MACHERIO,IN ASCOLTO
“Vivibilità”
è probabilmente la parola che meglio riassume il dialogo tenutosi nella
mattinata di sabato 27 febbraio, in sala del Camino, tra alcuni rappresentanti
di Progetto Macherio-Bareggia, organizzatore dell’evento, e i cittadini lì accorsi
per dare voce alle proprie istanze.
Un incontro che, in prossimità del
traguardo di “metà mandato”, è stato caratterizzato da uno sguardo rivolto al
recente passato, ovvero ai risultati conseguiti in questi primi anni di
governo, e uno al futuro. Come rendere Macherio un paese più vivibile?
In parte
è l’assessore Verga, nella relazione introduttiva a rispondere alla domanda. “Vivibilità”
significa, innanzitutto, avere cura dell’ambiente nel quale si vive, intendendo
per ambiente l’accezione più estesa del termine.
Le slide che ne hanno
accompagnato il discorso hanno infatti dato conferma della “fissa ecologista” dell’amministrazione
Redaelli. È, questa fissazione, un imperativo dei tempi che risulta vantaggiosa
sia in termini ecologici, perché va da sé che una politica che tenda a limitare
il consumo del suolo e a investire sul verde pubblico e sull’energia
rinnovabile permetta ai cittadini di vivere meglio, sia in termini di risparmio
economico.
Qualche esempio può rendere meglio l’idea.
L’introduzione delle
valvole termostatiche nei locali delle quattro scuole, del municipio, della
biblioteca e della palestra ha comportato la riduzione dei costi del
riscaldamento: dai 199.000 euro spesi nel 2013, si è scesi ai 130.000 del 2015.
Stessi progressi anche sul fronte del fotovoltaico che soddisfa in toto il
fabbisogno della scuola media, registrando un esubero di 3000 euro, mentre per
la palestra si ha un risparmio in bolletta di euro 4000.
“Vivibilità” significa
anche coltivare il rapporto con i cittadini incentivando la libera
aggregazione, investendo sui minori e sui servizi. Includendo nella comunità
anche le realtà più complesse (due appartamenti comunali, per esempio, saranno
destinati a persone con disabilità che hanno perduto ogni riferimento familiare).
La sfida futura forse più ostica per i comuni delle nostre dimensioni sarà però
confrontarsi con lo spettro dell’aggregazione e mettere da parte vecchi e
tenacissimi campanilismi.
Maggiore
“vivibilità” è quanto richiesto anche dai cittadini nei loro interventi.
Genera
preoccupazione, in particolare, la viabilità macheriese, criticità sollevata da
molti degli astanti.
La mancanza di sufficienti piste ciclopedonali e, in certi passaggi,
della basilare segnaletica stradale (l’assenza di cartelli in prossimità delle
scuole e la carenza di strisce pedonali lungo il viale) si coniuga con la
richiesta di mettere in sicurezza strade e marciapiedi e aumentare il numero di
parcheggi volti a limitare comportamenti antisociali (vedi soste in doppia fila
in via Roma). Nonché di una maggiore solerzia dei vigili nel punire chi viola
le regole, in particolare nelle ore notturne.
Durante
l’incontro l’interesse è stato poi posto anche sul destino del centro sportivo.
L’interrogativo rivolto agli amministratori potrebbe suonare provocatorio: è
prioritario per Macherio avere un centro sportivo? Campetti di calcio, è vero,
abbondano ovunque nei paesi limitrofi. La soluzione suggerita sarebbe pertanto quella
di non abbandonare l’ambizioso progetto della piscina che, oltre a conferire
prestigio al paese, colmerebbe una lacuna comune a questa fetta di Brianza.
Proposte
arrivano dal rione Pedresse e cascina Greppi per la riqualificazione del bosco
del ratto.
L’obiettivo è quello di riportare le persone a vivere il bosco, disincentivando,
in questo modo e si spera, l’inciviltà di chi usa quei luoghi come discarica
d’occasione. Un passaggio ciclopedonale, un percorso vitae o un parco giochi
per bambini sono le opzioni suggerite.
Altro
nodo da sciogliere la sorte degli ambulatori di via Italia gestiti fino a poco
tempo fa dall’ospedale San Gerardo e, a seguito della riforma sanitaria
dell’estate scorsa, passati sotto la giurisdizione di Vimercate. Questione che
per il momento resta sospesa non avendo avuto, chiarisce il sindaco, rassicurazioni
convincenti dal dirigente dall’ospedale di Vimercate riguardo la volontà di
proseguire l’esperienza.
Un
invito, infine, ad accogliere e condividere quei progetti provenienti da realtà
diverse ma coerenti con quel principio di “vivibilità” più volte qui enunciato.
Tante sono insomma le idee e le proposte avanzate. Stretti gli spazi finanziari
entro cui può muoversi l’amministrazione. Se e come l’incontro è servito si
vedrà nei mesi a venire.
Coviello
Lucia Grazia
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