MACHERIO: UNA MANO IN PIU'



Dal dicembre scorso sono operative sul territorio macheriese le Guardie Ecologiche Volontarie (G.E.V.). Corrado Villa, comandante G.E.V. Monza e Brianza, responsabile del distaccamento area centro-nord Lissone, e il sindaco Mariarosa Redaelli ci spiegano chi sono le Guardie Ecologiche Volontarie, quali sono le loro competenze e perché è stato richiesto il loro intervento nel nostro Comune.

Come è nato il progetto?
Il progetto è nato dall’analisi della realtà, dal bisogno di avere un maggior controllo del  territorio. Certamente ci sono i carabinieri, che hanno comunque una moltitudine di competenze da soddisfare. Certamente ci sono le nostre forze interne, quali la polizia locale, la quale però ha orari limitati per cui non può esercitare in certe fasce orarie. La provincia mette a posto a disposizione il servizio G.E.V. già istituito e operante su più comuni, pertanto abbiamo chiesto al presidente provinciale e al capo della polizia provinciale di sottoscrivere  un protocollo di intesa, siglato nel dicembre scorso. L’amministrazione dà un contributo per il mantenimento del servizio di circa mille euro l’anno, una cifra irrisoria necessaria per soddisfare le spese correnti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il cittadino, indirizzarlo alle buone pratiche. La mancanza di vigilanza, fuori dagli orari di servizio della polizia locale, incentiva le persone a infrangere quelle che sono le norme corrette del vivere civile. Trattando, ad esempio, delle deiezioni canini, a proposito delle quali raccolgo decine e decine di lamentele, dopo un certo orario qui a Macherio è un far west. Pertanto ho ritenuto opportuno dotarmi di un aiuto in più per sanzionare, attraverso l’emissione di multe, quando occorre, questi come altri comportamenti non idonei, come il vandalismo o l’abbandono dei rifiuti.

Cosa sono le G.E.V. e quali sono le loro competenze?
Il servizio G.E.V. opera in Lombardia da quarant’anni. Da dieci nella provincia di Monza e Brianza. L’area della provincia di Monza e Brianza è organizzata in quattro distaccamento: nord, sud, est e ovest. Le guardie dipendono dal comandante della polizia provinciale, il Dott. Zanardo. Il distaccamento centro-nord di Lissone è stato costituito nel 2014. Attualmente il distaccamento conta 7 unità che non si occupano solo di ecologia e ambiente, ma hanno competenza di polizia ittica e venatoria. È importante sottolineare che le guardie vigilano sul territorio in affiancamento con la polizia provinciale. Le G.E.V. sono volontari nominati agenti di polizia amministrativa. Il loro incarico è stato siglato direttamente dal presidente della provincia e dal prefetto tramite decreto presidenziale. Sono a tutti gli effetti ufficiali con relativi poteri. Sono incaricati di vigilare su tutte le leggi regionali di loro competenza e come, nel caso di Macherio, in virtù del protocollo di intesa, vengono anche incaricati di vigilare sui regolamenti locali. I turno di pattugliamento sono concordati con le relative amministrazioni pur restando autonomi come previsto dalla leggi. Operiamo naturalmente in stretto contatto con la polizia locale, il comandante è sempre al corrente dei nostri interventi.

Come vi si riconosce e come siete stati accolti dalla popolazione?
Siamo facilmente riconoscibili dalla divisa e dall’autopattuglia. Sull’accoglimento, vedere la macchina che gira e vigila fa si che, per ammissione di alcuni cittadini, la popolazione riconosca nelle G.E.V. un punto di riferimento. Dall’altro non è facile fare la guardia perché ci si poni in maniera repressiva e la situazione attuale di crisi ha acutizzato certi comportamenti non a norma. Capita che non avendo i mezzi finanziari per smaltire rifiuti che esigerebbero specifici trattamenti, alcuni soggetti risolvano il loro problema, che diventa però un per la comunità, abbandonando o sotterrando questi rifiuti. Siamo già intervenuti qui a Macherio nel campo della raccolta differenziata incontrando i cittadini che reiterano in condotte poco civili. Concretamente, rimanendo su quest’esempio, suoniamo al citofono dell’interessato e lo sanzioniamo informando poi il sindaco che procederà come ritiene opportuno. 

Non mi resta che augurare alle G.E.V. buon lavoro!

Lucia Grazia Coviello

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