CONSUMO DI SUOLO, BRIANZA PECORA NERA DELLE PROVINCE ITALIANE
Riportiamo sul nostro blog la relazione presentata dall'istituto Ispra sul consumo di suolo in Italia nel periodo 2017, dove vede la Brianza la Provincia con un maggiore consumo di suolo e Lissone con la magliara nera essendo uno dei comuni in Italia con un altissima percentuale di superficie artificiale. Via riportiamo l'articolo apparso su MBNEWS.
Consumo di suolo in Italia? È Monza e Brianza la provincia con la percentuale di suolo
artificiale più alta di tutto il Bel Paese, con il 41% di suolo consumato in rapporto alla superficie
provinciale e 35 ettari in più consumati nel 2017.
IN ITALIA, OGNI SECONDO 2 MQ DI CEMENTO
Il dato allarmante emerge dal nuovo rapporto Ispra 2018 che ha fotografato la situazione e le
trasformazioni del territorio italiano tra il 2016 e il 2017.
Uno scatto che immortala una realtà
tutt’altro che positiva, con un consumo di suolo che nel 2017 continua a crescere in tutta Italia.
Secondo lo studio, infatti, nell’ultimo anno le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 54
chilometri quadrati di territorio, in media, circa 15 ettari al giorno, ovvero 150mila metri quadrati:
se si considera che un campo da calcio è grande circa 0,7 ettari, è come dire che vengono costruiti
più di 21 campi da calcio al giorno e che ogni secondo vengono coperti con cemento o asfalto
due metri quadrati di territorio.
In questo contesto, non fa onore considerare che la Provincia di Monza e Brianza, e più in generale
il nord e la Lombardia, sono a capo di questo processo.
MONZA: MAGLIA NERA DEL CONSUMO DI SUOLO
Nel 2017, in 15 regioni è stato superato il 5% di consumo di suolo, con il valore percentuale più
elevato in Lombardia, seguita da Veneto, Emilia e Friuli.
La Lombardia detiene il primato anche in
termini assoluti, superando quest’anno i 310 mila ettari del suo territorio coperto artificialmente (il
13,4% delle aree artificiali italiane è in questa regione), contro i 9.500 ettari della Valle D’Aosta,
unica regione rimasta sotto la soglia del 3%.
Se si prende in considerazione la situazione provinciale, quella di Monza è la realtà più critica,
con il 41% di suolo consumato, un dato di molto superiore alle altre province lombarde (escludendo
Milano al 32%): solo Varese, infatti, supera il 22%, mentre la altre si attestano a una media del 12-
13%.
LISSONE RE DEL CEMENTO
A ciò si aggiunga che nel territorio della Provincia di Monza e Brianza compare il nome del
Comune italiano con maggiore consumo di suolo nel 2017, rispetto alla superficie territoriale:
si tratta di Lissone, con il 71,3% di territorio consumato, seguito da Sesto San Giovanni (67,3%) e
Cusano Milanino (64,6%).
Infine, il rapporto prende in considerazione una serie di esempi di consumo di suolo avvenuti in
Lombardia nell’ultimo anno, due dei quali nel territorio di Monza e Brianza: il nuovo centro per la
logistica, comprensivo di strade di accesso e servizi (8 ettari consumati) realizzato a Lazzate e la
trasformazione di un suolo agricolo nel comune di Nova Milanese, con realizzazione di nuovi
insediamenti industriali e commerciali, ampliamento di aree estrattive già esistenti ecc.
Pare proprio che la Provincia di Monza e Brianza sia in prima fila a dare il cattivo esempio.
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