OGNUNO FACCIA LA SUA PARTE



Avvicinare e sensibilizzare i ragazzi delle scuole al tema  dell’abbandono della plastica in ambiente è un obiettivo importante sostenuto dal CAI Family Macherio e Vedano. Abbiamo avuto modo di metterlo a fuoco già nel 2020, con la mostra laboratorio “Nelle squame di una trota”, che prende il nome dal fatto che in origine i creatori avevano pensato che ci si sarebbe dovuti recare presso un torrente pieno di trote per ripulirlo. La pandemia ha bloccato quanto si era programmato e lo scorso anno il Family CAI ha voluto proseguire il proprio messaggio educativo presso le scuole con Kids Rooms, giochi educativi ambientali. 

Il progetto si inserisce nel programma più generale del Gruppo Family delle sezioni del Club Alpino di Macherio e Vedano, che vuole avvicinare i bambini al rispetto per l’ambiente da tutelare e preservare per le generazioni future, anche utilizzando pratiche ecosostenibili. 

“Nelle squame di una trota” si è nel tempo evoluto, fino a creare un film-documentario di  educazione ambientale presentato il 22 gennaio di quest’anno,  con protagonisti sette giovani che hanno avuto come teatro i sentieri, i boschi e i canaloni nelle vicinanze del Rifugio Carlo Porta ai Piani dei Resinelli. Il docufilm tratta l’avventura di 7 piccoli ragazzi che vogliono fare la loro parte per salvare il pianeta, iniziando a ripulire dai rifiuti la zona ai piedi della Grigna Meridionale facendo base al rifugio Porta.


 

Un’avventura vissuta dalle scuole elementari e medie di tre comuni (Macherio, Vedano al Lambro e Villasanta), che ha coinvolto più di 800 alunne e alunni. Il progetto “Nelle squame di una trota” ha poi dato il titolo a questo corto che racconta l’esperienza vissuta dai 7 eroi in rappresentanza anche dei loro compagni e compagne. 

Il film, realizzato con la regia di Mara Moschini e Marco Cortesi, trasforma un’azione locale in un messaggio globale: non imbrattare i nostri parchi, i mari e le montagne dovrebbe essere un dovere assoluto per tutti, nel rispetto della natura per il bene generale. Spesso però, a causa dell’inciviltà di alcune persone, la sporcizia lasciata appositamente per terra, così come la plastica abbandonata, imbrattano i luoghi che tutti frequentiamo. 

La  plastica buttata in mare danneggia molte specie marine mettendone alcune a rischio di estinzione. Ogni minuto viene depositato nelle acque del pianeta l’equivalente di un camion di spazzatura, cioè 8 tonnellate all’anno. Come tutti sappiamo, la plastica è presente anche in montagna, perfino sulle vette più alte d’Italia, dove è possibile trovare sacchetti di plastica abbandonati, che impiegheranno 1000 anni ad essere smaltiti e si calcola che cadono 200 milioni di particelle microplastiche che con lo sciogliersi dei ghiacciai in primavera ed estate si riverseranno nei ruscelli e nei torrenti.

Diventa quindi fondamentale il lavoro realizzato dal Family CAI che punta ad educare i nostri ragazzi per un mondo più pulito. Voi che fate? Ora tocca a noi tenere pulito il nostro paese e il nostro pianeta. 

Alessandro Casiraghi

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