MACHERIO: IL SINDACO RISPONDE


Vedo con piacere come alcuni concittadini, molto sensibili sui temi ambientali, abbiano espresso una loro chiara opinione circa la sistemazione di vie alberate del nostro paese. 

Un sindaco ha il dovere di proporre soluzioni e compiere delle scelte. Deve spesso cercare di trovare la quadratura del cerchio rappresentata dai diversi elementi in gioco, facendo sempre prevalere l’interesse e il bene della collettività. Vi assicuro di avere ricevuto, anche in tempi non recenti, lettere di cittadini con una visione opposta rispetto a quella da voi espressa. 

 Alcuni di essi hanno addirittura e legittimamente incaricato un avvocato per difendere i loro interessi dai danni procurati dalle radici alle recinzioni o altre parti delle loro proprietà. Non è facile svolgere il ruolo di primo cittadino. Occorrono grandi doti di equilibrio che, non essendo innate, si devono umilmente acquisire imparando ad ascoltare. 

Nessuno vuole tagliare alberi per cementificare. Un sindaco non ne avrebbe neppure la facoltà, se non dopo aver esperito tutte le procedure imposte dalle leggi (e non sono poche), che oggi tra l’altro impongono piantumazioni e, ovviamente, sentito il parere vincolante di agronomi ed esperti in materia. Bisogna però convenire che, prima o poi, il problema della sostituzione di alcune essenze che da tempo ornano alcune nostre vie si deve porre. Gli alberi di via Milano sono stati messi a dimora in anni in cui la strada rappresentava l’unico accesso da e per Biassono. 

 La strada provinciale non era ancora tracciata. Gli edifici destinati ad abitazione erano pochissimi e dopo la recinzione di Villa Caroli di proprietà della famiglia Rivolta, da padrona la faceva una vasta campagna coltivata a cereali e piantumata a gelsi. Gli alberi di via Grandi sono stati messi a dimora nei primi anni cinquanta, subito dopo la costruzione di due edifici destinati ad abitazioni “popolari”. 

Ora sono cresciuti oltremisura in cerca di luce e a volte in competizione con altre essenze situate in giardini privati. È vero che negli scorsi anni i tagli di bilancio hanno costretto le amministrazioni a contenere e a ridurre i costi di manutenzione del verde ma, oggettivamente, non può essere imputato a tale mancanza lo stato attuale delle cose. Posso assicurare che l’Amministrazione che presiedo ha a cuore i temi ambientali, non tanto per moda e neppure per mera convenienza o necessità. 

Viviamo in un paese con una densità pari a 2350 abitanti per km2, decisamente inferiore rispetto a Vedano, più bassa di Sovico e Biassono. Lissone, che non va preso ad esempio, doppia i nostri dati. La revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT) che ci stiamo preparando ad affrontare confermerà le scelte che da anni caratterizzano le Amministrazioni di Progetto Macherio, prima fra tutte la volontà di privilegiare recuperi e riqualificazioni in alternativa al consumo del territorio e di mantenere ampie zone del nostro territorio a verde. 

Anche la riqualificazione del centro del paese, legata al progetto di riconversione di una vasta area dismessa presentato dai privati proprietari, andrà nel senso di una diminuzione del costruito, a vantaggio del recupero di significative porzioni di aree a verde e pedonali. 

Macherio, con l’impegno mio e dei miei collaboratori, continuerà a essere un paese vivibile, con una tassazione equa e che fa il possibile per garantire i servizi fondamentali alle persone e alle famiglie, soprattutto a quelle con maggiori difficoltà. Avere cittadini che si interessano alla vita pubblica, che esprimono pareri, danno suggerimenti e offrono il loro contributo, fa solo piacere e testimonia la ricchezza di una comunità. 

Per questo vi ringrazio. 

Mariarosa Redaelli sindaco

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