MACHERIO: DOTTOR HOUSE
Sono passati ormai sei anni da quel lontano Giugno 2005, quando furono inaugurati a Macherio, nello stabile di via Italia, gli ambulatori per medici di base macheriesi associati tra loro, attraverso una convenzione stipulata con la precedente amministrazione di Progetto Macherio.
Il nuovo sistema di lavoro dei medici generici impegnati a esercitare in “team”, divenne importante per i macheriesi, perché i dottori iniziarono un lungo lavoro di unione, scambiandosi le proprie esperienze a favore dei propri assistiti.
Attraverso la loro preparazione, gli specialisti, ancora oggi, possono continuare a condividere le singole linee guida, per la diagnosi e la terapia delle varie patologie, indagini diagnostiche e cure domiciliari, cercando di migliorare in modo concreto la vita dei macheriesi.
Ma non solo.
Tempo fa, sempre in accordo tra i medici di base e la precedente amministrazione, iniziarono delle prevenzioni igienico-sanitarie in tutte le classi dalle scuole materne, elementari e medie presso ciascun plesso scolastico di Macherio e Bareggia. La collaborazione proseguì, anche per la protezione medica ad altre fasce d’età della cittadinanza, iniziando degli anziani e disabili.
Dunque i medici del paese, avevano colto e continuano a mantenere quella linea di unione e collaborazione, permettendo di ottenere dei costi ridotti della sanità pubblica e conservando un notevole livello di prevenzione per i propri pazienti.
Durante il Consiglio Comunale del 25 marzo 2011, nel quale si discuteva di bilancio, la Giunta Porta stanziò ben 200.000 euro per l’apertura nell’anno 2012/2013 di alcuni ambulatori in Bareggia. Con il piano di lavoro pensato dalla Giunta, i medici di Macherio se potranno, svolgeranno la propria attività sempre in collaborazione.
Premettendo che la proposta avanzata dalla Giunta ci pare condivisibile, perché andrebbe a tutelare i numerosi cittadini che risiedono nel territorio bareggese, permangono dei forti dubbi sulla fattibilità del progetto.
Com’è stato sostenuto durante il consiglio comunale, ci chiediamo se il progetto sarà di facile attuazione, oppure se esistono, come sembra, dei vincoli Asl Regionali e Provinciali che i consiglieri di Progetto Macherio per Bareggia hanno puntualizzato, per i quali i medici di base non possono avere più di un ambulatorio per ogni paese.
Durante l’ampio dibattito in consiglio comunale, gli assessori e i consiglieri di maggioranza chiamati a dare una risposta sulla fattibilità del piano indicato, cambiarono pensiero sulla propria proposta mostrando una scarsa sicurezza in merito. Dopo differenti risposte e prese di posizione pare che gli assessore di Lega–Pdl abbiamo virato completamente optando su una scelta a prima vista più semplice, di cercare una sede posizionata tra il paese e la frazione che accontenterebbe tutti.
Decisone che contrasta molto con il progetto originario e soprattutto con i soldi stanziati a bilancio, che parrebbero come una cifra sparata ad un’idea buttata lì, come al solito, “tanto poi ci penseremo”. Inoltre, la proposta è stata fatta senza le dovute informazioni su regole ben precise all’interno dell’organo sanitario.
Anche per quanto riguarda l’obbiettivo di un nuovo sito ambulatoriale tra Macherio e Bareggia, ci sorgono dei quesiti che anche la Giunta Porta dovrebbe porsi.
Se si decidesse di trasferire gli ambulatori in altra sede, come si usufruirebbe dei locali lasciati liberi dai medici in centro al paese a due passi dalla farmacia?
Ma soprattutto, dopo aver stanziato una somma importante di denaro pubblico, quale stabile è stato identificato per ubicare i dottori? Ancora una volta non vorremmo trovarci di fronte ad un manovra propagandistica, facendo parlare di se, attraverso i giornali locali e spostando il progetto come dibattito nella prossima campagna elettorale.
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