MACHERIO, FOTOGRAFIE DI UN'ASSENZA



Parafrasando una bella canzone di Tiziano Ferro: "Fotografie della tua assenza", ci siamo dilettati anche noi a fare qualche fotografia. Per stigmatizzare in particolare un’assenza: "l’assenza" di raziocinio negli interventi effettuati dall’attuale Amministrazione macheriese. Per la verità lo facciamo un po’: obtorto collo.

Rimaniamo convinti che desumere, come ha sempre preteso il centro destra macheriese (sia quando era all’opposizione che ora che governa, vedasi in proposito, alcuni numeri dell’"Informacherio"), dalle foto il comportamento più o meno condivisibile, o peggio, più o meno lecito, di una politica amministrativa sia spesso fuorviante.
Detto questo ed invitando, soprattutto, i cittadini a costruirsi il proprio giudizio sull’azione di una Giunta da un’attenta presa di conoscenza e coscienza e non da un’ideologia precostituita, abbiamo optato anche noi per l’utilizzo di alcune immagini (ci paiono emblematiche), per dare consistenza alle parole.

Immagini che, lo ripetiamo con forza, non aiutano che in parte (a volte piccola) allo scopo di contribuire alla costruzione di un proprio personale e doveroso giudizio da cittadini su coloro che ci governano. Anche perché non è possibile (fortunatamente) avere immagini di interventi mai fatti, ma la cui semplice intenzione di porli essere può contribuire più di mille immagini a capire.

Ci riferiamo, ad esempio, alla volontà categorica dell’attuale Sindaco di fare le "rotondine", nel quadro della viabilità connessa con la Pedemontana, volontà abbandonata per autonoma sollevazione di cittadini, ma anche a posteriori ribadita dallo stesso Sindaco come funzionale (a chi? alla Pedemontana, ai paesi limitrofi, etc. Non certo alla salute dei macheriesi).

Oppure alla volontà di acquistare il centro a Bareggia dell’Onlus islamica per fare una sala polifunzionale, attuando ciò che oggi si nega: un utilizzo pubblico di uno spazio non necessario, inutile ed inidoneo allo scopo.

Prima di lasciarvi al personale diletto delle foto, ci sembra opportuno ed importante esprimere considerazioni (concedeteci la presunzione) che possono aiutarci ad accompagnarle, unicamente per comprenderle meglio:
- innanzitutto, l'assenza di una razionale programmazione è particolarmente evidente nell'autentico massacro estetico (e non solo) della "Curt del Cagnat". Una volta scelto di non ristrutturare la ex scuola media, per il suo riutilizzo a Municipio (spazi sufficienti alla presenza e razionalizzazione di tutti gli uffici, oggi sempre più in grave carenza di funzionalità) non si è fatta nessuna programmazione alternativa, se non quella di rendere definitivo il provvisorio. Così si sono allargati gli spazi per la Polizia locale, proteggendoli (custodia di armi) con delle inferriate carcerarie.

Ci si perdoni la battuta polemica: "chi era che parlava di "CARCERE" riferendosi alla nuova scuola media?", e di più: "cosa centrano i vigili con l’articolato spazio dedicato da sempre a Macherio per la cultura (Biblioteca, sala mostre, sedi associazioni)?
Risultato conseguente (si spera non voluto coscientemente, ma subito per dabbenaggine): anziché aumentare lo spazio dei vigili all’uso delle associazioni si sono sfrattate le stesse, con conseguente divisione (di fatto: "perdita") dell’ampia "Aula Corsi" (spazio polivalente, autonomo e dotato di servizi) per tutelare (fortunatamente) una sede al negozio del volontariato equo-solidale.
Nel frattempo, sapendo poco o nulla della collocazione delle altre associazioni nei residui spazi dell’ex scuola media, inutilizzati dal poliambulatorio del San Gerardo, si percepisce incertezza programmatica anche dalla desolazione del giardino attorno allo stesso, arrivato a livelli intollerabili.

Si dirà che spetta all’Azienda Ospedaliera la manutenzione (?). Non sappiamo i contenuti specifici della convenzione tra i due enti pubblici anche alla luce della gratuità dell’uso dei locali (contro ristrutturazione onerosa), ma facciamo solo notare che: l’entità economica del taglio erba, il residuo possesso di metà dello stabile, la centralità urbana del giardino e la frequentazione di cittadini non di Macherio, consiglierebbe, se non più giustamente imporrebbe, di non arrivare almeno a simili livelli di degrado, anche a tutela della faccia dei macheriesi.

Con uno stile discutibile, già in passato dimostrato - soprattutto in Consiglio Comunale - e spesso in linea con quello del suo Sindaco, l'assessore alla Pubblica istruzione Barbara Caspani, sul Giornale di Carate (martedì 20.09.2011): "giudica infondata se non «menzognera» la polemica sollevata da Progetto Macherio, con un comunicato sulla capacità programmatoria della Giunta puntando il dito contro i ponteggi della scuola primaria di Bareggia."
Ed ancora dal Giornale di Carate le parole virgolettate dell’assessore: «Ma l’opposizione in Consiglio Comunale che fa dorme? Dorme o è solo impegnata a travisare le parole che vengono dette?» […] «Chi ha mai detto che i lavori di sistemazione del tetto si sarebbero conclusi entro l’avvio dell’anno scolastico? […] La nostra programmazione è chiara e consapevole questa estate si è messo mano alla ristrutturazione di ben tre plessi scolastici. Si è data priorità agli interventi interni, che non potevano conciliarsi con il rientro degli alunni e la ripresa delle attività didattiche. I lavori di riqualificazione della mensa alle scuole di viale Regina Margherita e di ristrutturazione delle controsoffittature nella scuola materna di via Visconti sono stati infatti completati per tempo. Le impalcature esterne al plesso elementare di Bareggia, per la sistemazione del tetto, non inficiano il regolare svolgimento delle lezioni."

Confessiamo che il nostro giornale, una volta ricevuto, ha riportato il comunicato incriminato (n° 8 di settembre 2011) aggiungendovi, per decisione della redazione, un commento evidenziato: "E’ proprio vero che l’ignoranza fa ancora più danni della cattiveria".
Ammettiamo anche che la frase è frutto di una punta di polemica stizzita come risposta alle parole irresponsabili (come quasi sempre) del sindaco Porta: «L’amministrazione di Progetto Macherio ha messo a rischio la vita degli alunni per quindici anni», stigmatizzate (rompendo un lungo silenzio) dal fondatore de "Il Paese", ed ex sindaco e assessore, Franco Verga (n° 7 di luglio-agosto 2011). Ma visto che le foto in questo caso sono quanto mai assertive di una situazione oggettiva di potenziale pericolo, non crede assessore che sia legittimo chiedersi in che modo la sua Giunta ha stabilito la sequenza degli interventi?
Non crede che la sequenza potesse essere cambiata?
O che fosse spostato uno degli interventi, al fine di effettuare i lavori sulla scuola elementare di Bareggia nei mesi estivi?
Ed infine, non le sembra sproporzionato, di pessimo gusto, di squallida polemica ed infondata calunnia inventarsi rischi per la vita degli alunni, per millantare proprie capacità di programmazione che di fatto non si mostrano, perché non si hanno e si ignorano bellamente.

Anche sotto il profilo delle manutenzioni stradali, ci sono segnali di vari ritardi manutentivi e varie inadempienze come esemplificato passando per via F.lli Cervi. Sono inevitabili, con la penuria di denaro che c’è! Certo che può essere così, ma programmare razionalizza l’utilizzo delle risorse e dà al cittadino trasparenza sul loro utilizzo.
C’è anche da dire che, con un po’ di riflessione ed anche senza avvalersi di fotografie, per i nostri attuali amministratori è difficile coprire "l’assenza" della propria capacità di stendere e attuare programmi. Dare colpa alla crisi, al patto di stabilità, ai (mediamente) lunghi tempi attuativi del pubblico, non è sempre del tutto falso. Ma trovandosi un’eredità mal contata di 2 milioni di euro, perché non si adopera? Fatta la libera scelta di non dare corso agli interventi programmati dalla ex Giunta Redaelli, perché si lasciano questi soldi in banca?

La legge del cosiddetto patto di stabilità non lo permette!

La verità è che non si usa perché non si sa cosa farne. Non esiste nessun programma su Macherio e sui servizi che si intendono innovare, potenziare, ampliare. Ci si barcamena sul tran tran del quotidiano facendo ogni tanto discutibili (su tutti quelle ridicole e pericolose "piste ciclabili") interventi a carattere più di di spot elettorale che di reale utilità.
Forse è opportuno che qualcuno spieghi ai nostri "indaffarati" governanti locali, che non programmare costa, e costa tanto. Il tasso di svalutazione del danaro (compensato in parte dagli interessi attivi) è altra cosa, e ben poca cosa, rispetto alla perdita di potere d’acquisto del danaro stesso. Lo sanno bene anche le famiglie che, quando si trovano a dover affrontare un investimento consistente (auto, casa, ristrutturazioni) nella loro gestione domestica, si ritrovano degli interessi attivi sui propri risparmi, che non compensano mai la crescita del costo della spesa da affrontare.

Ma cosa è più grave, subire il blocco delle assunzioni e la possibilità di accendere mutui o subire il costo consistente relativo alla perdita di valore di questo capitale depositato?

Commenti

Post popolari in questo blog

MACHERIO, PENSIERI SULLA PACE DEGLI ALUNNI DI MACHERIO

MACHERIO : E ADESSO RICOMINCIAMO

MACHERIO: PASSEGGIANDO PER IL PARCO DI VILLA BELVEDERE

MACHERIO, POLIAMBULATORIO, A DUE ANNI DALL'APERTURA...

MACHERIO: SCUOLA OLTRE L'OCEANO