Il nostro mensile il Paese Macherio nato il 17 gennaio 1981, informa, racconta e illustra i fatti di Macherio. Creato da redattori macheriesi per i macheriesi.
MACHERIO, PGT: DISCUTILO CON PROGETTO MACHERIO
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VENERDI' 2 DICEMBRE, ore 21.00 - Sala Mostre Curt del Cagnat
DOMENICA 4 DICEMBRE, ore 10.00-12.00 - Piazza di Bareggia
Scuola Primaria (Elementare) “R odari” Quarta A Finché non ci sarà la pace il mondo non sorriderà. (Maglieri Simone) Scuola Primaria (Elementare) “Manzoni” Seconda A La pace è quando le persone si salutano. (Perinelli Mattia) Seconda B Pace con noi stessi, pace con la gente, pace con il nostro prossimo, pace con la gente di diverso colore, pace nei luoghi di guerra, pace nelle diverse religioni, pace nel mondo intero. Amore è pace … e che sia pace !!! (Rizzo Matilde e nonna) Terza A Vorrei che nel mondo non ci fosse più guerra!! … E che i bambini e tutte le persone siano felici. (Vitagliani Giulia) Terza B Vorrei che la guerra finisse perché è brutto ammazzarsi fra uomini. Voglio pace, niente guerra, tra rose e farfalle, fiori e uccellini dove possano giocare bambini piccolini, (Nicole F.) La pace è tranquillità per tutti e la guerra arrabbia la terra perché si combatte. La pace è nella terra e la guerra vola via. (Hajar) Vorrei che la guerra non ci fosse, v...
Ci sono i mediocri e i superbi (spesso si tratta delle stesse persone) a voler distinguere tra fragilità “subite” da “incolpevoli” e fragilità “volute” da “colpevoli”. Da una parte i down, gli autistici, gli incidentati (purché non sia loro la responsabilità dell’incidente), quelli che faticano a scuola (purché ce la mettano tutta, sia chiaro); insomma le vittime innocenti, e casuali, di una sorte avversa. Dall’altra i dipendenti da droghe, alcool, vizio del gioco, gli affetti/e da anoressia e bulimia; insomma gente che non può dar la colpa al destino, al padreterno, alla famiglia: se ci prova, siamo pronti a ribattere, tutti noi che non apparteniamo né alla categoria degli sfigati né a quella di “chi se l’è cercata”, che è un falso e alibi: comodo buttare la colpa sugli altri. A Macherio abbiamo (non per sorte né per sorteggio, ma perché l’abbiamo fermamente voluto) due strutture che si occupano dei primi e dei secondi: il CDD (centro diurno per disabili) e il CPF (ce...
A Macherio mancava una palestra vera e propria. Si era cercato di supplire alla bell’e meglio (correva l’anno 1984) con una struttura tensostatica (il “pallone”), ma la richiesta di uno spazio adeguato per i ragazzi delle scuole e delle società sportive richiedeva tutt’altra risposta. Che arriva nel 1999. L’amministrazione Verga (Progetto Macherio) chiama i rappresentanti delle associazioni a far parte di una commissione che elabori una sua proposta. Dopo di che, lo stesso sindaco e due assessori si recano in una località dell’Alto Adige a visitare una struttura all’avanguardia. L’architetto Corbetta prende nota e prepara un progetto preliminare che raccoglie l’adesione unanime degli interessati. Un progetto gratuito, s’intende, essendo Corbetta assessore oltre che architetto. Il progetto esecutivo viene assegnato allo studio Fumagalli/Besana, a seguito di un apposito bando pubblico. La gara per l’esecuzione dell’opera è vinta, tra ventisette partecipanti d...
Ricorrenza chiama ricorrenza. E, per combinazione, Chiesetta chiama Chiesa. Se il restauro dell’Oratorio di San Cassiano risale a quarant’anni fa, a venticinque risale la consacrazione della Parrocchiale, con l’inaugurazione della nuova relativa piazza. Era il 24 settembre del 2000 quando l’Arcivescovo di Milano Cardinale Carlo Maria Martini venne a Macherio. La circostanza era solenne: la pur antica Chiesa del nostro paese non era ancora stata consacrata. L’appuntamento era troppo importante per mancare un’altra iniziativa a coronamento della giornata. Da qualche mese l’amministrazione comunale si era impegnata a dare dignità a quello che si continuava a chiamare sagrato, ma in realtà era solo un brutto e disordinato parcheggio. Preparato il progetto, lo si espose proprio in Chiesa, in attesa di osservazioni e proposte migliorative da parte di chiunque e, in particolare, della comunità ecclesiale. Adesso tutti danno per scontata la scelta, che invece conteneva un sagr...
La sorte del centro sportivo è da anni che fa discutere. A dir la verità, fa discutere più le forze politiche che non i semplici cittadini ed è comprensibile: quella vasta area non più utilizzata da tempo era un’ottima occasione per polemizzare sulle responsabilità dell’abbandono e sulle proposte di recupero. Un minimo di storia. Il Comune ha realizzato un campo di calcio con relativi spogliatoi alla fine degli anni ottanta, ad uso della squadra locale che l’ha gestito con alterne fortune, fino al ritiro definitivo dall’attività agonistica. Da allora è stato un succedersi di tentativi di trovare altre società interessate e garanti di un buon funzionamento. Per un ente pubblico “trovare” equivale a indire bandi di concorso, non potendo affidare direttamente a un soggetto prescelto. Un primo bando, preparato dall’amministrazione Porta, andò deserto, così come un secondo diverso, pensato dall’amministrazione Redaelli. Finalmente al terzo colpo qualcuno h...
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