MACHERIO, A MISURA DI BAMBINO


Una comunità attenta ai suoi bambini in che modo può andar loro incontro? Per il bambino è vitale giocare, andare a scuola, essere aiutato a crescere. Macherio come risponde a queste esigenze? Intanto è bene sapere di quante e quali persone stiamo parlando.


Nel nostro paese nascono, più o meno, una settantina di bambini all’anno. I minori di 18 anni sono quindi circa 1200. Più che specifico, 200 sono compresi nella fascia d’età prescolare, 200 dovrebbero frequentare la scuola materna, 350 le elementari, altri 200 le medie, i rimanenti le superiori o no. I bambini, considerando tali i minori di 10 anni, rappresentano il 10% della popolazione; i ragazzi, dagli 11 anni ai 18, un altro 6%.

Non sono più, ormai da decenni, la parte predominante. A girare Macherio, come tutti gli atri comuni, si ha l’impressione che necessitano più case di riposo che scuole: gli ultrasettantenni hanno superato i minori di 18 anni. Fortunatamente, gli anziani di oggi sono costretti, se non pochissimi, a finire i loro giorni lontani da casa. Il miglioramento generale delle condizioni di salute, l’aiuto dei ritrovati metodi farmacologici, l’arrivo delle badanti, hanno fatto in modo che si può continuare a vivere a lungo nel proprio paese.

Ma in ogni modo, i giovani sono in minoranza numerica. Sono però la maggioranza di domani ed è per questo che una comunità cresce, perché sia la più serena possibile. Dunque, dove si colloca Macherio nella classifica dell’attenzione ai suoi minori? Esaminiamo punto per puntole tre regole fondamentali del mondo dei bambini.

IL GIOCO

Giochi per bambini, il nostro giornale salutò l’evento con un titolo ammiccante “ Il paese dei balocchi”.
Ora è più baloccoso che mai. Niente a che fare con l’ingannevole luogo di Pinocchio viene accompagnato da Lucignolo e dall’Omino di Burro. Da noi giocando non  si rischia di diventare ciuchini.
Oltre che nel grane parco del centro, di ben 13.000mq, i piccoli macheriesi possono divertirsi seguiti dai genitori o dai nonni, anche in Piazza del Lavatoio, in via Parini a Pedresse, a Bareggia nel parco Baden Powell di 4.500 mq, che si sono via aggiunti luoghi tradizionali, quali oratori e scuole.




LA SCUOLA

Non ci permettiamo di entrare nel campo delicatissimo dell’apprendimento, riservato agli insegnanti. Ci limitiamo a fotografare il contenitore, vale a dire gli edifici scolastici.
A Macherio, che conta 7.000 abitanti, ce ne son quattro: la scuola materna, le elementari del centro, le elementari di Bareggia, le medie. Tutte immerse nel verde: 7.000 mq per la materna, altrettanti per il complesso elementari e medie, addirittura il doppio a Bareggia. Non fanno parte dell’elenco le medie a Bareggia, che territorialmente sono sul comune di Lissone, così come la materna parrocchiale; inoltre occorre tener presente la realtà dei diversi asili nido privati.


LA CRESCITA

Siamo sicuri che molti rimarranno stupiti nel leggere questi dati.

-Il bilancio del Comune di Macherio ammonta a circa 4.500.000 euro. Di questi, più di 900.000 sono destinati ai servizi sociali. Il capitolo “servizi per i minori “ ne assorbe la metà, vale a dire che il Comune di Macherio impegna per i nostri bambini e ragazzi quasi mezzo milione di euro, escluse le spese per le scuole.

-6 bambini si trovano in comunità, 4 in affido, una trentina sono seguiti a casa e a scuola per essere accompagnati nella loro autonomia.

-A Macherio funziona egregiamente, il Centro per la Famiglia esperienza pressoché unica in tutta la zona e apprezzata dai Comuni vicini, che infatti iscrivono i loro ragazzi presso il Centro. Basti dire che l’anno scorso hanno partecipato alle diverse attività promosse degli educatori più di 150 minori e centinaia di adulti. Che c’entrano glia adulti?

Il Centro non si rivolge solo ai ragazzi, ma alle famiglie nel suo insieme. Il “Tempo della Coccole” ha visto l’adesione di 8 mamme con i loro bambini dagli 0 ai 3 anni; “Il tempo per noi” ha alzato l’età da3 a 5 anni sempre con la presenza dei genitori; lo “Spazio Gioco” ha ospitato 38 bambini dagli 0 agli 8 mesi. E via progettando, dal sostegno psicologico (40 tra minori e adulti), dalla comunità diurna (16 minori) al Crest (18 piccoli più 18 adulti), dal Centro prima infanzia (17 bambini dai 6 ai 36 mesi) ai miniappartamenti che ospitano donne sole con figli.

Ora qualche riflessione.

Riservare una parte tanto consistente di denaro e, assieme, un numero considerevole di persone professionalmente preparate alla fascia più giovane della popolazione, costituisce una scelta precisa. Significa fare un doppio investimento Umano e Finanziario. Umano perché più presto si interviene nell’aiutare la crescita dei nostri figli, più si ha la concreta speranza che matureranno con maggiore equilibrio ed autonomia.

Più prevenzione= più sicurezza. Ragazzi, e domani uomini, che non hanno risolto i loro problemi comportamentali, non procurano solo insicurezza per sé, ma insicurezza per glia altri per la comunità.

La collaborazione tra i servizi sociali del Comune e il CPF, così come la collaborazione tra Comuni, non è solo preziosa, ma indispensabile.     



   

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