MACHERIO, SUPEREROI



Questa esperienza mi ha insegnato a riconoscere meglio le persone e le loro meravigliose abilità 
Alessandro (terza A)

Grazie a questa esperienza ho imparato che “la differenza non è una sottrazione” e non bisogna sottovalutare chi ha delle difficoltà. Mi è piaciuto partecipare a questo progetto perché tutti noi siamo diversi (ma uguali). Bisogna conoscere prima di giudicare gli altri, divertirsi e stare insieme.
Rachele (terza A)


Abbiamo creato insieme e abbiamo imparato l’uno dall’altro
Martina (terza B)

Le persone diverse non vanno mai esclusa
Andrea G (terza B)

E’ utile educare ragazzi attraverso l’arte? Cosa si nasconde dietro il mondo dell’arte a partire dai bambini fino ad arrivare ai nonni per chi lo pratica per la prima volta? Cosa prova un ragazzo o un adulto lavorando fianco a fianco ad un ragazzo con disabilità nel preparare e condividere un disegno artistico? Queste sono alcune domande che l’Associazione Stefania da anni vuole rispondere attraverso una serie di iniziativa a partire dal mondo scolastico. 

Abbiamo iniziato il nostro articolo illustrandovi alcuni pensieri dei 38 ragazzi della scuola Rodari di Bareggia che hanno partecipato attivamente al progetto Arte Integrazione, un programma che Associazione Stefania promuove da dieci anni sul territorio di Monza e Brianza.

Di cosa tratta Arte è Integrazione? Il progetto ha il compito attraverso l’attività con i bambini ma anche con le insegnanti e i genitori, di spiegare ai ragazzi per mezzo del lavoro artistico insieme ad altri ragazzi disabili, come si possa lavorare congiuntamente per scoprire le virtù della diversità. Al termine del loro percorso formativo, i bambini non guarderanno al disabile e al diverso con gli stessi occhi di prima, ma come una persona che ha condiviso e ha collaborato insieme a loro ad una serie di progetti.

Il compito sarà dunque quello di abbattere il  senso di paura della diversità, che si annida in modo più marcato nelle persone adulte. Genitori e insegnanti sono chiamati ad affrontare un cammino all’interno del progetto per educare al meglio i bambini e certamente, per gestire tutto con maggiore serenità.

Partendo da questa premessa iniziale e ai risultati ottenuti in questi anni dalla Associazione con tale progetto, l’hanno spinta ad investire su questo metodo. Arte e Integrazione è divenuta una modalità educativa-formativa di valore anche a Macherio all’interno delle proprie strutture scolastiche da ben due anni. L’ Associazione con il suo progetto ha saputo porre le sue radici cercando di educare ragazzi e adulti nell’affrontare il disabile nella normalità. 

Con l’anno scolastico 2014-15, come abbiamo detto inizialmente, Arte è Integrazione “La differenza non è una sottrazione” con il tema dei “Supereroi” è stata protagonista, coinvolgendo 6 ragazzi del Centro Diurno di Fondazione Stefania e 38 bambini della Scuola Primaria G. Rodari di Macherio.  L’importanza del progetto è dovuto anche alla partecipazione della Fondazione Cariplo, che per il secondo anno ne sostiene le attività attraverso i finanziamenti legati al Bando Volontariato 2014 del CSVT (Centro Servizi Volontari) di Monza.

Oltre al contributo della Fondazione Cariplo, il progetto si sorregge grazie all’azione di realtà imprenditoriali presenti sul territorio. La Cleaf spa di Macherio, permette la realizzazione degli interventi e il coinvolgimento di figure professionali prestigiose, come il professor Mantegazza dell’Università Bicocca di Milano, Damiano Giambelli del Teatro del Corvo e l’artista SuperZero.



Nel progetto hanno collaborato attivamente anche alcune associazioni presenti sul territorio come Gli Amici di Lollo di Lissone e il corpo della Protezione di Lissone e Macherio.
I ragazzi naturalmente oltre a creare lavori artistici inerenti al tema dei Supereroi e gite completamente finanziate dalla associazione, hanno potuto incontrare la Protezione Civile di Lissone e Macherio effettuando alcuni giri con i mezzi e incontrare Civilio, un Supereroe presente in alcuni cartoni animati. L’Associazione amici di Lollo non ha voluto essere da meno partecipando attivamente al progetto, attraverso una figura dei cartoni.

Come dicevamo inizialmente, il progetto Arte Integrazione   ha visto protagonisti non solo i ragazzi ma anche i genitori e gli insegnanti, i quali si sono potuti confrontare   con alcuni educatori della Associazione Stefania tra i quali: Alberto Fontana, Barbara Aliprandi e Gabriele Roncarati. Il dialogo partecipativo con le famiglie gli insegnanti e i responsabili del progetto e ha permesso ai partecipanti di sperimentare le attività proposte ai bambini e condividere momenti di aggregazione e convivialità.

Al termine del progetto anche gli adulti, coloro che dovranno educare i propri figli o alunni hanno in parte o del tutto abbattuto quel muro di diffidenza con cui vedevano il diverso e vogliamo rendervi omaggio con alcune frasi.

Genitori:

Parlando con Andrea, io e mio marito abbiamo deciso di evidenziare il fatto che, dopo un primo approccio diffidente da parte sua, ha capito che ci sono persone diverse che hanno sistemi diversi da sistemare per affrontare qualcosa; e da cui si può imparare qualcosa, lui ad esempio ha imparato a comunicare con due ragazzi sordo-muti con il linguaggio dei gesti.

La trovo un’esperienza bellissima perché conoscere è sapere ed accettare quelle che noi “Uguali” Chiamiamo “Diversità” è saper vivere”
 Simona e Cosimo

Il progetto con l’Associazione Stefania secondo me è utile per avvicinare i bambini al mondo della disabilità e a far capire che attraverso la fantasia e il lavoro insieme, quelle che sembravano   diversità incolmabili, in realtà si sono rivelate meno importanti di quanto si pensasse.Infatti, in versione “supereroe”, le “differenze” non si notano più
Alessia

Alessandro Casiraghi









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