MACHERIO: UN GRANDE PROGETTO


È stato depositato in Comune un progetto destinato a cambiare faccia a una bella fetta del nostro paese. 

Non si può definire altrimenti una superficie di oltre 8.000 mq, ma più che della quantità è della qualità dell’intervento previsto che ci preme occuparci. Intanto, la posizione. Il comparto è ricompreso tra le vie Piave, Vittorio Veneto, 1^ Maggio, Matteotti; per capirci, tra la piazza del Lavatoio e il piazzale della Stazione. Poi, il cambio di destinazione. 

 Oggi gran parte dell’area è occupata da un complesso industriale dismesso ormai da anni. Uno dei punti fondamentali dei programmi varati dalle amministrazioni comunale a guida Progetto Macherio (siamo al quinto mandato) era, ed è, la riqualificazione del territorio, che passa anche attraverso il distanziamento tra grandi e ingombranti attività produttive e residenze. Questo è uno dei casi più eclatanti, una delle opportunità che possono davvero migliorare non solo l’aspetto urbanistico di Macherio, ma la qualità della vita, grazie al verde, ai percorsi pedonali, alle zone di incontro che si realizzeranno. Guardiamo, quindi, un po’ più da vicino il progetto. 

Al posto dei capannoni sorgeranno residenze e spazi per il terziario. Rispettivamente mc 11.935 per le abitazioni e 2.145 per l’artigianale/terziario. Detta così, i non addetti ai lavori faticheranno a raccapezzarsi. Per semplificare, per avere un’idea più famigliare delle superfici, basta dividere per 3, in quanto l’altezza dei vani è di 3 metri: perciò 4.000 mq residenziali e 700 mq di terziario. L’area è così vasta che la proprietà avrebbe potuto, rispettando le norme sui rapporti tra superficie a disposizione e costruzioni, occupare uno spazio pari a 1.600 mq, invece dei 1.300 pattuiti. Le trattative con l’amministrazione comunale hanno portato a ridurre l’impatto del mattone sul verde, che viceversa dai 1.000 mq obbligati per legge si amplierà fino a 1.600 mq. 



I parcheggi rimarranno tutti all’esterno, per consentire i collegamenti interni esclusivamente ai pedoni. Oltre a un boschetto di betulle, a rendere l’ambiente più accogliente ci penseranno una piazzetta e le panchine per la sosta. Quanto costerà ai proprietari la realizzazione di queste opere pubbliche? 

Anche qui, occorre distinguere tra dovuto per legge e concordato con l’amministrazione. Gli oneri da versare al Comune per le opere di urbanizzazione primaria ammonterebbero a € 92.00, ma in realtà la formazione dei due parcheggi in Via Piave e in Via 1^ Maggio e dei percorsi pedonali e ciclabili costeranno, come concordato, € 378.000. 

Il costo per la proprietà lievita anche per le opere di urbanizzazione secondaria (raccolta e smaltimento delle acque meteoriche con la formazione di tre vasche di laminazione): da € 105.000 dovuti per legge a € 167.000 concordati con l’amministrazione comunale Inoltre, in sede di trattativa, si è stabilito che, invece di versare al Comune i costi di costruzione, la proprietà realizzi direttamente altre opere ritenute necessarie per completare la riqualificazione del comparto, anche all’esterno dell’area in questione. 

In particolare, verrà pavimentato, illuminato e abbellito con aiuole il grande spazio lungo Via Piave adibito a parcheggio. Il tutto avrà un costo di € 148.000. In più, per collegare i percorsi pedonali e ciclabili si realizzerà una piazza illuminata costo € 59.000.




 

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