MACHERIO, PRESTO SI VOTA IL SINDACO



Tra non molto in primavera si vota per le elezioni comunali, per scegliere il nuovo Sindaco e i consiglieri.

Prendiamo una breve rincorsa per entrare nella storia delle elezioni comunali di Macherio a è partire dal 1995. Perché proprio dal 1995? Perché per la prima volta i cittadini erano chiamati a non votare lista politica, ma a scegliere direttamente il sindaco.

Si presentarono 4 candidati, a prevalere fu Franco Verga con la lista di Progetto Macherio con il 48% dei voti. Seguirono Andrea Rivolta di Polo&Popolari con il 30%, Augusto Gatti con la Lega 14%, Marcello Davoli  di Brianza Cresce 8%.

Quattro anni sono passati, Franco Verga si ripresenta vincendo nuovamente con il 67,5% dei consensi.

Terzo turno rivince Progetto Macherio nel 2004 con sindaco Mariarosa Redaelli,con  il suo 59% di preferenze, distanziando nettamente Giancarlo Porta della Lega fermo al 24% e Carlo De Carlini con il 17%.

Dopo cinque anni Porta si riprende la rivincita. In un confronto secco tra la lista civica di Progetto Macherio Bareggia e la coalizione Lega&PdL vince con il 59% dei voti. Il suo mandato però dura solo 3 anni, sfiduciato dai suoi stessi consiglieri dopo che tolse la fiducia a 3 assessori da lui stesso nominati.

Nel 2013 Mariarosa Redaelli  ritorna a vincere riportando Progetto Macherio Bareggia alla guida del paese. Le scelte dei macheriesi furono: Redaelli 47%, Mariani con Insieme si può 24%, Giancarlo Porta con Bareggia Macherio nel Cuore 15%, Augusto gatti con la Lega 8%, Andrea Velutti di Cittadini per Macherio 6%.




Siamo ora alla sesta puntata. Chi si candiderà, di nuovo o ex novo, ad amministrare il paese? Ora escludendo un candidatura per motivi economici o di carriera, non rimane il desiderio di rendersi utile alla comunità.

Ma in che modo? Se amministrare un comune viene spesso ad assomigliare un condominio perché dividersi in candidature e liste concorrenti e, spesso, litigare fra loro?

Esiste anche un motivo perché vale la pena amministrare e scegliere bene chi votare, dall'attenzione alla persona, alla cura del verde contro l'occupazione del suolo dei mattoni per preservare il nostro territorio e consegnarlo ai nostri piccoli ancora vivibile. Ancora, e innanzitutto, essere disponibili all'ascolto, nel mediare, nel seminare un briciolo di convivenza e tolleranza.

Avanti chi tocca sapendo di doversi impegnare al massimo e non nel promettere mari e monti. Spettacolo a cui dobbiamo spesso assistere nella campagna elettorale nazionale. 


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