MACHERIO, PERICOLO AMIANTO, NASCERA' UN COMITATO

Il pericolo non è da sottovalutare, rimane e rimarrà nel tempo, ma possiamo fare molto per cancellarlo: si chiama amianto. L’amianto, o il suo derivato Eternit (cemento-amianto), è un materiale usato a dismisura in scala industriale per quasi tutto il secolo scorso, in special modo nell’ambito tessile e soprattutto nel settore edile per le proprietà di resistenza al calore e la struttura fibrosa molto compatta che lo rendono un materiale refrattario, resistente ad attacchi chimici e biologici.
Della sua pericolosità ne siamo venuti a sapere solo, relativamente, da poco tempo quando anche i media nazionali lo hanno portato alla ribalta: oggi possiamo con certezza dire che l’amianto è un materiale cancerogeno, quindi estremamente pericoloso. Data la sua conformazione, a fibre microscopiche, lo si può trovare anche nell’aria che respiriamo, oltre che sottoforma di materiale fisico, direttamente a contatto con l’uomo. I rischi per la salute sono devastanti e possono provocare la cicatrizzazione dei tessuti o infezioni, asbestosi o tumori.
Non vogliamo creare allarmismi, ma a Macherio, e non solo, di amianto ce n'è ancora: se lo devono essere accorti in particolar modo alcuni abitanti di Bareggia, che solo affacciandosi dai loro appartamenti, possono notare alcuni edifici, piccolo-medi di grandezza e perlopiù vetusti, ancora ricoperti di amianto.


Per questo hanno voluto contattarci ed esporci il problema, cercando collaborazione , per sensibilizzare tutti i cittadini di Macherio e dei Paese limitrofi, per affrontare insieme il problema senza voltare lo sguardo dall’altra parte e lasciare che il problema sia di un altro, magari del prossimo che verrà.
Loro sono Andrea Semplici, Francesco Pennella e Alberto Roli : insieme vogliono lanciare l’allarme e richiamare l’attenzione di tutti i cittadini, dell’Amministrazione ma anche dell’opposizione, perché il problema, come sostengono “non ha un colore, ma è un problema di tutti e tutti insieme lo dobbiamo affrontare”. Insieme sostengono l’iniziativa di creare un Comitato spontaneo di cittadini per affrontare la questione amianto.
Com’è nata la vostra iniziativa e l’idea di far nascere questo comitato?
Tutto è nato molto naturalmente, praticamente passeggiando per Bareggia e notando diversi edifici, alcuni molto vecchi, con coperture in eternit. Ma non solo, basta affacciarsi da abitazioni ai piani alti e osservare. Di conseguenza, dallo scambio di informazioni fra di Noi amici in merito a quanto ciascuno ha notato nel suo piccolo. Da lì è bastato poi allargare lo scambio di vedute con altre persone della zona, conoscenti. Dunque l’aggregazione di più persone ci ha portato a pensare ad un comitato di cittadini che spontaneamente vogliano “denunciare” il problema e sensibilizzare quante più persone.

Avete già contattato l’amministrazione di Macherio?
Si, siamo già stati in Comune e siamo stati accolti, molto gentilmente, dal Sindaco. Dalla conversazione è risultato che siano consapevoli che sul territorio ci sia dell’amianto o eternit su proprietà private. Ma sembrerebbe che non vi sia un’azione diretta né del Comune né di altre autorità competenti per lo smaltimento o riduzione del pericolo amianto. Al momento non ci spieghiamo come mai non vi sia un’iniziativa concreta a favore della salute del cittadino. Sembra che ciascuno debba cavarsela da sé e segnalare la presenza d’amianto con documentazione alla mano e sperare che qualcosa si muova.

Come prevedete di muovervi, con quali iniziative?
Noi siamo qui come “cittadini contro l’amianto”, come promotori di un comitato nascente che, da Maggio, attraverso ogni canale possibile, cercherà di raccogliere le firme. Più persone siamo più abbiamo la forza di far cambiare le cose: non serviranno solo firme ma anche scambio d’informazione, di voglia d’impegnarsi e dedicare tempo. L’importante è sensibilizzare la comunità, ciascuno di Noi, fare anche piccoli passi ma decisi.

Fra di Voi, Alberto ha già avuto esperienze nel merito. Vuoi raccontarcelo?
Si, mi è capitato circa nel 2009 quando nel complesso in cui abito (in Bareggia, Vai Fumagalli) si è voluto creare uno spazio giochi per bambini. Idea lodevole, se non che l’area in cui si dovevano collocare i giochi si trovava esattamente confinante con uno stabile, una ditta, che aveva una copertura in eternit. Sarebbe bastata una palla con cui i bambini avrebbero giocato ad andare sul tetto per avere il rischio concreto di un contatto con l’amianto. Per questo sono andato in Comune per sapere se si poteva fare qualcosa. La risposta è stata molto secca: gli edifici pubblici sono stati già sistemati per i privati ognuno fa da sé.

Quindi, come hai proceduto la tua “battaglia”?
Mi sono armato di pazienza e di tempo per andare in giro nelle vie della zona a “mappare” gli stabili dove ad occhio si vedeva la presenza di eternit, aiutandomi anche con delle mappe prese da internet. Ho fotografato e documentato tutto ciò che potevo. Una volta redatto un plico di prove e rilevazioni, mi sono informato personalmente a chi dovesse essere spedito: quindi all’ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente), Comune (direttamente al Sindaco) e ASL. Dopo di che ho solo sperato che qualcosa si muovesse.

Ma gli altri condomini non si erano accorti della presenza di amianto?
No. Anzi, alcuni si erano accorti ma non hanno fatto nulla, nonostante lo vedessero meglio di me dalla loro abitazione. Nel frattempo ho fatto una raccolta firme presso lo stabile in cui vivo in modo da portare a conoscenza tutti del problema.
Quali sono stati gli sviluppi della vicenda?
Per circa sei mesi non ho avuto risposta da nessuno. Mi sono recato in Comune passato questo periodo: mi avevano confermato che a breve si sarebbe attivato l’ente competente per le verifiche del caso. Non mi hanno però specificato chi fosse. Aggiungendo, che nessuno mi avrebbe dato una risposta e che per il Comune valevano le delibere sul sito. Le delibere in effetti c’erano che certificavano la presenza dell’amianto. Ai privati è stato inviato successivamente un “questionario” di autovalutazione del proprio rivestimento di eternit. Solo questo.

Quindi sei rimasto all’oscuro di tutto l’iter e dell’esito finale…
Si, anche se mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi avesse avvisato. Ma soprattutto non capisco perché non sia direttamente il Comune ad intervenire con decisione, visto che si sta parlando della salute di tutti. In generale, ho notato un pressapochismo ovunque mi sono recato.

Il comitato avrebbe anche un compito sociale
Si, il comitato parte dalle persone che direttamente vogliono entrare nel merito del problema e affrontarlo, cercando di superarlo per il bene di tutti. Ovviamente l’unione farà la forza. Ci auguriamo di una risposta molto forte da parte della cittadinanza.

Commenti

luca zappa ha detto…
ciao a tutti
Sono Luca Zappa di Progetto Macherio-Per Bareggia (lista politica di minoranza a Macherio)

vorrei segnalare che la nostra lista civica politica, in occasione dell'adozione della procedura del P.G.T. di Macherio (ad inizio di quest'anno 2012, procedura ad oggi sospesa) ha presentato una serie di osservazioni e tra queste un'attenzione sul tema AMIANTO, qui di seguito lo stralcio:
ATTENZIONE MASSIMA AD AMBIENTE E AD INQUINANTI SUL TERRITORIO

Di amianto non si parla nel P.G.T. eppure lo ritroviamo su molti tetti nel nostro territorio e rischiamo di ritrovarcelo come discarica abusiva in qualche area del nostro territorio col rischio poi di spendere soldi pubblici per bonificarlo: andrebbe cartografato con i dovuti ed esistenti accorgimenti tecnici e andrebbero promosse iniziative / convenzioni per la sostituzione di questi tetti con tipologie attente all’ambiente (fonti rinnovabili e/o pannelli fotovoltaici ad esempio)


ciao
Luca Zappa

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