MACHERIO, CARTA OVER 60, CHE INSUCCESSO.


Siamo ormai al terzo anno di crisi economica consecutiva e non potevamo farci mancare la voce di una categoria che, per certi versi, è il polso di questa condizione economica essendo, in molti casi, punto di contatto fra utilizzatore finale e filiera distributiva, i commercianti. Per loro abbiamo intervistato il Sig. Sala (Unione Commercianti Macherio) e il Sig. Caremi. Con loro abbiamo affrontato i tempi più caldi di questo ultimo anno e mezzo.

Com’è andato l’anno commerciale trascorso e come presentato il 2011?
La crisi è molto profonda, dalla fine del 2008 e per il 2009, ci avevano fatto credere che il momento economico negativo fosse solo un periodo passeggero, ma al termine del 2010 la crisi si è sentita ancora di più. L’inizio del 2011 è forse è peggio degli altri anni.
I motivi di questa difficoltà per i piccoli commercianti sono dovuti ad una divisione capillare dei grandi magazzini nelle nostre zone, come Esselunga e Gigante, che attraverso la loro fornitura di merce, hanno messo in grande difficoltà, il comparto alimentare.
Oggi a Macherio, non esiste più un fruttivendolo, macellaio e neppure un gelataio. Ormai la gente viene veicolata verso Esselunga, così molti negozi, si trovano costretti a chiudere, rischiando di trasformare Macherio in un dormitorio.
Anche la scelta di molti Comuni di modificare la viabilità del centro in sensi unici, com’è successo ultimamente a Sovico, in via da Sovico, dove l’amministrazione ha scelto di veicolare le auto verso l’esterno del paese. A Macherio, la chiusura di via Milano alla domenica per molti anni e come avviene ancora oggi, anche se solo nella mattinata, non permette l’ingresso nelle vie del centro, quali Via Roma e Veneto che rimangono isolate. Ancora non capiamo perché via Milano, debba restare chiusa, non credo che la parrocchia abbia interesse, perché esiste un grande piazzale per i fedeli che escono dalla chiesa.

Secondo voi, cosa si potrebbe fare per non trasformare Macherio in un dormitorio? Non sarebbe una soluzione trasferire le industrie fuori dal centro storico?
Non avevamo bisogno dell’ Esselunga. Senza questo grande supermercato, molto probabilmente, il PP2 sarebbe partito prima, mentre oggi con questa crisi, chi viene a fare il commerciale a Macherio? Nessun industriale che abbia una ditta nel centro, attualmente, sarebbe disposto nel  trasformare la propria area da industriale a residenziale, magari con un po’ di commerciale nel caso lo esigesse il PGT. Attuare dei trasferimenti da una zona all’altra del paese, per un industriale significherebbe accollarsi dei costi eccessivi  in un momento di profonda crisi.
Noi comunque riteniamo vitale dare un profondo cambiamento all’area del centro. Non siamo mai riusciti a capire quanti appartamenti si sarebbero costruiti nel caso fosse andato in porto il PP2, ma pensiamo che ad occhio e croce circa 300 unita abitative. Calcolando 4 persone per famiglia, avrebbero portato un numero considerevole di abitanti nel centro.

Com’è stata pensata la tessera over 60?
Il tesseramento non sta andando bene. Se devo dirla tutta, noi commercianti, non l’avevamo pensata come tessera, limitata over 60, ma l’amministrazione Porta ha preferito cambiare. Avrei voluto per provare, attuare  la convenzione con i dipendenti comunali per 6/8 mesi. Se l’iniziativa fosse riuscita, avrei stipulato un accordo con le aziende del territorio macheriese, che avrebbero così distribuito le tessere ad ogni singolo dipendente. Il Comune mi sarebbe servito, come garante.
La Giunta Porta ha invece voluto distribuire le card solo a coloro che sono over 60 e noi abbiamo collaborato. Pensavo onestamente che ci fosse un maggiore successo, ma non sta  andando molto bene il tesseramento. Bisogna considerare che a Macherio ci sono 2270 over  60 e molti di essi, non hanno ancora ritirato la carta, perché inizialmente avrebbe dovuto essere spedita a casa dal Comune con una brochure. Visti i costi hanno desistito, dandoci l’onere a noi commercianti nello stimolare i nostri clienti. I costi per fare le tessere sono stati coperti parte dal comune e dall’unione commercianti.

I vari sconti, in base a cosa vengono effettuati?
Dipende dal commerciante. Bisogna dare atto Cesare Grezzi, che durante l’organizzazione, ha girato tutti i negozi per trovare degli accordi.

Come si è svolto il Distretto Commerciale?
Siamo riusciti ad entrare all’ultimo istante perché eravamo sotto elezioni, con un cambio di Giunta in corso. Il Dott. Marco Poppi, segretario dell’Unione Commercianti di Monza e Brianza e circondario Confcommercio, è stato molto utile perché ci ha dato un grosso aiuto.
Far parte del distretto e trovare i vari accordi è stato molto difficile, perché al tavolo si sono seduti: Sindaco di Villasanta che era capofila e tutti gli assessori al commercio di Arcore, Biassono, Vedano al Lambro e Macherio Con i commercianti di ogni paese.
Comunque alla fine siamo arrivati primi, quindi il grande sforzo ci ha pagati. I commercianti di ogni paese, hanno deciso in comune accordo di premiare la classe scolastica che facesse il miglior logo. E’ stata scelta la terza A della scuola secondaria Leopardi di Macherio. Il nome del consorzio è Corona del Parco perché raggruppa tutti i paesi che si snodano attorno ad esso.

Il fondo economico che il distretto commerciale dispone, da chi è stato sovvenzionato e a quanto ammonta?
Il fondo economico del commercio è di circa 68.000 euro, parte di questi soldi sono stati erogati da Esselunga per 50.000 euro, Gigante 13.000 e 2.000 dalla Camera del Commercio. La grande distribuzione, in quanto sponsor del distretto, ha richiesto, proprio per il denaro messo a disposizione, più aperture domenicali dei supermercati. Io non sono d’accordo perché abbiamo già concesso molto. La nostra proposta, provocatoria, di Commerciati è quella di imporre alle grande distribuzione che le aperture domenicali non siano più facoltative ma obbligatorie e di pagare le ore straordinarie ai propri dipendenti, non più recuperabili in settimana. (ndr, al dipendente viene richiesto di lavorare la domenica, festivo e straordinario, recuperando le ore durante la settimana, rimanendo a casa)

Come si può usufruire del fondo commerciale?
Dei soldi che ci sono in cassa, non si riesce a utilizzarli perché per usufruire di una parte del denaro, si è costretti a promuovere degli eventi che coinvolgano tutti i paese facenti parte del consorzio.

Dunque, si potrebbe utilizzare una parte dei soldi per una manifestazione a Macherio?
Non sono  utilizzabili, perché siamo costretti a coinvolgere tutti i paesi, in modo uguale.

E’ rimasto soddisfatto del mercato di Forte dei Marmi che si è svolto a Macherio?
Non sono per nulla rimasto contento del mercato di Forte, perché non portano qualità, svuotano le tasche dei cittadini con dei prodotti scadenti. Parlando sempre del rapporto di collaborazione, che reputo importante, l’amministrazione non mi ha interpellato per avere un parere e neppure sono stato messo in contatto con il referente dei mercati di Forte dei Marmi.
Avrei preferito inoltre che il mercato, si facesse in centro facendoci dare più soldi, piuttosto che ricevere una cifra ridicola. Se mi avessero interpellato avrei chiesto a questa organizzazione di lasciare dei soldi anche per una onlus come avviene a Monza.

L’assessore Ghezzi ha più volte rettificato il luogo della manifestazione che inizialmente avrebbe dovuto essere sul piazzale di Esselunga,  in seguito si era pensato di fare il mercato nelle vie del centro. Perché poi si è tornati nel luogo iniziale?
Hanno deciso di non farlo tra le vie del centro per problemi di sicurezza, perché mancavano i regolari 2,75 metri di larghezza e il comandante non si sarebbe preso la responsabilità. Noi l’avremo fatto in centro perché i negozianti avrebbero tenuto aperto il proprio negozio e i cittadini avrebbero potuto girare per le vie centro.

Perché questo mercato è venuto a Macherio?
Avevano telefonato anche a Biassono, ma hanno risposto che preferiscono fare lavorare i propri commercianti.

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