MACHERIO, PIOVE GOVERNO LADRO


La notizia del calo di iscritti in una delle quattro scuole macheriesi può indurre a riflessioni di diverso tipo. Questa, ad esempio, riportata su un settimanale locale: " Colpa del'amministrazione comunale", " Macherio è  diventato un dormitorio ".

Ora, trovate un nesso tra il punto di partenza e la conclusione, passando dallo scontatissimo luogo comune per cui le colpe sono sempre e solo dell'avversario politico, non è esercizio facile. A mescolare ingredienti non diversi, la scuola con la sua autonomia didattica, l'amministrazione comunale con i suoi vincoli di legge, il territorio con le iniziative edilizie dei privati, si rischia di sfornare un pasticcio indigeribile. 

Se, prima che a questa, si è data una occhiata, l'elenco degli interventi comunali a favore della scuola. Un dato è chiaro inequivocabile e non può sfuggire: il Comune di Macherio sostiene le sue scuole con mezzo milione di euro l'anno e, in questo ultimo triennio, con altrettanto  denaro in opere straordinarie. Tre milioni di euro in tre anni sono, con i tempi che corrono, uno sforzo  che denota l'attenzione quotidiana degli amministratori per i nostri ragazzi. 

D'altronde, vorrà pur dire qualcosa che il Sindaco e un assessore sono stati stati insegnanti con i vari assessori rivolti verso l'educazione, la cultura ed un assessore rivolto esclusivamente sul versante scolastico quasi quotidianamente. 

Ma evidentemente in gusto di inventare polemiche non sente ragioni. Eppure ce ne devono essere, di ragioni. Intanto, qualche numero per capire bene di che si parla. Alla scuola materna e alle medie, le iscrizioni sono rimaste suppergiù come sempre. In prima elementare, 34 iscritti a Bareggia, 16 a Macherio. Su quanti potenziali?

I bambini che compiono i sei anni sono 60; dei 50 iscritti i residenti sono la metà 28, l'altra metà arriva da fuori. da fuori dove? Per Bareggia è presto detto, dato che non si fanno, giustamente , distinzioni tra bareggesi di Macherio e di Lissone.

Per Macherio il discorso cambia. E cambia perchè sono cambiati i tempi. oggi la scelta della scuola, come della società di calcio, della palestra, del corso di pianoforte, non dipende dalla comodità e dalla vicinanza, ma dalla valutazione delle risposte alle aspettative dei genitori.

Fare tre chilometri piuttosto che trecento metri non fanno la differenza, o perlomeno la differenza conta meno della validità dell'offerta sportiva, musicale e scolastica. Se poi ci sono i nonni, e oggi i nonni ci sono, a portare i nipoti. 

Su questo occorre fare una riflessione seria. Già, riflettere. Seriamente.   

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