MACHERIO, SCROCCONI


Ci dobbiamo ricredere. Leggere l’Informatore Comunale non è un esercizio inutile. Può essere addirittura illuminante: su come si possano dedicare 32 pagine al nulla. Sotto il nulla c’è la faziosità di chi, incapace di sostenere con mezzi propri un confronto politico con chi non è d’accordo, approfitta di uno strumento informativo comunale, che per definizione dovrebbe essere sopra le parti, per sostenere ossessivamente la difesa di una sola parte: la propria. Scrocconi, oltre che ridicoli.

Pag. 4 - “A seguito dell’ennesimo attacco puramente strumentale da parte delle opposizioni...”. Opposizioni a chi? A Lega e Pdl? Allora, che perché Lega e Pdl non rispondono con loro volantini ai volantini di Progetto Macherio-Bareggia.

Pag. 31 - “Sul volantino timbrato Progetto Macherio per Bareggia tutta una serie di bugie ed inesattezze...”. Se sono bugie e inesattezze lo dimostrino, ma facendo lo sforzo di replicare su carta timbrata Lega Nord, non Comune di Macherio. Probabilmente è chiedere troppo a chi non ce la fa proprio ad accettare la differenza tra istituzioni e partiti, tra ufficio del sindaco e ufficio di propaganda elettorale, tra giornalino pubblico e giornalini privati. E non conta niente se per stampare l’Informatore Comunale esce o meno dalle casse comunali il denaro necessario.

Quand’anche i costi fossero tutti coperti da sponsor privati (per consorzi e simili trattasi sempre di soldi pubblici), a parte il fatto che usare dei privati per attaccare avversari politici non è un grande segno di rispetto per chi finanzia, ogni sponsorizzazione è un’entrata per il Comune che, se la utilizza per le polemiche dell’Informatore, non la potrà utilizzare per altre iniziative; vale a dire, se non è zuppa è pan bagnato.

Ma le perle stanno in altre due pagine. Il Popolo della Libertà titola il suo spazio: “Macherio, isola felice grazie al confronto”. Un tempismo davvero eccezionale.
Non era ancora arrivato nella case l’Informatore Comunale quando al Corriere dell Sera arrivava la lettera del sindaco di Macherio. Non avevamo ancora gustato questo squarcio di poesia (“Crediamo nella forza delle idee, nel confronto, nel dialogo, nella politica, e in quei valori che ci hanno sempre distinto da tutti: correttezza, lealtà, confronto”), che ci capitava di leggere su vari giornali dichiarazioni di assessori, consiglieri, politici nostrani e non, che distribuivano titoli di incoerenza, slealtà, rifiuto del confronto, ai colleghi e, in primis, al sindaco.

Del resto, lo sanno anche i sassi che a caratterizzare questa amministrazione
è l’alto tasso di litigiosità, pari solo all’inerzia. Inerzia che viene chiaramente ammessa nella pagina più importante, quella riservata all’editoriale del sindaco.
“Sicuramente, abbiamo fatto meno di quanto avremmo voluto, di quello che ci eravamo proposti e di quello che, con il nostro entusiasmo da “matricole”, pensavamo di poter fare”. D’altra parte, confessa candidamente il sindaco, che necessità c’è di fare? “Macherio non ha bisogno di grandi opere”. Giusto; le opere, anche grandi ma sempre necessarie, le hanno fatte quelli che l’hanno preceduto. Palestra, piazze, scuola media, sedi di posta e farmacia, ambulatori medici, centro per disabili, centro per le famiglie, piattaforma ecologica, casetta dell’acqua, giardini.

Mancavano il Municipio e la piscina, per i quali l’amministrazione precedente aveva lasciato in cassaforte 1.500.000 euro (il resto per la piscina sarebbe toccato ai privati), che l’amministrazione attuale ha praticamente regalato a Roma (ladrona o, in questo caso, solo contenta del dono?), non utilizzandoli per i fini previsti. Comunque, che sia il sindaco a riconoscere che il suo compito è facilitato dall’aver trovato un paese già dotato di tutte le strutture necessarie, per di più senza nessun debito derivante da mutui, è un bel segno: magari non voluto, ma sempre interessante.

Certo, se fosse stato per lui e i suoi colleghi, forse nessuna di queste opere oggi ritenute così soddisfacenti sarebbe stata realizzata, dato che dall’opposizione votavano implacabilmente contro tutte le proposte di Progetto Macherio, dalla scuola media alla palestra, dal centro per disabili al centro per le famiglie, perfino ai giardini.

Se queste opere ci sono, non è grazie a loro, ma nonostante loro, che oggi devono limitarsi alla “seria, puntigliosa e costante attenzione alle cose pubbliche”.
Già, un’attenzione alle cose che non poteva esserci, se prima qualcun altro non avesse fatto quelle cose. Però, chi avrebbe mai detto che a cantare un elogio così complimentoso alle amministrazioni Verga e Redaelli sarebbe stato nientemeno che il loro successore, lo stesso che aveva infarcito tutto il prima, il durante e il doppio della campagna elettorale di insulti nei loro confronti?

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