MACHERIO, PROGETTI SCOLASTICI. INTERVISTA ASS. ISTRUZIONE SILVIA VITAGLIANI


Tanti sono i valori formativi che vengono proposti dalle scuole nei vari programmi scolastici per permettere ai ragazzi anche una formazione culturale e civica che consenta loro di convivere all'interno della società moderna perché la scuola nonostante tutto rimane ancora la protagonista assoluta nel nostro sistema educativo e rimane centrale nel dibattito pedagogico. Il suo ruolo nell'educazione insieme alla famiglia è fondamentale anche se non esaustivo. Il 20 dicembre si è tenuto il consiglio comunale e tra i vari punti all'ordine del giorno si è discusso come tutti gli anni del “Piano annuale per la promozione del diritto allo studio” per l’anno scolastico 2016/17. Sulla base della approvazione avvenuta in Consiglio Comunale, abbiamo voluto intervistare l’Assessore alla Pubblica Istruzione,  Silvia Vitagliani, per conoscere meglio i progetti pensati e condivisi tra l’amministrazione e l’Istituzione scolastica.

Assessore Vitagliani, grazie per la sua disponibilità che ci permette e speriamo permetterà ai nostri lettori di conoscere meglio i progetti che vengono svolti nelle scuole a Macherio dai nostri ragazzi. Prima di entrare nel merito dei progetti educativi, vorremmo sapere quanti ragazzi sono iscritti nel nostro istituto e qual è l’andamento di entrata e uscita dalle scuole macheriesi?  Quest’anno la popolazione scolastica ammonta a 657 alunni (153 alla Scuola dell’Infanzia, 209 Primaria Manzoni, 182 Primaria Rodari e 113 Secondaria Leopardi), 7 unità in più dello scorso anno, diversi in meno rispetto ad anni passati; variazioni in parte fisiologiche dovute anche ad una mobilità maggiore da parte delle famiglie.

Dopo i lavori avvenuti in questi anni per mettere in sicurezza e rimodernare le nostre scuole di Macherio, in quali condizioni destano e quali altri interventi avrebbero bisogno? Grazie alle decisioni prese in materia di manovra finanziaria, lo Stato ha permesso e permetterà l’utilizzo dell’avanzo di bilancio per la ristrutturazione degli edifici scolastici: ne abbiamo approfittato nell’estate 2015 con la sostituzione dei serramenti e il rifacimento della copertura del tetto della Scuola dell’Infanzia. Quest’anno, presumibilmente in estate, a scuola chiusa, si interverrà alla Primaria Rodari con la sostituzione del pavimento in linoleum e con interventi di efficientamento energetico. Alla Scuola dell’Infanzia verranno fatti anche lavori per il rifacimento totale dei servizi igienici. Nel prossimo anno vorremmo intervenire anche alla Primaria Manzoni per rifare completamente i bagni e per altre piccole ristrutturazioni. La Scuola Secondaria Leopardi è stata interessata dall’intervento sul tetto (per l’annosa questione delle infiltrazioni) che andrà a chiudere una situazione che si trascinava da troppo tempo.
  
Focalizzando la nostra attenzione sui programmi educativi, per quanto riguarda il valore civico, di cosa tratta il progetto “Bene in Comune” e da che età gli alunni partecipano? Questo progetto fortemente voluto dall’Amministrazione e condiviso dall’Istituzione Scolastica vuole avvicinare i ragazzi della Scuola Secondaria al concetto di cittadinanza, far comprendere che essere cittadino attivo significa essere portatore di diritti e di doveri che chiedono impegni mutui. Dopo un primo incontro con il Sindaco e due Assessori, in cui si è raccontato ai ragazzi il funzionamento della macchina amministrativa comunale, il progetto prevede che siano loro a prendersi carico di un “bene” della comunità; nello specifico, durante le ore di educazione artistica, le classi seconde si occuperanno di “abbellire” le panchine del parco giochi di via Mascagni, partendo dalla progettazione su carta in classe fino alla realizzazione vera e propria. Le classi prime invece si occuperanno della realizzazione di cartelli per i parchi giochi, le aree verdi e i parcheggi disabili del nostro paese. Le classi terze ci aiuteranno nella scelta dei lavori che verranno poi realizzati.  Riteniamo che per i ragazzi sia molto utile veder nascere e crescere un loro progetto e vederlo poi collocato nel loro paese, magari prestando più attenzione agli atti vandalici o di poca educazione che purtroppo a volte deturpano gli spazi comuni.  Abbiamo molte aspettative su questo progetto e ci auguriamo che possa continuare nei prossimi anni divenendo parte integrante dell’offerta formativa della scuola.





Il bullismo è un grave problema di cui ormai troppo spesso sentiamo parlare nei vari telegiornali per fatti gravi. All’inizio del mandato di questa amministrazione con la collaborazione del Comitato Genitori si era organizzato un incontro pubblico per far conoscere il problema (in particolare del cyberbullismo) a tutti genitori. Quali sono le proposte messe in campo relativamente a questo problema? In merito a questo tema è stato proposto alla Scuola un cortometraggio prodotto dall’Associazione Valeria di Milano con la partecipazione di alcuni ragazzi ospiti di una comunità di recupero e alcuni alunni di diverse scuole; questo cortometraggio dal titolo “Non è uno scherzo” è il punto di partenza per un percorso che le insegnanti delle classi interessate (le 2e della Primaria Manzoni, le 4e e le 5e delle Primarie Manzoni e Rodari) stanno sviluppando insieme alla pedagogista della Coop. La Grande Casa che l’Amministrazione Comunale mette a disposizione della Scuola (per questo progetto e per lo sportello di supporto alle insegnanti attivo da diversi anni).  Perché il titolo “Non è uno scherzo”? Perché si tende a minimizzare, sempre. E invece non si tratta mai di uno scherzo. Il bullismo è un fenomeno serio, con forti conseguenze psicologiche sulle vittime. Si vuole stimolare un confronto e una discussione costruttiva all’interno della scuola, luogo più comune in cui il bullismo si compie, proiettando il cortometraggio e creando un dibattito tra alunni, docenti, vittime, bulli, genitori e adulti in genere. 

Progetto “Scuola aperta”, di cosa si tratta? È un programma nato lo scorso anno scolastico e riproposto nuovamente quest’anno ed è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria. Prevede la scuola aperta per tre pomeriggi alla settimana fino alle 17,00 (l’orario scolastico prevede il termine delle lezioni tutti i giorni alle 14,00) con servizio mensa e attività di compiti e studio assistiti (per due pomeriggi) e attività sportiva con un docente specializzato (per il terzo pomeriggio). L’idea è nata su richiesta di un gruppo di genitori preoccupati del fatto che i loro figli fossero a casa (magari da soli) tutto il pomeriggio, da qui l’esigenza di avere un luogo in cui poter fare i compiti e studiare oltre che socializzare e relazionarsi tra pari, assistiti da personale idoneo. I ragazzi (e le famiglie) che hanno aderito al progetto sono 14 (non tantissimi, in realtà) tra prima e seconda media e la sua realizzazione è stata possibile grazie all'interazione tra Amministrazione Comunale, Scuola e Coop. La Grande Casa.  Segno che attraverso l’ascolto dei bisogni, il dialogo e la cooperazione tra tutti, pur con risorse limitate, si possono mettere in campo strumenti a favore dei nostri ragazzi. Questo progetto si inserisce nel concetto più ampio espresso dalla legge 107 (“La Buona Scuola”) che incentiva l’utilizzo dei locali scolastici anche in orario extrascolastico per attività a favore della popolazione scolastica e della comunità in genere. È con questo obiettivo che nei mesi scorsi è stato proposto dall’Amministrazione Comunale ed approvato dal Consiglio d’Istituto un Piano di utilizzo dei locali scolastici proprio per dare la possibilità ad Associazioni varie di poter utilizzare gli spazi per attività diverse.

Quale investimento e attenzione viene data verso i ragazzi con handicap e con difficoltà dalla Amministrazione? Innanzitutto gli alunni delle nostre scuole con disabilità varie sono in tutto 26 e l’attenzione nei loro riguardi si concretizza nel mettere a disposizione i supporti tecnici necessari e, dal punto di vista puramente educativo, anche per minori in difficoltà, mettendo a disposizione, in collaborazione con la Coop. La Grande Casa, le operatrici/gli operatori per il numero di ore necessario (oltre al sostegno dato dalla Scuola). Per alcuni sono necessari anche interventi domiciliari o di affiancamento presso realtà del territorio (Centro Polifunzionale per la famiglia) per garantire loro oltre al tempo-scuola uno spazio di socializzazione e relazione mediato da operatori qualificati.

Da qualche anno a Bareggia è partito il Piedibus con molti elementi, mentre a Macherio fino allo scorso anno contava pochissimi ragazzi. Com’è la situazione in questo nuovo anno scolastico? In merito al Piedibus la situazione è ancora la stessa ovvero tre linee attive a Bareggia con più di 50 bambini e 25 accompagnatori (ne approfitto per ringraziare il Comitato Piedibus Bareggia per gli sforzi, la costanza e la determinazione), mentre a Macherio è attiva una sola linea con 8 bambini e 4 accompagnatori (su 209 alunni!). Ci auguriamo che nei prossimi mesi (magari con la bella stagione) i numeri possano aumentare anche perché si comincia la giornata facendo due passi e chiacchierando e anche per i bambini è un bel momento di socializzazione. Invito tutti coloro che ci hanno pensato ma hanno abbandonato l’idea, chi è più pigro e preferisce l’auto, chi va a piedi comunque ma senza aderire al Piedibus di iscriversi: è gratuito e, in caso un giorno non si possa accompagnare il proprio figlio per vari motivi, c’è chi potrà farlo al suo posto!

Anche il comodato uso dei libri è attivo da diversi anni, permettendo alle famiglie di alleggerire la spesa dei libri in un periodo di crisi. Quanti sono stati coloro che hanno fatto richiesta anche questo anno? Purtroppo per quanto riguarda il comodato dei libri la notizia è che non è più in uso! Alla fine dello scorso anno scolastico, in fase di preparazione del progetto per il nuovo anno, abbiamo avuto un incontro con la Scuola in merito ed è emerso che il Comodato d’uso non è più uno strumento ritenuto utile. I professori necessitano dei libri dell’anno passato per i primi mesi del nuovo anno per ripasso o per terminare il programma, durante l’estate i libri servono per i compiti e questo quindi avrebbe rappresentato un problema in più per le famiglie che avrebbero dovuto organizzarsi con fotocopie di interi capitoli. A malincuore abbiamo rinunciato a questo strumento non solo di risparmio ma anche di valore in sé (la cura di un libro che ricevo e che passerò ad altri) e per il quale ringraziamo la Banca del Tempo, che ci ha dato supporto logistico nella preparazione dei testi, e le famiglie che avevano aderito. Confidiamo che continui “ufficiosamente” almeno lo scambio di libri tra i ragazzi che escono dalla terza media e quelli che entrano in prima.
   
Su quali nuovi progetti, idee si sta lavorando per il futuro?   Al di là degli interventi sugli edifici scolastici l’approccio è quello di stare con occhi e orecchie aperte per accogliere richieste e bisogni da parte delle famiglie e della scuola. Il segno distintivo del nostro lavoro vuole essere lo spirito collaborativo e propositivo nel pieno rispetto dell’Istituzione Scolastica, dotata di una sua autonomia nella scelta dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa. Il nostro impegno sarà di quello di coinvolgerla nella vita del territorio di cui anch’essa è parte fondamentale, consapevoli che le attività e le numerose sollecitazioni cui è sottoposta non permetteranno l’adesione a tutte le proposte.
La ringraziamo per averci dedicato del tempo e per la sua disponibilità.


Alessandro Casiraghi.      

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