MACHERIO: STUDIARE NEL VERDE, STUDIARE IL VERDE
Sicuramente un parco giochi non ha la stessa onda sonora di una biblioteca… ma mi sono adattato. Quel che mi ha fatto più sorridere “ai giardinetti gialli di Macherio”, così io li chiamo, è la bentornata mole di bambini che corrono avanti e indietro, con i nonni e genitori che li guardano giocare. E finalmente, oserei dire, sprazzi di vecchia normalità: benvenuta normalità, soprattutto se si pensa ai bambini.
Un’altra cosa che ho notato è la pulizia del parchetto. Certo, non sempre tutto è in ordine, ma c’è da sottolineare come quest’anno, meglio di altri anni, il comune di Macherio si sia preoccupato della salvaguardia del suo territorio: dalla creazione della vasca volano per contenere l’acqua piovana onde evitare allagamenti con la realizzazione di un sentiero in superficie, molto utile per collegare Macherio a Biassono, al rifacimento del Parco Baden Powell a Bareggia, fino alle opere destinate alla potatura con un investimento notevole.
Il comune si è impegnato a salvaguardare ciò che ci circonda e di conseguenza anche noi nel nostro piccolo dobbiamo dare una mano, se non vogliamo che questi sforzi si vanifichino. Purtroppo si vedono troppo spesso rifiuti lasciati alla mercé; di questi tempi va di moda abbandonare al loro destino le mascherine, sul marciapiede o in mezzo alla strada.
Ed è importante preservare non solo il parchetto dietro casa perché se inquiniamo o sporchiamo la nostra biosfera automaticamente inquiniamo anche noi stessi, perché lì dentro, nella sfera appunto, ci siamo pure noi.
Andrea Semeraro
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