MACHERIO, PMB: 14 PROPOSTE PER MIGLIORARE MACHERIO (parte 1a)

Il Piano di Governo del Territorio (PGT) è strumento fondamentale per decidere il futuro del nostro Paese. Data l’importanza del tema, a poche settimane dalla presentazione pubblica del progetto definitivo, abbiamo pensato di fare cosa gradita ai lettori, dedicando ampio spazio alle osservazioni e proposte di modifica al piano presentate da Progetto Macherio - per Bareggia durante l’assemblea pubblica svoltasi il 2 dicembre. Ognuna della 14 richieste è illustrata e motivata, con i dati e le piantine necessarie.

RICHIESTA DI MODIFICA 1 :
TRASFERIMENTO DELLE VOLUMETRIE PREVISTE NELL’AREA DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALE 1 (ATR1)LUNGO VIA BOSCO DEL RATTO, E ATTUAZIONE DELLE AREE DI TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA (ATP 1°/1B) ZONA SENTIERO DELLE VALLI
Motivazioni della richiesta di modifica:
Fatto salvo il concetto perequativo delle aree di trasformazione residenziale in oggetto e la prioritaria ricerca di insediamenti produttivi operativi fin dal loro concepimento, si ritengono entrambi gli ambiti di trasformazione concettualmente errati sia nell’ottica del consumo del suolo che nell’inserimento di tali opzioni in una strategia di una crescita dell’intero comune.
In particolare:
AREA DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALE
In particolare si ritiene che le ATR debbano essere considerate quali aree perequative di decollo da collegarsi in modo strategico ad un piano di riconversione/ristrutturazione edilizia attraverso piano attuativo delle zone adiacenti il centro di Bareggia (vedi richiesta di modifica 2) ove far atterrare tali volumetrie. Si chiede inoltre che tali aree di decollo siano riperimetrate e poste lungo tutta via Bosco del ratto e che, come prassi, ne venga prevista l’automatica cessione pubblica al momento dell’attuazione. Tale azione costituirebbe una sorta di “argine” pubblico alla pressione edificatoria, oltre che dimostrare nei fatti la strategicità di quest’area per l’amministrazione comunale.
AREE DI TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA
Si ritiene qui necessaria la conservazione dell’originaria vocazione di rilocalizzazione delle attività produttive poste entro i limiti del vecchio PP2 (ristrutturazione urbanistica del centro Macherio) e poste a sistema con gli ambiti di trasformazione residenziale e la proposta di piano attuativo nel centro Bareggia (vedi richiesta di modifica 2). Si chiede inoltre che tali aree, nel caso di mancata applicazione del “sistema” proposto, tornino alla loro attuale vocazione, quindi di aree agricole.


RICHIESTA DI MODIFICA 2 :
PROPOSTA DI PIANO ATTUATIVO PER IL COMPARTO ADIACENTE IL CENTRO BAREGGIA.
Motivazioni della richiesta di modifica:
Nel comparto posto fra le vie C. Ferrari, Cantù, Oberdan e S. Ambrogio, esistono diversi edifici produttivi storicamente radicati ed ancora oggi attivi che, come riconosciuto dalla stessa proposta di PGT, risultano ormai non coerenti con il tessuto urbano circostante. All’interno del comparto inoltre, vi sono diversi edifici che necessitano di interventi di ristrutturazione e di un più ampio riordino urbano.
Risulta quindi forte, a nostro parere, il rischio che un’attuazione per parti del comparto senza una pianificazione più particolareggiata dello stesso, possa portare alla duplice conclusione di una riconversione “disordinata” che non porti valore aggiunto al centro della frazione e che, inoltre incentivi un’eventuale cessazione di attività imprenditoriali radicate.
Quindi, un’ipotesi quale area di atterraggio proveniente dalle ATR (vedi richiesta di modifica 1) nel comparto, e la predisposizione di aree di decollo produttivo all’indirizzo delle ATP (vedi richiesta di modifica 1), porterebbe a:
riqualificare la zona più degradata del centro Bareggia
ricollocamento e mantenimento, in strutture nuove sul territorio comunale, di aziende oggi ancora produttive.
densificazione nei pressi di un centro abitato già fortemente servito
attuazione sostenibile di quei concetti perequativi più volte richiamati nel Documento di piano

RICHIESTA DI MODIFICA 3 :
INTEGRAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA’ DOLCE
Motivazioni della richiesta di modifica:
La mobilità dolce attualmente prevista dal PGT, si limita oggi a seguire quella che dovrà essere la cosiddetta “green way” prevista da Pedemontana. Qui, a nostro parere, non si sono previsti alcuni importanti collegamenti, ancorché questi risultino essere di modesta entità. In particolare non si è prevista l’estensione della green way da via Edison per tutta via C. Ferrari, breve tratto che porterebbe l’immediato beneficio di collegare alla mobilità dolce il centro di Bareggia, oggi inspiegabilmente dimenticato, oltre che la messa a sistema del plesso scolastico G. Rodari. Tale tratto consentirebbe, tra l’altro, il ricongiungimento in via dell’Asilo con la

prevista ciclopedonale su territorio lissonese che, oltre che collegare la scuola dell’infanzia, posta proprio in via dell’Asilo, porterà in futuro fino all’area del “laghetto” posta ai confini con Biassono. Si consiglierebbe poi la previsione di una ciclopedonale lungo via Cantù che porterebbe alla ricongiunzione della prevista green way in via della Resistenza, da attuarsi in seguito ad un possibile accordo con il Comune di Lissone, per la riduzione a senso unico di quel tratto di via Cantù che va da via Bottego fino alla via dell’Asilo.
Non si comprende inoltre come mai la pista ciclopedonale posta a ridosso del plesso scolastico di viale R. Margherita non sia collegata alla futura rete di mobilità dolce, ricongiungimento che, è facile immaginare stimolerebbe un traffico decisamente più sostenibile da e per le scuole; tanto più che le due sembrano sfiorarsi nei pressi dell’intersezione di viale R. Margherita con la s.p. 6, ma che comunque troverebbero un facile ricongiungimento anche nella zona del centro cittadino.

RICHIESTA DI MODIFICA 4 :
Riallocazione della residenza economica popolare
Motivazioni della richiesta di modifica:
Non si comprendono le motivazioni che hanno portato a spostare la localizzazione dell’edilizia economica popolare dal PP2 (centro Macherio), all’interno del quale trovavano posto nelle convenzioni a suo tempo stipulate e attualmente in divenire nel centro di Macherio, alla nuova localizzazione lungo viale R. Margherita, in un punto a margine dell’edificazione tanto di Macherio quanto di Bareggia, costringendo al concentramento di quei 3000 mc in origine suddivisi. Proprio in virtù dei principi enunciati nello stesso piano dei servizi, ossia: accessibilità, sicurezza ed impegno sociale; avrebbero dovuto guidare la scelta del mantenimento delle stesse nelle posizioni originariamente progettate. Pare quasi che l’amministrazione comunale abbia preferito un riposizionamento in un punto dove parrebbe dare “meno fastidi”, senza però tener conto delle esperienze passate anche sul nostro
territorio (case rosse) dove una scelta del tutto simile ha portato ad importanti attriti sociali oggi decisamente evitabili. Inoltre il nuovo insediamento, inspiegabilmente, “libera” territorio già urbanizzato, che resterà comunque tale in quanto posto nel centro di Macherio, puntando sul consumo di suolo vergine, e smentendo nei fatti un altro condivisibile enunciato del PGT stesso, ossia quella densificazione che permetterebbe una maggiore sostenibilità ecologica degli insediamenti oltre che una miglior integrazione sociale.


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