MACHERIO, INCERTEZZA CATTIVA CONSIGLIERA
La Legge di Stabilità che il Governo approva è l’elemento
fondamentale a cui ogni Comune deve far riferimento per la stesura dei bilanci
di previsione. Al suo interno sono infatti previste le regole a cui attenersi. Quella
approvata per il 2016 stabilisce che:
-il patto di stabilità è superato. E questa è una buona
notizia perché finalmente i comuni non sono più obbligati a risparmiare cifre
da accantonare in avanzo per risanare il debito pubblico limitando notevolmente
le possibilità di interventi.
Con l’entrata in vigore dei nuovi saldi di
bilancio, che consistono in un pareggio tra entrate e uscite, si amplia la
capacità di spesa che ovviamente deve essere sempre correlata alla copertura in
entrata. A più entrate corrispondono più spese.
- è possibile usufruire della riduzione del 50% della base
imponibile IMU per le abitazioni concesse in comodato a parenti di primo grado (padre-figlio) che
le utilizzano come abitazioni principali a condizione che il contratto sia
registrato e che il comodante possieda un solo immobile.
-è stata eliminata la Tasi e lo Stato compenserà il minor
gettito.
- è possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione accumulato negli anni soltanto per interventi finalizzati alle strutture
scolastiche. La cifra da utilizzare sarà comunicata dallo stesso Ministero , a
fine aprile, a seguito delle richieste che i vari comuni italiani
presenteranno. Anche noi non perderemo
questa occasione.
- non si può aumentare la tassazione.
Regole definite, ma non sufficienti perchè contengono troppi elementi di incertezza che
compromettono, di fatto, l’elaborazione di bilanci verosimili destinati a
subire, durante l’anno, continue
variazioni. Legittime senza dubbio, ma che rischiano di trasformare i bilanci
in atti puramente formali e di snaturarne il senso.
Non conoscere per esempio quanto e quando lo Stato traferirà
ai comuni le cifre dovute( quest’anno comprendenti anche il rimborso del
mancato gettito della abolita TASI che non è cifra da nulla) diventa elemento
negativo sostanziale. Senza questi punti fermi relativi alle entrate si lavora per ipotesi e
sull’andamento storico, rischiando però di non avere le indispensabili
coperture che permettono la realizzazione degli interventi di spesa in tempi
brevi.
Interventi che, è bene programmare il prima possibile, vista
l’elefantiaca macchina burocratica a cui ogni comune si deve attenere per
realizzare i diversi lavori, in primis i tempi necessari alla procedura delle gare
per la scelta degli operatori che eseguiranno gli interventi.
Per fare un esempio, al
termine dello scorso anno, se ben ricordate, avevamo impegnato risorse di
avanzo per l’asfaltatura delle vie Matteotti e Fermi e di alcuni marciapiedi.
Oggi siamo ancora all’esame e alle verifiche delle imprese che hanno
partecipato alla gara.
Se ne sono presentate 65, da tutta Italia. Di ognuna è
necessario verificare l’ammissibilità nel corretto rispetto della trasparenza e
dell’anticorruzione, prima di procedere all’aggiudicazione al miglior offerente
che realizzerà i lavori. Un esercizio che
richiede tempistica impegnativa , insostenibile oggi per comuni delle nostre
dimensioni, che avrebbe paralizzato per
settimane l’attività dell’Ufficio tecnico se fosse stato eseguito all’interno
della struttura comunale. In tal caso la collaborazione con la Provincia ha permesso la sottoscrizione di un
accordo, a costo zero, che affida al proprio personale tecnico tutte le incombenze del caso. Servirà ancora
qualche mese per vedere le nostre strade e i nostri marciapiedi rimessi a
nuovo.
Ecco perché è indispensabile partire già all’inizio
dell’anno con chiarezza di priorità di interventi (ma questa non manca) e
approvazione di bilancio.
Ai lunghi iter
burocratici va aggiunto che, in regime provvisorio, quindi finchè il bilancio
non viene approvato dal Consiglio comunale, si possono impegnare soltanto i
dodicesimi delle cifre preventivate nei diversi capitoli e si limita di molto
la possibilità di spesa. In pratica non si può dare il via alle attività e agli
interventi programmati.
Ecco perché si sta lavorando per deliberare il bilancio di
previsione entro la scadenza del 31 marzo, anche se già si prospetta una
proroga al 30 aprile, non chiesta questa volta dai Comuni, ormai troppo
consapevoli delle conseguenze, ma dal
Ministero stesso, non ancora pronto a ripartire l’entità di trasferimenti e
fondi.
Sarebbe seria e fondamentale un’inversione di tendenza che
possa permettere di lavorare con certezze e punti fermi secondo modalità
programmabili per tempo, senza le
affrettate corse dell’ultimo momento che fanno impazzire tecnici e funzionari
dei settori finanziari insieme agli amministratori, ma questo è ancora soltanto
un auspicio e non si intravede alcun miglioramento, anzi, la regola
dell’incertezza sta dilagando.
Vengono approvate riforme, nuove norme, senza definirne le
ricadute sui territori. Basti pensare alla recente riforma sanitaria. Che ne
sarà ad esempio della sede del nostro ambulatorio ex San Gerardo di via Italia
che a seguito della nuova riorganizzazione appartiene oggi all’ Azienda Ospedaliera di
Vimercate? Gli stessi nuovi Dirigenti,
già interpellati, brancolano nel buio senza sapere che fare. Senza preoccuparsi
del disagio che si crea innanzi tutto ai
cittadini, ma anche ai Comuni che hanno messo a disposizioni spazi allo scopo
di fornire servizi utili alla comunità.
L’impegno di un’Amministrazione può incidere e vi posso assicurare il
mio, ma i percorsi per arrivare a soluzioni efficaci non sono immediati.
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