sistemare” una copertura in eternit?
Le persone purtroppo non sanno proprio tutto su ciò che potrebbero fare. Nessuno finora le ha mai informate e pochissime si sono auto-documentate. La paura maggiore è la spesa economica nel riqualificare la copertura. Ad oggi esistono anche vernici di copertura che permettono di compattare la struttura senza sostituirla completamente. Ci sono anche forti incentivi per chi utilizza pannelli fotovoltaici, ma qualcuno deve comunque aiutarle.

Come intendete procedere?
Probabilmente passeremo dall’azione “porta a porta” ad una pubblicità in paese ad ampio respiro che ci dia più visuale. Nei prossimi mesi vorremmo organizzarci con banchetti o gazebo in Paese. Chiediamo, nel caso, anche la collaborazione di commercianti per la raccolta firme e per la divulgazione della pubblicità.

In questo momento qualcuno Vi sta aiutando?
Assolutamente no.

L’amministrazione comunale?
Ci sentiamo di dire che l’amministrazione comunale è cieca ma anche sorda. Nonostante sappiano della raccolta firme, di un neo comitato per la salute pubblica, della pubblicità che ci rivolgono alcuni media locali, dei contatti che abbiamo avuto da diversi cittadini, nessuno di loro si è mosso. Forse è un tema che non interessa. Non ci aspettavamo chissà che ricevimento, ma nemmeno il silenzio. Dopotutto stiamo parlando di un problema che riguarda tutti e a maggior ragione dovrebbe trovare interesse comune. Oltretutto, la Regione Lombardia ha approvato il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL), pertanto ci
dovrebbe essere interesse anche dell’autorità pubblica per cominciare un’attività di monitoraggio, di mappatura delle zone più a rischio, d’invio lettere ai singoli proprietari come già fanno in altri comuni limitrofi (Lissone). Ad oggi abbiamo avuto solo un breve e semplice colloquio con il Sindaco. Ma a distanza di mesi la situazione è peggiorata. Nessuno ci ha chiesto niente né si sta interessando.

Sperando che le cose vadano meglio, finora la vostra azione ha portato risultati positivi?
Certamente sì, soprattutto nel territorio che abbiamo iniziato a monitorare. La gente ha voglia di cambiare atteggiamento, ma non sempre si espone in prima persona. Nonostante questo abbiamo constatato una volontà molto propositiva, grazie anche alla pubblicità che Voi come altri giornali locali
ci hanno concesso. Cercheremo per il futuro di contattare anche altre associazioni ambientaliste, sperando che ci possano dare una mano, non solo di Macherio. A tutti i cittadini di Macherio chiediamo di contattarci, di segnalare situazioni pericolose, d’informarsi per cambiare le cose.

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