MACHERIO: UNA PIZZA INCLUSIVA
Il 2 aprile 2020 si è svolta la Giornata mondiale della Consapevolezza dell’autismo, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007.
Come ogni anno in molte città
italiane e del mondo le piazze e i
più importanti monumenti si sono
illuminati di blu, a testimonianza
della vicinanza della comunità
alle persone con autismo e alle
loro famiglie.
Quando si parla di autismo, si
intendono tutte le diverse manifestazioni molto varie tra loro,
in quanto esistono differenti livelli di gravità, da
forme più sfumate
ad altre più acute, dalla fatica a
relazionarsi con il
mondo circostante
alla presenza di un
corredo di abilità,
come concentrazione a lungo termine,
identificazione delle
idee logiche, elevate abilità matematiche, elaborazione
delle informazioni
visive.
In linea generale, quindi, l’autismo è una condizione che in fluisce tipicamente sull'abilità della persona di comunicare, di
avere relazioni con gli altri e di
rispondere in modo appropriato all'ambiente circostante.
Dietro le diverse difficoltà che toccano anche molti ragazzi giovani,
nasce un progetto con l’idea di
avviare un lavoro di inclusione
per i ragazzi autistici.
Su queste basi, grazie all'impegno di Nico Acampora con l’aiuto
anche di molti donatori, nasce la
Pizzeria PiazzAut, in cui i ragazzi
lavorano nel creare varie pizze
per la clientela seguiti da pizzaioli professionisti e nel servirle
al tavolo.
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere questa realtà grazie alla
nostra concittadina macheriese,
Maria Siddi che collabora con
questa iniziativa, permettendo ai
ragazzi di sentirsi parte integrante
di una società, in una realtà dove
spesso i ragazzi con autismo
vengono esclusi dal mondo del
lavoro e delle relazioni sociali e
i genitori si trovano spesso ad
affrontare questa realtà da soli.
Nella giornata del 2 aprile, come
abbiamo precedentemente ricordato, giorno della coscienza
dell’autismo, si sarebbe dovuto aprire la prima pizzeria PizzaAut
a Cassina de’ Pecchi, ma a causa
del decreto ministeriale che impone la chiusura di tutti gli esercizi
commerciali per il Covid-19 che
sta colpendo e cambiando la vita
di tutti, l’inaugurazione è stata
rinviata.
Nasce così l’idea sostenuta dal
fondatore Nico Acampora e promossa anche da tutti i collaboratori di creare un video da condividere con tutti. I ragazzi,
i bambini con le rispettive famiglie, attraverso una foto che
li rappresentava con le pizze
preparate da ognuno di loro a
casa, hanno comunque aperto,
se pure virtualmente, il ristorante.
Anche alcuni bambini macheriesi
della classe 2° A di Macherio non
sono voluti mancare in questa
opportunità di aggregazione,
di condivisione e di inclusione,
partecipando alla creazione delle pizze. Prima però erano stati
coinvolti e sensibilizzati verso il
mondo dell’autismo e i bambini
hanno così capito che non c’è
differenza e che ogni individuo
è speciale.
Si tratta per tutti di una sfida
nel realizzare un luogo sociale
e nello stesso tempo un posto
dove unirsi tutti insieme, come
potrebbero nascere nuove iniziative, che diventino luoghi di
aggregazione, di inclusione di
sostegno alle varie famiglie di
ragazzi autistici.
Alessandro Casiraghi
Commenti