MACHERIO, BEATI GLI ULTIMI



La chiamavano una volta  la verde e ridente Brianza, ma con il passare degli anni con l’aumento di consumo di suolo, la nostra Provincia ha saputo trasformarsi in una zona ad alta cementificazione. 

I dati Ispra ( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale  ) da una ricerca effettuata nel 2012, certificano come a partire dagli anni ‘70  a oggi il territorio di Monza e Brianza ha visto limitare le proprie aree verdi rimanendo da qualche anno  in testa nella sciagurata classifica delle Province più cementificate in percentuale rispetto alla superficie totale (34,7%), superando la precedente primatista che era Napoli (29,5%). Milano chiude il podio con un consumo in percentuale del 26,4%.

Per quanto riguarda la classifica dei comuni Italiani con il maggiore consumo del territorio, Lissone con il  64% si classifica nella non edificante posizione  del sesto posto.  A precederla sul podio, si trovano 3 comuni della provincia di Napoli: Casavatore, Arzano, Melito di Napoli, che hanno consumato rispettivamente per il 85,4 %, per il 78,9 % e per il 76,0 %.

Il consumo di suolo è  un fenomeno associato alla perdita di risorse ambientali, cioè un aumento della copertura del territorio in modo artificiale. Il tutto avviene con la costruzione di nuovi edifici, capannoni con una correlata espansione edificatoria dei paesi e città. Tutto questo avviene con la conversione di terreni di aree verdi in zone urbane, con la cementificazione del territorio.

Un altro strumento per valutare il rapporto fra il territorio e chi lo vive è la densità abitativa. Anche in questa classifica, che va letta all'incontrario dato che i migliori sono gli ultimi, i primi 6 posti sono occupati da Comuni del Napoletano.

Al settimo si piazza Bresso con una densità di 7762 abiatanti per chilometro quadrato. iù della stessa Milano 7360 e di Sesto San Giovanni 6965. Seguono altri Comuni del Milanese: Corsico al quindicesimo posto, Cusano Milanino al diciannovesimo, Cinisello al ventiduesimo.

Lissone, in questa classifica sciagurata, figura al trentesimo posto con una densità di 4827 ab/kmq. Vedano al Lambro 3807, che precede Monza 3698.

Tra gli altri paesi vicini, citiamo Seregno 3411, Desio 2825, Sovico 2568,Biassono 2465, Macherio con una densità di 2305 ab/kmq, un pò di più di Albiate 2200 e decisamente più di Triuggio 1051.

Il territorio di Macherio come si trova nel rapporto tra verde e cemento ?

Facendo un giro nel nostro paese, confrontandolo con altri paesi è  facile intuire come Macherio sia in larga parte coperto da zone verdi tra parchi giochi sparsi per il paese e zone verdi anche nelle rispettive scuole. Valutando le area dei parchi giochi per dare il senso della quantità in mq esistenti possiamo costatare che : il verde in via Mascagni di 13.000 mq sommato all’area Baden Powell di Bareggia con una grandezza di 4.500 mq, danno la grandezza in metri quadrati, di due volte il campo dello stadio Olimpico che misura 8.200 mq. Abbiamo volutamente fatto un esempio calcistico per rendere l’idea, perché  i macheriesi come gran parte degli Italiani sul calcio sono afferratissimi.

Fortunatamente anche i nostri piccoli scolaretti macheriesi che frequentano le varie strutture scolastiche, possono immergersi  per giocare nei giardini, a partire con la  scuola Rodari di Bareggia con 14.000 mq, mentre la materna e la elementare Manzoni insieme alla Leopardi possiedono un verde di 7.000 mq. Sommando le aree giochi a prato delle strutture scolastiche come grandezza fanno tre volte un campo a 11.

L’amministrazione macheriese anche in questo nuovo mandato come i precedenti in cui amministrava, ha voluto puntare l’attenzione sul consumo di suolo zero, il che non significa non costruire edifici a priori, ma rendere edificabili i vari luoghi dismessi e salvaguardare invece le aree vergini.

Questo tipo di politica di attenzione del verde, è  senza dubbio nobile ma ,molto difficile per tutte le amministrazioni perché  con i minori introiti  provenienti dallo Stato e dalle Regioni e facendo la scelta di  non avere come introiti dagli oneri di urbanizzazione, è  necessario  che le amministrazioni utilizzino politiche che siano  necessariamente  lungimiranti con una particolare attenzione ai vari capitoli di spesa e un continuo interesse al risparmio. 

Senza dubbio la strada da percorrere è  quella percorsa in questi anni,  di una continua attenzione al territorio dove è  verde senza cementificarlo se non si vuole peggiorare la situazione della nostra Brianza e di Macherio,   cercando di rendere il nostro paese sempre più vivibile a misura di cittadino.

Alessandro Casiraghi




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